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Domenica, 28 Aprile 2024
Le misure

Tamponi veloci e App: la Regione che testa il metodo per "cancellare" la Dad

Il modello operativo toscano è, al momento, una novità assoluta a livello nazionale. Gli studenti, che dovranno fare un tampone in seguito al contatto con un positivo al Covid, potranno usufruire di un canale prioritario

La Dad è un ricordo del passato? Le lezioni universitarie sono riprese in presenza in media all'80% con il mantenimento di una quota a distanza "c'è quindi un doppio valore positivo: i campus universitari si sono rianimati, e diquesto gli studenti sono felici, e non si è abbandonata la didattica a distanza come elemento di inclusione". Lo afferma la ministra dell'Università Maria Cristina Messa in un'intervista a La Stampa.

La Dad, aggiunge, "Non è da demonizzare. Ha permesso all'università di non fermarsi, di non perdere lezioni e esami. E' chiaro che è un sistema che presenta dei limiti, manca l'interazione che per i docenti è necessaria quindi nulla può sostituire la lezione in presenza ma ci sono approfondimenti o spiegazioni che possono essere invece effettuate anche a distanza". Alla domanda se la dad resterà anche in futuro, la Ministra risponde: "Cercherò di supportare questa visione. E' però, una scelta che rientra nell'autonomia degli atenei e bisogna sapere che la contemporaneità di lezioni in presenza e a distanza ha un costo per aule, strumenti e l'utilizzo delle connessioni. Si tratta quindi di una scelta che ogni ateneo effettuerà attraverso una valutazione della sua sostenibilità finanziaria".

Il modello Toscana che allontana la Dad

La Toscana da due giorni è corsa ai ripari contro l'aumento dei contagi con un sistema basato sul Qr code che elimina prenotazioni dei tamponi e moduli e accelera via App la comunicazione di esiti e certificati per il rientro. Modello che l'Emilia-Romagna potrebbe adottare a breve 

Gli studenti, che dovranno fare un tampone in seguito al contatto con un positivo al Covid, potranno usufruire di un canale prioritario nelle farmacie, negli ambulatori dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale che aderiranno alla campagna, presentando un voucher con Qr code, trasmesso dalle scuole alle famiglie. Lo schema dell'accordo è stato approvato dalla giunta regionale toscana  nel corso della seduta del 16 novembre su proposta di delibera dell'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. L'intesa con le rappresentanze di farmacie, pediatri e medici, sarà sottoscritta nei prossimi giorni e tiene conto - si legge nel documento - "dell'esigenza di garantire la disponibilità di test in numero sufficiente al bisogno e con una tempestività e capillarità di offerta, funzionale a tutelare l'equità di accesso alla popolazione in età scolare".

Il modello operativo toscano è, al momento, una novità assoluta a livello nazionale. E` stato studiato in ogni dettaglio, per favorire il più possibile la didattica in presenza e contrastare, nello stesso tempo, la diffusione del virus. Il funzionamento e l`andamento saranno monitorati costantemente e verranno apportati miglioramenti o modifiche in corso d'opera se necessario.

Le nuove azioni in atto, per la gestione dei casi positivi Covid in ambito scolastico, sono state condivise durante una serie di incontri con l'Ufficio scolastico regionale, le strutture tecniche degli assessorati alla sanità e all'istruzione e tutti i soggetti che fanno parte del Cantiere Scuola. Il percorso è stato condiviso anche con il Comitato "Priorità alla scuola". Questi incontri, che vanno ad aggiungersi a quelli svolti con i referenti dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie e di tutte le altre strutture del sistema sanitario regionale direttamente interessate anche a livello territoriale, hanno consentito di condividere le indicazioni ministeriali e i nuovi meccanismi operativi.

Cosa prevede

Nello specifico, se c'è un caso positivo tra gli studenti della scuola primaria (elementari) e di quella secondaria (medie e superiori), tutti i compagni di classe devono effettuare, il prima possibile, un test antigenico o molecolare, per accertare l'eventuale contagio. Per garantire ad alunni e famiglie l'esecuzione di un tampone gratuito in tempi rapidi, gli studenti potranno presentarsi in un "punto tamponi" del territorio, come i drive through, le farmacie, gli ambulatori dei pediatri di libera scelta o dei medici di medicina generale, che aderiranno alla campagna su base volontaria.

Il modello prevede la generazione automatica (nel programma software in dotazione alle scuole) di un voucher con Qr code (trasmesso alle famiglie) da presentare al "punto tamponi" prescelto. Il voucher con Qr code sarà generato in modo automatico. Per quanto riguarda, infine, le scuole dell'infanzia (quelle per i bambini fino a 6 anni) in presenza di un caso positivo è prevista una quarantena di 10 giorni per tutti gli alunni (con test da fare il primo giorno e un ulteriore test dopo 10 giorni, erogabile dal pediatra).

Gli studenti possono dunque recarsi nei vari posti dove si fanno i test rapidi, farmacie, come medici di famiglia o pediatri, strutture della Asl o convenzionate, con il loro codice. L’operatore lo registrerà con l’app messa a disposizione dalla Regione subito prima di fare l’esame. A quel punto, quando ci sarà il risultato, tutti i dati verranno trasmessi automaticamente alla Asl, alla scuola e ovviamente allo stesso studente. A lui arriverà anche una lettera con il certificato standard per il rientro a scuola. C'è un "ma". Prima però di utilizzare quel documento, infatti, bisogna aspettare il via libera del dipartimento di prevenzione della Asl. Spetta infatti ai medici verificare, cosa piuttosto rapida proprio perché i dati grazie ai Qr code arrivano tutti sul sistema informatico regionale, qual è la situazione nella classe, e cioè se tra gli alunni non ci sono casi, ce n’è uno oltre a quello iniziale, oppure due o più. Probabile in ogni caso che ci vogliano almeno 24 ore per ottenere il tampone e la lettura e quindi che si salti sempre un giorno di scuola minimo.

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