rotate-mobile
#GAMECHANGERS
Gamechangers
Gamechangers

Ecco perché Decathlon cambia nome in Nolhtaced

Accade in Belgio: i clienti potranno rivendere articoli sportivi usati ottenendo buoni sconto

I più attenti alla sperimentazione tipica di un paese come il Belgio avranno notato sin da subito  un rovesciamento del brand Decathlon, apparso questo mese sia sul sito dell’azienda sia all’ingresso di tre store del paese: Namur, Gent ed Everre. No, non è un’illusione ottica tanto meno un tentativo di scimmiottare: è la stessa Decathlon che ha deciso di apparire con il suo nome al contrario, Nohltaced.

Il motivo è semplice: promuovere il concetto di "reverse shopping" – e in questo ci sentiamo di dire che il titolo risulta geniale nonché perfettamente calzante - consentendo ai clienti di rivendere articoli sportivi vecchi o non utilizzati in modo tale da essere riparati e rivenduti in garanzia.

Se i prodotti non potranno essere riparati o riutilizzati, verranno indirizzati a un centro di riciclo.

Nohltaced: l’esperimento in Belgio

L’esperimento Nohltaced nasce da uno studio effettuato in Belgio: nel paese infatti l'elevata inflazione ha reso la vita più cara negli ultimi mesi, andando a costituire un cambiamento nei consumi: sempre più persone hanno mostrato un forte interesse negli articoli di seconda mano.

Il primo autobus a idrogeno: un primato tutto italiano

Il risultato è molto interessante: degli oltre 40.000 articoli sportivi che la catena propone di seconda mano nei suoi negozi dall'inizio di quest'anno, circa l'80% sono stati venduti. Biciclette, mountain bike e attrezzature per il fitness sono gli articoli più venduti.

Alta qualità a un prezzo inferiore rispetto al resto del mercato: una grandissima opportunità in un momento storico delicato come quello che stiamo vivendo. E, ovviamente, un prezioso contributo all’ambiente.

L’economia circolare viene premiata

Come ha affermato Joeri Moons, Country Sustainability Leader di Nolhtaced Belgio: “Questo cambiamento è pienamente in linea con la nostra strategia circolare, che mira a incoraggiare il più possibile il riutilizzo dei prodotti e a rimanere responsabili durante il loro intero ciclo di vita. Ciò significa anche progettare prodotti in modo tale che possano durare”.

Sono 26.000 gli articoli raccolti in Belgio solo quest’anno. In cambio verranno concessi dei buoni di validità di due anni. Al momento il valore totale dei buoni ammonta a € 593.220. Un risultato importante, che fa pensare al modo in cui i consumi sono cambiati oggi e alla centralità dell’economia circolare, oggi prerogativa fondamentale nel settore.

La cessione di Patagonia per combattere il cambiamento climatico

L’esperimento è temporaneo, staremo a vedere come cambieranno le cose nei prossimi mesi: se il brand coinvolgerà sempre più  filiali o se si rivelerà una campagna provvisoria.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ecco perché Decathlon cambia nome in Nolhtaced

Today è in caricamento