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Lunedì, 29 Aprile 2024
Presidente Repbblica

Quirinale, Pdl allo scontro: "Candidano Prodi? Noi Berlusconi"

L'ex ministro Gelmini a Tgcom24 fa capire il Pdl-pensiero: nessuna disponibilità a scendere a patti per far eleggere il professore. Tra i nomi "accettabili" Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Franco Marini

Nessun accordo in vista di giovedì prossimo quando ci sarà la prima votazione per eleggere il successore di Giorgio Napolitano al Quirinale. Le polemiche sul governo o sul governissimo, sui saggi nominati dal Presidente della Repubblica e sul loro lavoro, sullo stallo politico al Senato hanno portato a un ennesimo terreno di scontro.

Un terreno nel quale si troveranno a confrontarsi tre idee, tre posizioni, tre nomi. Se nel centrosinistra sembrano salire le quotazioni di Romano Prodi il centrodestra è pronto a rispondere con un "suo" candidato.

Silvio Berlusconi dal palco di Bari ha attaccato: "Prodi al Quirinale? Ci toccherebbe davvero scappare tutti all'estero". E così la risposta che viene da una 'big' del Pdl, l'ex ministro all'Istruzione Mariastella Gelmini, ha il sapore del prossimo scontro: "Se la sinistra candida Prodi noi dovremmo candidare Berlusconi". Provocazione? Forse. Di certo il Pdl non è pronto a scendere a patti per far salire il 'Professore' al Quirinale.

GELMINI. A Tgcom la Gelmini ha spiegato che "se dipendesse da noi la disponibilità ad una convergenza a un nome di alto profilo condiviso da tutti, ci sarebbe in pieno. L'elezione del Presidente della Repubblica non deve essere l'occasione per celebrare il Congresso di partito. Bersani e Renzi se le danno di santa ragione chi ci rimette è il paese. E' un appuntamento importante e l'approccio dovrebbe essere più serio e meno legato alle questioni di cortile".

Quindi, l'attacco: "Il metodo che si dovrebbe seguire - aggiunge - deve portare alla elezione di una persona che sia di garanzia per tutti e che abbia l'esperienza politica per guidare il paese. Una figura in cui anche gli elettori del centrodestra si possano riconoscere. Prodi? Se la sinistra candida Prodi noi dovremmo candidare Berlusconi. Quella di Prodi pare una provocazione più che una proposta fatta per trovare una convergenza. Amato? Potrebbe trovare una convergenza più ampia. Oggi c'è l'urgenza di fare un governo per affrontare la crisi economica. Tutte le forze produttive del paese cercano un governo e ci chiedono di fare presto".

I NOMI DEL PDL. Guardando a sinistra, il Pdl una rosa di nomi "accettabile" ce l'ha. E la avrebbe già comunicata ai vertici del Pd. Niente Prodi, ma su questi nomi si può discutere: Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Franco Marini, Anna Finocchiaro, Luciano Violante, Sergio Mattarella. Tutte figure che rassicurano Berlusconi. Non resta che attendere domani: l'incontro tra i leaer di Pd e Pdl potrebbe dare un quadro più definito. Di incontro o di scontro.

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