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Sabato, 27 Aprile 2024
Chiesa e Politica

Scandali a Roma (e in Vaticano), il Papa chiede perdono: è polemica

Sono subito diventate un caso politico le parole del Santo Padre all'inizio dell'udienza generale in piazza San Pietro. Immediata la precisazione di padre Lombardi: "Non si riferiva a Marino o al Comune ma al Vaticano"

ROMA - "Prima di iniziare la catechesi, in nome della Chiesa voglio chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati recentemente sia a Roma che in Vaticano. Vi chiedo perdono". Così Papa Francesco all'inizio dell'udienza generale in piazza San Pietro. Nessun riferimento esplicito ai casi di cronaca che hanno travolto il Comune e il sindaco Marino. Nessun richiamo al recente "coming out" del monsignore polacco gay Krzysztof Charamsa o agli abusi compiuti dall'ex nunzio apostolico Jozef Wesolowski, morto questa estate prima che il processo vaticano nei suoi confronti entrasse nel vivo.

LA BUFERA - Ma quella richiesta di perdono è bastata per scatenare un vero e proprio caso politico. In molti hanno subito letto nelle parole di Bergoglio un attacco (l'ennesimo!) alla politica romana. E, in riferimento al Vaticano, a quanto sta accadendo nelle segrete (?) stanze del Sinodo.

LA "PRECISAZIONE" - Poche ore dopo il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, è stato così costretto a diramare una nota chiarificatrice: "Quando il Papa ha chiesto scusa non parlava di politici o, specificamente, delle vicende legate al sindaco uscente Ignazio Marino, o al Sinodo in corso in Vaticano, ma semmai a questioni che si leggono sui mass media e che riguardano uomini di Chiesa e la vita cittadina". 

Se il Papa usa una formula di carattere ampio e generale questa è la sua intenzione, se vuole dire delle cose più particolari e precise sa benissimo dirlo. Se usa un'espressione di carattere generale non è compito mio farla diventare più ristretta o larga di quel che ha voluto dire, non ho quindi precisazioni da dare. 

Le immagini dell'udienza a San Pietro del 14 ottobre

L'ATTACCO AI MEDIA - Il Papa avrebbe quindi puntato il dito sulla "circolazione di informazioni su media e giornali che riguardano la vita cittadina". E qui "non c'è nessun riferimento a Roma per quanto riguarda il sindaco, perché quella è una questione politica e non ecclesiale". In piazza San Pietro, al cospetto di Bergoglio, "ci sono persone semplici che vengono alle udienze turbate o addolorate per le notizie che si leggono, e quindi per quanto c'è la responsabilità della Chiesa, degli uomini di Chiesa, ha chiesto perdono". Infine, padre Lombardi ha invitato ad andare avanti, "oltre", la questione della fatidica lettera critica di alcuni cardinali al Papa che "ha avuto ben più eco di quel che merita". 
 

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