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Addio rette scolastiche: in India l'istruzione si può "pagare" con i rifiuti di plastica

Nello Stato di Assam, la scuola Akshar ha trovato un modo innovativo per combattere la dilagante piaga della plastica e, contemporaneamente, rivoluzionare il sistema educativo

In un'epoca in cui la lotta contro l'inquinamento da plastica diventa sempre più urgente, una scuola dello Stato di Assam, in India, ha trovato un modo innovativo per combattere il problema e allo stesso tempo dare accesso all'istruzione ai bambini più bisognosi.

La scuola Akshar, fondata da Parmita Sarma e Mazin Mukhtar, ha infatti adottato un sistema di pagamento delle tasse scolastiche fuori dal comune: i rifiuti di plastica. In pratica, in cambio di bottiglie e imballaggi usati, gli studenti ricevono un'istruzione gratuita e imparano un mestiere.

Non solo scuola, ma anche centro di riciclaggio 

Ogni giovedì, gli studenti varcano il cancello della scuola non con libri e quaderni, ma con sacchi pieni di bottiglie di plastica, cannucce e imballaggi, ricevendo lezioni gratuite in cambio di questa "moneta verde".

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Inoltre, per riciclare la plastica scartata, gli studenti imparano a realizzare piccoli progetti, come mattoni ecologici, vasi per piante e mobili per la scuola: un'iniziativa che contribuisce non solo a ridurre l'inquinamento da plastica, ma a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza di un futuro sostenibile.

Fondata nel 2016, la scuola Akshar è ora a pieno regime con 110 studenti e ha raccolto e riciclato circa 1.200 bottiglie e oltre 640.000 involucri di plastica

Educare e sensibilizzare

Il progetto della scuola Akshar rappresenta un esempio importante per il sistema educativo globale, dimostrando che la scuola può essere un laboratorio di innovazione sociale, dove la tutela dell'ambiente diventa parte integrante del processo di apprendimento. Un modello da replicare e diffondere, soprattutto in quelle realtà dove la povertà e l'inquinamento sono due facce della stessa medaglia.

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L'invito è rivolto a tutti: insegnanti, educatori, politici e cittadini. Insieme, possiamo trasformare le nostre scuole in veri e propri baluardi di un futuro più verde e sostenibile.

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