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Domenica, 28 Aprile 2024
La proposta

La Lega rispolvera un vecchio cavallo di battaglia: "Per stupratori e pedofili carcere e castrazione chimica"

Matteo Salvini sui social ripropone la norma già ventilata nel 2019, ma poi ritirata davanti al "No" dei Cinque stelle

La vicenda di Palermo, dove una ragazza è stata violentata da un gruppo di giovani e sono scattate sette misure cautelari, riapre il dibattito su cosa si possa fare per evitare simili barbarie e per punire chi viene riconosciuto colpevole. Il vicepremier Matteo Salvini non ha dubbi: "Per stupratori e pedofili, italiani o stranieri che siano, carcere e castrazione chimica. Punto". Lo scrive a chiare lettere su Facebook, rilanciando di fatto un'idea già proposta in passato dalla Lega.

Stupro di gruppo a Palermo: perché il minorenne è già stato scarcerato

Quando la notizia dello stupro di gruppo di Palermo è stata divulgata Annalisa Tardino, eurodeputata e coordinatrice regionale in Sicilia, ha subito lanciato una petizione ad hoc. "La misura è colma" sono state le parole di Tardino. "Lo stupro di gruppo consumato a Palermo e la terribile violenza inflitta alla ragazza non rappresentano un fatto isolato. Non basta manifestare sgomento e solidarietà alle vittime, per i colpevoli di questi reati servono pene severe e tolleranza zero, che fungano anche e soprattutto da deterrente. Pensare, come si legge nelle scioccanti intercettazioni sul caso di Palermo, che stuprare una ragazza sia una mera bravata o, ancora peggio, un modo alternativo per trascorrere una serata, deve indurci a riflettere su come debba cambiare la percezione morale, etica e giuridica di questi comportamenti". E ancora: "Per questo, in accordo con il nostro leader, il vicepremier e ministro Matteo Salvini, la Lega Sicilia si fa promotrice di una nuova raccolte di firme a sostegno della proposta di legge per la Castrazione chimica, come misura volontaria e opzionale, nel rispetto della Costituzione. Misura peraltro già prevista e consentita in tanti Paesi del Nord Europa. Quanto accade quotidianamente nei confronti di donne e bambini suscita rabbia, disgusto e terrore in tutti noi. Alla violenza va data adeguata risposta".

"Nessuna violenza di gruppo, lei era d'accordo"

salvini Facebook

Già nel 2019 la Lega aveva proposto la castrazione chimica farmacologica per gli autori di violenza sessuale. La norma era stata inserita come emendamento al disegno di legge contro la violenza sulle donne. Davanti al "No" del Movimento 5 Stelle, la proposta era stata ritirata. "Siamo consapevoli - aveva spiegato l'allora ministro della Pa, Giulia Bongiorno - che questo emendamento, in questa fase, non è condiviso dal M5S. Abbiamo una priorità, in questo momento, che è quella di fare andare avanti in maniera compatta il Governo e questo provvedimento".

"Uno stupratore o un pedofilo, italiano o straniero che sia, la deve pagare fino in fondo. Siccome secondo me sono dei malati, oltreché dei criminali, vanno curati, vanno messi nelle condizioni di non ripetere la loro follia - spiega oggi Salvini nel corso di una diretta Facebook -. Quindi quello che c'è già in via sperimentale in diversi Paesi, il blocco androgenico, o castrazione chimica, chiamatela come volete, secondo me in via sperimentale anche in Italia in via sperimentale potrebbe servire come dissuasione di queste persone che non definisco neanche bestie".

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