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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Italia

La sindrome di Procuste del Movimento 5 stelle

Beppe Grillo entra a gamba tesa nella querelle tutta interna al movimento 5 stelle per il quesito a cui si sottoporranno nelle prossime ore gli attivisti pentastellati chiamati a dire la loro sul caso Diciotti. Cosa ha voluto dire con comma 22 e Procuste

"Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!": Beppe Grillo entra nella querelle tutta interna al movimento 5 stelle per il quesito a cui si sottoporranno nelle prossime ore gli attivisti pentastellati chiamati a dire la loro sul caso Diciotti.

Le "urne" virtuali saranno aperte lunedì dalle 10 alle 19, ma fa discutere "l'indicazione" fornita tra le righe dal Movimento ai suoi attivisti, indicazione che ha trovato anche numerosi detrattori eccellenti

Ma cosa ha voluto dire Grillo con la propria sparata social?

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Il paradosso del Comma 22 è formulato nel romanzo Catch 22 di Joseph Heller e riguarda una solo apparente scelta, quando in realtà non si ha solo una possibilità. Insomma una "regola che però è un tranello"

Cos’è la sindrome di Procuste

Parlando della sindrome di Procuste Beppe Grillo chiama in causa il mito greco di Procuste, E indica la condizione per cui una persona tende a disprezzare e se possibile svantaggiare chi considera avere maggior talento e più possibilità di successo. Ma chi era questo Procuste? Un brigante che attendeva i viandanti sulla strada da Atene a Megara.

"Dopo averli catturati li stendeva su una specie di letto al quale la loro statura doveva adattarsi perfettamente, e se questo non avveniva, provvedeva ad amputarli o a stirarli secondo i casi"

‘Essere sul letto di Procuste’ significa allora provare forte disagio in quanto obbligati a mantenersi, in un’azione o simili, entro limiti molto ristretti, e quindi avere poca libertà di movimento, poco spazio di manovra. Anche trovarsi in una situazione pericolosa in cui basta un movimento sbagliato per trovarsi in serie difficoltà. Oppure, soffrire di una situazione che obbliga alla costrizione o all’inazione”.

Ecco allora che la sindrome di Procuste riguarda la frustrazione di chi disprezza gli individui che hanno maggiori capacità e talento. Per questo mette in essere vere e proprie azioni che hanno l’obiettivo di sminuire se non addirittura di sabotare l’altro. Chi soffre di queste sindrome è solitamente frustrato e mette in atto una competitività di tipo negativo che tende a ostacolare l’altra persona per sentirsi meglio.

Che cosa ha voluto dire Grillo

Da sempre avvezzo alla satira Grillo usando citazioni non proprio immediate sembra avere un obiettivo chiaro: criticare la formulazione sghemba del quesito, a cui sostanzialmente se gli utenti di Rousseau risponderanno "No" esprimeranno un voto positivo e al contrario, votando "Sì" diranno no.

Un attacco che certamente avrà strascichi dentro il Movimento. Comunque vada il voto.

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