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Sabato, 27 Aprile 2024
Ogni quanto lavare i jeans

Ogni quanto dovresti lavare i tuoi jeans

Lavare di frequente, e soprattutto in lavatrice, i tuoi amati pantaloni in denim, a quanto pare, è un grande errore. Scopriamo il motivo

Lavare frequentemente gli indumenti può rovinare i tessuti e soprattutto avere un impatto notevole sull’ambiente, tra spreco d’acqua, energia, detersivi utilizzati e produzione di microplastiche. Secondo l’opinione comune, e nel rispetto delle norme igieniche e l’ambiente, la frequenza di lavaggio dovrebbe variare a seconda del capo di abbigliamento indossato. La biancheria intima e i calzini andrebbero lavati dopo ogni utilizzo, mentre il pigiama dopo 2-3 utilizzi. Nel caso, invece, di indumenti in cotone, ogni 2-3 utilizzi, mentre se in lana e in fibra sintetica, anche dopo 4-5 usi. Sui jeans l’opinione è molto più divisiva: alcuni ritengono addirittura che non andrebbero mai lavati.

Ad aprire un dibattito sul tema nel 2014 fu il CEO di Levi's, Chip Bergh, il quale dichiarò di non lavare i jeans da più di un anno. In un post su LinkedIn intitolato "The Dirty Jeans Manifesto", Bergh aveva spiegato che non lava i jeans in lavatrice per risparmiare acqua. "Abbiamo appreso - si legge nel post - che un paio di jeans consuma circa 3.500 litri di acqua, e questo dopo soli due anni di utilizzo, lavando i jeans una volta alla settimana". "Quasi la metà del consumo totale di acqua, ovvero 1.600 litri - continua il post -, deriva dal consumatore che mette i jeans in lavatrice. Ciò equivale a 6.700 bicchieri di acqua potabile".

Ma non è solo una questione di risparmio

Non lavare i jeans, secondo il CEO, li aiuta anche a durare più a lungo. Non lavarli evita che le fibre del denim si logorino, il che potrebbe portare a buchi o strappi, e preserva la loro forma e colore originali. Ma se si sporcano, come si fa? "I jeans - ha spiegato Bergh - si posso pulire con una salvietta, se non sono un disastro totale. Nelle rare occasioni in cui il denim ha bisogno di un lavaggio, si può lavare a mano". In una recente intervista rilasciata alla CNBC (sito web americano), il CEO di Levi’s ha riacceso il dibattito e fornito alcuni consigli su come pulire i jeans. "Non ho mai detto di non lavare i jeans, ma un buon capo di abbigliamento denim non ha bisogno di essere lavato in lavatrice, tranne che molto raramente. Se si sporca è meglio lavarlo a mano o sotto la doccia". Sì avete capito bene: Bergh consiglia di tenere i jeans indosso quando si fa la doccia e di lavarli col sapone come si fa con il proprio corpo.

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L’impronta di carbonio dell’abbigliamento

L’impronta carbonica (un parametro che stima le emissioni gas serra causate da un prodotto) dell’abbigliamento è determinata da diversi fattori tra cui la produzione dei tessuti, la loro trasformazione, il trasporto in negozio, ma anche il lavaggio e lo stiraggio. A tal proposito Bergh sostiene che il lavaggio dei jeans in particolare rappresenta una parte importante dell'impronta di carbonio dell'abbigliamento. Secondo Oxfam (una confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo), ogni paio di jeans genera l’emissione circa 33,4 kg di anidride carbonica, che equivale alla quantità emessa da un aereo che fa il giro intorno al mondo 2.372 volte. Inoltre, per produrre il tessuto di un paio di jeans sono necessari circa 1.800 litri d’acqua.

Pertanto, per ridurre l’impatto ambientale causato dai jeans, il CEO della Levi's raccomanda ai consumatori di evitare di lavarli in lavatrice. Il riscaldamento dell’acqua e l’alimentazione della lavatrice richiedono enormi quantità di energia, con un carico medio di bucato che rilascia nell’aria circa 3,3 kg di anidride carbonica. Le emissioni risparmiate possono abbassare molto il conto finale.

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E' igienico non lavare i jeans?

La gran parte di noi potrebbe pensare che non lo è, eppure ci sono prove che dimostrano che i jeans rimangono puliti anche senza lavarli. Nel 2011, i ricercatori dell'Università di Alberta (in Canada) hanno condotto un esperimento utilizzando i jeans sporchi di uno dei loro studenti. Josh Le non ha lavato i suoi jeans per 15 mesi, li ha messi in lavatrice e poi li ha analizzati. Dopodichè li ha indossati per altre due settimane e li ha testati nuovamente. Con grande sorpresa, la quantità di batteri presenti non variavano in modo significativo. I jeans erano più o meno puliti dopo due settimane di utilizzo così come lo erano dopo 15 mesi senza lavaggi.

"Mi aspettavo di trovare alcuni batteri presenti nell’intestino, come l'Escherichia coli - ha affermato Rachael McQueen, prof.ssa dell'Università di Alberta -, ma sono rimasta sorpresa di scoprire che non ce n'erano. Erano presenti solo molti batteri normali della pelle". "Questo esperimento - ha concluso - dimostra che, almeno in questo caso, la crescita dei batteri non è maggiore se i jeans non vengono lavati regolarmente".

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