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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso clinico

Quindicenne contrae il Covid e le si paralizzano le corde vocali

Alcuni giorni dopo l'infezione, l'adolescente ha manifestato difficoltà a respirare ed è stata sottoposta a una tracheotomia chirurgica

E’ noto che il Covid possa causare una serie di complicazioni neurologiche, tra cui mal di testa, convulsioni e la neuropatia periferica (un disturbo funzionale a livello del sistema nervoso periferico). Ma, a quante pare, anche la paralisi delle corde vocali può essere un’altra conseguenza dell'infezione, come dimostra il caso recente di una 15enne americana che ha manifestato nove giorni dall'infezione una improvvisa difficoltà a respirare. L’adolescente si è così presentata al pronto soccorso dell’ospedale del Mass Eye and Ear di Boston, dove le è stata diagnosticata una paralisi bilaterale delle corde vocali. Una condizione che può causare l'ostruzione del flusso d'aria glottideo, con conseguente distress respiratorio.

L’adolescente è stata così sottoposta a una tracheotomia chirurgica (un’incisione della trachea) per aprire una via respiratoria alternativa a quella naturale che ha supportato la sua respirazione per oltre un anno. Come riferiscono i medici, si tratta del primo caso di paralisi delle corde vocali in un adolescente dopo una diagnosi di Covid, sebbene siano stati segnalati casi di paralisi delle corde vocali negli adulti. "Sappiamo - hanno affermato gli otorinolaringoiatri del Mass Eye and Ear della Harvard Medical School - che il virus Sars-Cov-2 causi complicazioni neurologiche. Il caso attuale mostra che la paralisi delle corde vocali può essere un'ulteriore conseguenza neuropatica del virus". "Pertanto - hanno concluso - la possibilità di patologia delle corde vocali dovrebbe essere inclusa anche nella diagnosi differenziale dei bambini che presentano disturbi alla voce, alla deglutizione o alla respirazione dopo l’infezione da Sars-Cov-2". Il caso è stato descritto in un report pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics.

L’arrivo in pronto soccorso

Nella fase iniziale dell’infezione, la ragazzina aveva avuto congestione, febbre e affaticamento, tutti sintomi tipici del Covid migliorati dopo cinque giorni della comparsa. Tuttavia, dopo 9 giorni dal test Covid positivo ha manifestato un’improvvisa difficoltà a respirare. E’ stata così accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale del Mass Eye and Ear di Boston dove i medici hanno notato che il respiro dell’adolescente era rapido e rumoroso durante l’inalazione, notando un flusso d’aria ostruito, sebbene i suoi livelli di ossigeno fossero normali. 

Poichè la paziente soffriva di asma e ansia, i medici hanno in un primo momento sospettato un attacco di asma, così le hanno somministrato steroidi e broncodilatatori, farmaci che non sono serviti a regolarizzare la respirazione. Gli otorinolaringoiatri hanno così esaminato le sue corde vocali diagnosticandole "i movimenti paradossi delle corde vocali" (PVFM), conosciuti anche come Disfunzione delle Corde vocali (DCV): una condizione, che può essere confusa con l’attacco di asma, nella quale le corde vocali si chiudono invece di aprirsi durante la fase inspiratoria. Per trattare questa patologia la ragazzina ha iniziato, su consiglio dei medici, un percorso di logopedia. Il trattamento logopedico, in questo caso, ha l’obiettivo di insegnare al paziente a controllare l’area laringea ed a mantenere una corretta posizione delle vie aeree durante la respirazione. Tuttavia i sintomi della ragazzina non sono migliorati neanche in questo caso.

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La diagnosi di "paralisi bilaterale delle corde vocali"

L'adolescente ha continuato a manifestare difficoltà respiratorie (dispena), respiro accelerato (tachipnea) e ha sviluppato nuovi disturbi come difficoltà a deglutire, debolezza da un lato, formicolio e intorpidimento e camminata instabile. E’ stata così ricoverata in un ospedale pediatrico per essere sottoposta a degli esami più approfonditi. I risultati di una serie di test hanno escluso infezioni e disturbi neurologici. Mentre le scansioni del cervello e della colonna vertebrale non hanno mostrato problemi evidenti che potevano essere correlati ai suoi sintomi. Una laringoscopia a fibra ottica ha, infine, rivelato una paralisi bilaterale delle corde vocali che causava difficoltà respiratoria. "Il problema che ha colpito la giovane ragazza - hanno spiegato i medici - è stato sviluppato probabilmente come conseguenza tardiva dell’infezione da Sars-Cov-2".

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L’intervento chirurgico e la guarigione

La ragazzina è stata così sottoposta a una tracheotomia chirurgica (in cui viene praticata una piccola apertura nella trachea per aprire una via respiratoria alternativa a quella naturale) che ha risolto nel tempo tutti i sintomi. "Tuttavia - hanno spiegato i medici - a 13 mesi dall’insorgenza del problema, la funzione delle corde vocali era ancora compromessa e la paziente ha continuato a respirare attraverso la tracheostomia (il foro in gola) per circa un anno e tre mesi". Solo dopo 15 mesi, quando la paziente ha ripreso la normale attività deglutitoria, è stata rimossa la cannula tracheostomica e la ferita cutanea suturata con un piccolo intervento in anestesia locale.

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