Picconate ai passanti, morto Daniele Carella: è la seconda vittima di Kabobo

Non ce l'ha fatta Daniele Carella. Troppo gravi le ferite causategli dalla furia cieca ed omicida di Mada Kabobo, il 31enne ghanese, che all'alba di sabato ha ferito tre persone e ne ha uccise dua a colpi di piccone.   Il giovane 21enne è la seconda vittima, dopo Alessandro Carolè, della "mattanza" milanese. 

MORTE CEREBRALE - Poco prima delle undici l'ospedale Niguarda di Milano ha dichiarato la morte cerebrale per il 21enne. Daniele aveva incrociato Kabobo alle 6:30 in via Monte Rotondo. Aspettava che suo padre consegnasse i giornali in un palazzo ma all'improvviso l'aggressione. Un colpo alla testa, uno al fianco, uno al torace e uno alla spalla. Di intensità sempre più forte, con una violenza sempre più ingiustificabile. Sabato, il giovane era stato in sala operatoria per ben dieci ore ma purtroppo le sue condizioni erano disperate. Così come disperate sono diventate anche le condizioni di Ermanno Masini, il pensionato 64enne ferito mentre portava a spasso il cane. Lo stato di salute dell'uomo è peggiorato durante la notte ed è entrato in coma. 

MOLOTOV VICINO AL LUOGO DELLE AGGRESSIONI - Intanto Milano continua a convivere con il fantasma di Mada Kabobo e non mancano i gesti preoccupanti. In mattinata, in via Fortunato Stella, in un quartiere adiacente a quello delle aggresioni, sono state posizionate delle bottiglie incendiarie. Precisamente, le molotov erano sistemato sotto un centro di accoglienza che si occupa di assistenza a rifugiati politici. Gli investigatori stanno cercando eventuali collegamenti con la "mattanza" di sabato, dato che il ghanese era proprio un richiedente asilo.