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Sabato, 27 Aprile 2024
Incongruenza di genere

Resta incinta durante il cambio di sesso. L’endocrinologa spiega i possibili effetti sul feto

"Non esistono dati in letteratura. Ma se prendiamo spunto dal caso di una donna, non in transizione, che ha alti livelli di testosterone (per cause genetiche), si può ipotizzare che il feto, se femmina, virilizzi, cioè acquisisca l’aspetto di un maschietto, mantenendo un patrimonio cromosomico femminile". L’intervista ad Annamaria Colao, prof.ssa di Endocrinologia presso il Policlinico Federico II di Napoli

Marco (nome di fantasia) ha scoperto di essere in gravidanza da 5 mesi poco prima di sottoporsi ad un’isterectomia (asportazione dell’utero). Il giovane, di origini romane, aveva iniziato un percorso di transizione Femmina-Maschio, dopo un lungo percorso fatto di incontri con psicologi, endocrinologi ed altri specialisti, perché soffriva di "incongruenza di genere". Una condizione di malessere dovuta al non riconoscimento della propria identità di genere nel genere/sesso attribuiti alla nascita, che termina (ma non sempre) con uno o più interventi chirurgici per cambiare il proprio sesso biologico.

Dopo aver seguito una terapia ormonale che gli aveva fatto uscire anche la barba sul volto, e una doppia mastectomia per rimuovere il seno, Marco era pronto a sottoporsi a una isterectomia per rimuovere utero e ovaie. Ma, durante i controlli pre-intervento, i medici hanno scoperto che era "incinta" da 5 mesi. Una gravidanza, frutto di un rapporto volontario con un uomo, completamente inattesa, e che lo ha lasciato letteralmente spiazzato. Il ragazzo ora dovrà sospendere il percorso di transizione, giunto a una fase estremamente avanzata (è già all’anagrafe un uomo), poichè non può richiedere l‘interruzione della gravidanza. Ora dovrà decidere se farsi seguire a Roma, fuori regione o all’estero. Una storia incredibile che fa riflettere ed apre numerosi interrogativi sulla sessualità umana e sul percorso di transizione di genere. Con Annamaria Colao, professore ordinario di Endocrinologia e Malattie del metabolismo presso il Dipartimento di Medicina Clinica Chirurgia (Università Federico II di Napoli) e past president della Società Italiana di Endocrinologia, affrontiamo il tema da un punto di vista medico, e cerchiamo di capire come sia possibile che Marco sia in gravidanza nonostante la terapia ormonale.

Terapia ormonale e possibilità di gravidanza

"I farmaci per la transizione Femmina-Maschio - spiega a Today la prof.ssa Colao - sono gli androgeni, in particolare il testosterone. Ma è evidente che questo tipo di transizione viene effettuata gradualmente. Pertanto, la prima fase non esclude completamente la funzione ovarica. Ecco perché è possibile che una donna che ha ancora un ovaio funzionante, nonostante una terapia col testosterone, possa avere un'ovulazione con un utero ancora in sede per ospitare un embrione, e, in seguito a un rapporto sessuale non protetto, restare incinta. E’ raro, poiché le scelte sessuali a volte possono essere diverse, soprattutto in chi sta effettuando una transizione. Ma nel caso di Marco evidentemente la scelta è stata comunque di avere un partner uomo, e questo le ha consentito di avere una gravidanza".

Articolo: Cambio di sesso da donna a uomo: quali interventi chirurgici si effettuano 

Gli effetti sul feto 

“Noi ci sono dati su questo in letteratura - spiega la Colao -, quindi una certezza matematica non la possiamo avere. Però possiamo prendere spunto dal caso di una donna che non sta seguendo un percorso di transizione, ma che ha un’iperplasia surrenale congenita, una malattia genetica con un’aumentata produzione di testosterone non indotta dall’esterno ma naturalmente. Questo modello di donna, con alti livelli di testosterone (iper-androgenizzazione), può avere una gravidanza. In tal caso, può succedere che il feto femmina virilizzi: gli elevati livelli di testosterone portano a cambiare il sesso in utero di una bambina dandole l’aspetto fenotipico di un maschietto, magari non un maschietto perfettamente formato e che ha un patrimonio cromosomico femminile. Questo è quello che potrebbe accadere anche nel caso di Marco, ma non avendo altri casi simili in letteratura, restano solo ipotesi".

Articolo: Mio figlio non si riconosce nel suo sesso, come posso aiutarlo? 

La transizione frutto di un percorso lungo e ponderato

"Quella di Marco - sottolinea l’endocrinologa - è una storia molto delicata e difficile da trattare. Chi affronta un’incongruenza di genere ha un passato molto problematico, molto complesso, perché vive in un corpo che non sente appartenere alla propria sessualità. Ed è questo il motivo per cui, prima di iniziare un percorso di transizione, ci si sottopone a moltissimi colloqui con psicologici, con endocrinologi, ed altri specialisti. E’ difficile pensare che si arrivi a una trasformazione in modo non davvero ponderato e non messo in discussione per moltissimo tempo. Quindi, evidentemente, il caso di Marco è un fatto raro, rarissimo, che apre ancora una volta la discussione sulla sessualità umana e tutte le sue sfumature".

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