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Martedì, 30 Aprile 2024
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Quirinale, il Pd non arretra: "Compatti su Prodi"

Sono ore calde in casa Pd in vista dell'incontro di domani con il Pdl per provare a trovare un accordo sul post Napolitano. Rosy Bindi: "Prodi è un'autorità nel mondo, non accettiamo veti"

Poche parole ma chiare. A parlare della strategia democratica da tenere in vista del post Napolitano è Rosy Bindi, presidente del Pd: "Nessun veto su Romano Prodi". Un messaggio chiaro, rivolto sia al centrodestra che ad alcuni pezzi del Pd che vorrebbero una decisione meno di rottura per evitare che si vada alle urne tra pochi mesi.

"CANDIDANO PRODI? NOI BERLUSCONI"

"Prodi è un'autorità in Italia e nel mondo". E ancora: "Il Pd o è 'ulivista', e l'Ulivo è Prodi, oppure smarrisce la sua identità". Le parole di Rosy Bindi dalle pagine del Messaggero sono un avvertimento, come detto, tanto al Pd che al Pdl: "Non possiamo pensare di escludere dalla nostra rosa di candidati al Quirinale una persona che ha il prestigio sul piano nazionale ed internazionale di Romano Prodi. E' un ostracismo del tutto inaccettabile. Il presidente della Repubblica è garanzia per tutti non in funzione del maggiore o minore gradimento che incontra da questo o quel partito, bensì se applica la Costituzione".

PRESIDENTE "POLITICO": I FAVORITI

In relazione al Movimento 5 Stelle, Bindi spiega che "abbiamo cercato, inutilmente, un accordo di governo: non si capisce perchè non dovremmo interloquire con loro per il Quirinale. A maggior ragione dobbiamo farlo. Peraltro tra i dieci nomi proposti ce ne sono alcuni molto stimabili".

I GRILLINI VOGLIONO GINO STRADA

"La partita del Quirinale - avverte poi l'esponente dei democratici - non si sottopone a scambi, di nessun genere. Si elegge un capo dello Stato con il criterio che indica la Costituzione e poi si parlerà di governo. Perciò, poichè non accettiamo scambi, non si può neanche puntare la pistola fumante delle elezioni anticipate contro Prodi".

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"La verità - aggiunge - è che Berlusconi a fare un governo non ci pensa proprio: pensa solo ad andare ad elezioni". Infine, Bindi afferma: "Mi ha stupito il silenzio del partito alle ingiurie di Berlusconi verso Prodi. Al Pd dico che se qualcuno si serve dei veti della destra per sbarrare strumentalmente la strada a Prodi non fa che alimentare i dubbi sulla coerenza del Pd con le sue radici. Per me sono radici uliviste o non sono. E l'Ulivo è Prodi".

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