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Domenica, 28 Aprile 2024
Alimentazione

Il legame diretto tra obesità e mal di testa: cosa dice la scienza

Sapevate che dimagrire previene il mal di testa? Questo è quanto è emerso in uno studio americano condotto dall’Università di Miami e poi ripreso anche in Italia dall'Università di Padova. Secondo gli esperti, infatti, l'abbinamento emicrania-obesità non è assolutamente casuale. Scopriamo perché

Essere in sovrappeso non è certo salutare per il nostro organismo. Tutte le funzioni e le attività sono in parte compromesse, con esposizione concreta a malattie degenerative anche importanti.

Le cause

Le reali cause del sovrappeso sono da ascriversi a due motivazioni principali: l'iperalimentazione (o alimentazione ipercalorica) e l'ipometabolismo. Nel primo caso, bisogna distinguere due forme di alimentazione ipercalorica. La prima, di tipo prettamente quantitativo, consiste nell'ingerire una quantità eccessiva di cibo rispetto al proprio fabbisogno, spesso a causa dell'incapacità di regolare e controllare il proprio appetito. In questo caso, pur seguendo una dieta sana, un individuo finisce per andare comunque in sovrappeso, seppure non si noti sempre in modo evidente.

La seconda forma, di tipo invece qualitativo, riguarda soggetti con appetito normale o addirittura scarso, ma che si trovano in sovrappeso a causa di un'alimentazione sbagliata. Gli errori più comuni riguardano la scelta di cibi ipercalorici e poco sazianti, contenenti solitamente zuccheri e grassi nocivi; una mancanza di regolarità nei pasti. In questo caso il sovrappeso tende a manifestarsi con un vistoso accumulo di grasso localizzato, su pancia, fianchi o in altri punti critici, a seconda dell'individuo; inoltre, in aggiunta al grasso sottocutaneo, in questa situazione è presente anche un più o meno elevato livello di grasso viscerale, che tende a gonfiare ed indurire la pancia, ma soprattutto ad affaticare l'apparato cardiovascolare.

In caso di disordine di tipo sia quantitativo che qualitativo, il sovrappeso raggiunge livelli importanti e si nota particolarmente, per la presenza abbondante di grasso sia viscerale che sottocutaneo: questa condizione è il preludio dell'obesità e, in ogni caso, tende quasi sempre a provocare la sindrome metabolica, ovvero la concomitanza di ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia. Indicativamente lo stato di sovrappeso inizia quando la circonferenza della vita arriva al 55% della statura negli uomini e al 50% nelle donne; un giro vita pari al 60% della propria statura è già una condizione sufficiente per definire l'obesità di I classe.

Proprio per rimanere in salute e godere di un benessere generale è importante dunque fare attenzione allo stile di vita adottato e all'alimentazione seguita. Dimagrire ci farà sentire meglio ed allevierà anche una serie di piccoli disturbi che possono essere scatenati dal sovrappeso, tra questi anche il mal di testa.

Con un corpo sano addio al mal di testa

Proprio così. Sapevate che dimagrire previene anche il mal di testa? Questo è quanto è emerso in uno studio americano condotto dall’Università di Miami e poi ripreso anche in Italia dall'Università di Padova. Secondo gli esperti, infatti, l'abbinamento emicrania-obesità non è assolutamente casuale. Scopriamo perché.

Lo studio

Secondo quanto affermato dai ricercatori, durante l'indagine i pazienti che sono riusciti a dimagrire in maniera significativa, hanno cominciato anche a soffrire meno di cefalea. La ricerca ha coinvolto 500 pazienti, ed è risultato che sono soprattutto le donne a beneficiare di questo cambiamento positivo. Le emicranie non solo sarebbero meno frequenti, ma perderebbero anche di intensità.

La teoria secondo la quale dimagrire porti ad allontanare il mal di testa è decisamente innovativa: sostiene che le troppe calorie sviluppino energia negativa per il nostro organismo. Quindi l’incidenza del mangiare male e di una dieta squilibrata non sarebbe solo diretta, ma anche indiretta.

Il legame diretto tra obesità e mal di testa

Ma qual è il legame diretto tra i chili di troppo e il mal di testa? Secondo gli esperti l'ipotesi è quella di un’infiammazione acuta. Concorrerebbero poi all’aumento di questo binomio dei pasti irregolari, il consumo o l’abuso di alcolici, una vita sedentaria e l'insonnia.

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