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Lunedì, 29 Aprile 2024
Infarto

Un risciacquo della bocca può rivelare i segni premonitori dell'infarto

Secondo un nuovo studio, la presenza nella saliva di alti livelli di globuli bianchi può indicare precocemente la presenza di un rischio cardiovascolare

La presenza nella saliva di alti livelli di globuli bianchi (cellule del sistema immunitario presenti nel sangue che difendono l'organismo dalle infezioni) potrebbe indicare la presenza di malattie vascolari. A suggerirlo un nuovo studio di un team di ricerca della Mount Royal University (California) e dell'Università di Toronto (Canada), che vorrebbe sviluppare un collutorio in grado di testare il rischio di malattie cardiache, la principale causa di morte in tutto il mondo. "Il test del risciacquo della bocca - ha affermato il parodontologo Michael Glogauer dell'Università di Toronto - potrebbe essere utilizzato durante il controllo annuale dal medico di famiglia o dal dentista. È uno strumento di misurazione dell'infiammazione orale facile da implementare in qualsiasi pratica clinica". Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Oral Health.

Il legame tra salute orale e malattie cardiache

Il parodonto (complesso dei tessuti di sostegno del dente) è costituito da vasi sanguigni che posso subire cambiamenti a causa di malattie gengivali come la parodontite. Quest’ultima è un'infezione molto comune che è stata collegata allo sviluppo di malattie cardiovascolari: gli scienziati sospettano che l’infiammazione del parodonto danneggi il sistema vascolare. "Stiamo iniziando a vedere diverse relazioni tra salute orale e rischio di malattie cardiovascolari - ha affermato l'autore principale dello studio, Ker-Yung Hong - . Tuttavia non è ancora chiaro quali effetti abbiano sulla salute del cuore livelli lievi di infiammazione orale, sperimentati da molti che sembrano soggetti sani". "Se dimostriamo che la salute orale può avere un impatto sul rischio di sviluppare malattie cardiovascolari anche in individui giovani e sani, questo approccio potrebbe essere implementato in tempi più rapidi".

Lo studio

Per determinare se livelli più bassi di infiammazione orale possano essere clinicamente rilevanti per la salute cardiovascolare, i ricercatori hanno reclutato 28 soggetti sani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, senza comorbilità che potrebbero influenzare il rischio cardiovascolare, e senza una pregressa diagnosi di malattia parodontale. È stato chiesto loro di digiunare per sei ore, ad eccezione dell'acqua potabile. Una volta giunti in laboratorio, i partecipanti si sono sciacquati la bocca con l'acqua di rubinetto per 10 secondi, hanno aspettato due minuti, quindi hanno risciacquato nuovamente la bocca con una soluzione salina sterile per fornire campioni di saliva per la conta dei globuli bianchi.

I ricercatori hanno, quindi, condotto una serie di esami per valutare il rischio di malattie cardiache di ciascun partecipante. Li hanno sottoposti a un elettrocardiogramma (ECG), poi lasciati sdraiare per 10 minuti, e misurato prima la pressione sanguigna a riposo e poi la velocità delle onde del polso per verificare il funzionamento del cuore. Poiché le arterie rigide e mal funzionanti sono associate a un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno anche misurato la vasodilatazione flusso-mediata (FMD), ovvero la dilatazione di un vaso arterioso che si verifica in seguito a un incremento di velocità del flusso sanguigno all'interno del vaso stesso, e sottoposto ciascun volontario a un'ecografia per valutare la rigidità delle arterie.

Articolo: I fattori di rischio (meno noti) che causano l’infarto 

I risultati

Dall'analisi dei risultati, i ricercatori hanno scoperto che elevati livelli di globuli bianchi nella saliva dei giovani partecipanti era collegato ad arterie meno sane e ad un aumento generale del rischio di malattie cardiovascolari. Nello specifico, una conta più elevata di globuli bianchi nella saliva era associata a una minore vasodilatazione flusso-mediata. Tuttavia, non è emersa alcuna relazione tra globuli bianchi e velocità dell’onda del polso (correlata alla rigidità delle arterie): questo suggerisce che la struttura flessibile delle arterie non è stata ancora danneggiata.

"Il nostro studio - ha affermato il fisiologo cardiovascolare Trevor King della Mount Royal University - dimostra che anche nei giovani adulti sani, bassi livelli di infiammazioni orale possono avere un impatto sulla salute cardiovascolare".

L’ipotesi

I ricercatori hanno ipotizzato che l’infiammazione dalla bocca, penetrando nel sistema vascolare, influisca sulla capacità delle arterie di produrre l’ossido nitrico, un gas che rilassa e allarga i vasi, e che consente loro di rispondere ai cambiamenti nel flusso sanguigno. Si tratta di un piccolo studio, è vero, ma i risultati suggeriscono chiaramente che la salute orale può essere un indicatore del funzionamento del nostro cuore a qualsiasi età, e l’igiene dentale è quindi necessaria per preservare la salute del cuore. "Un'igiene orale ottimale - ha sottolineato King - è sempre raccomandata oltre alle visite regolari dal dentista, soprattutto alla luce di queste prove".

I ricercatori vorrebbero ora poter studiare un campione più ampio includendo anche soggetti con gengivite e parodontite più avanzata per comprendere più a fondo l’impatto dei diversi livelli di infiammazione gengivale sul rischio cardiovascolare.

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