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Lunedì, 29 Aprile 2024
Le vittime dello schianto / Milano

Aereo caduto a Milano: la festa per il battesimo finita in tragedia

A bordo del Pilatus Pc-12 che domenica si è schiantato a San Donato Milanese c'erano due famiglie, tra cui quella di un multimiliardario romeno, dirette in Sardegna per festeggiare il battesimo di un bambino di un anno e 9 mesi, anche lui morto nello schianto

Un multimiliardario romeno, la moglie e il figlio con un amico canadese, e poi una coppia di manager pavesi, il figlio di un anno e 9 mesi e la nonna: sono le otto vittime della tragedia di San Donato Milanese, dove domenica un aereo da turismo è precipitato schiantandosi su un palazzo meno di 4 minuti dopo il decollo.

Alla guida del mezzo, un Pilatus Pc-12 romeno arrivato a Milano da Bucarest il 30 settembre e decollato da Linate per raggiugnere Olbia, in Sardegna, c’era Dan Petrescu, 68 anni, uno degli uomini più ricchi della Romania. Soprannominato “il miliardario nell’ombra” per l’avversione a riflettori e obiettivi, riservatissimo e ricchissimo (il patrimonio stimato è di 3 miliardi), aveva iniziato a costruire la sua fortuna come immobiliarista nel 1989 di ritorno dalla Germania, dov si era rifugiato per sfuggire al regime di Nicolae Ceausescu.

Petrescu ha costruito decine di palazzi che oggi ospitano ipermercati e centri commerciali, ceduti negli anni a grandi catene come Metro e Real. Il socio è Ion Tiriac, ex tennista, ex hockeista su ghiaccio e imprenditore a capo della Țiriac Holdings, primo romeno a entrare (2007) nella lista dei più ricchi del mondo di Forbes. Se Tiriac ama ostentare la sua ricchezza tra supercar, viaggi e altri beni extralusso, Petrescu ha sempre preferito mantenere un basso profilo, e il Pilatus Pc-12 era uno dei suoi pochi lussi noti.

Sull’aereo con lui viaggiavano la moglie Regina Dorotea Petrescu Balzat, 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese, e il figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, che viaggiava con un amico di origini canadesi, Julien Brossard, 36 anni. Li accompagnavano Filippo Nascimbene, 33 anni, originario di Pavia e manager di una start-up milanese, la Start Hub Consulting, la moglie Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni manager pubblicitaria per il Sud Europa della Pernod Ricard, il piccolo Raphael, un anno lo scorso 16 gennaio, e Miruna Anca Wanda Lozinschi, 65 anni, anche lei romena, madre di Claire Stephanie Caroline e nonna di Raphael.

Le due famiglie erano partite da Linate per raggiungere la madre 98enne di Dan Petrescu nella villa di famiglia in Costa Smeralda. Una volta arrivati avrebbero festeggiato il battesimo del piccolo Raphael, un evento programmato per trascorrere qualche giorno di vacanza in Sardegna lontani dal clamore dell’alta stagione. Qualcosa però è andato terribilmente storto: tre minuti e mezzo dopo il decollo da Linate, alle 13.07, l’aereo in caduta verticale si schianta contro una palazzina in ristrutturazione di via 8 Ottobre 2001. L’incendio che divampa subito dopo l’urto, violentissimo, infrange subito le speranze di trovare qualcuno ancora vivo.

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