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Martedì, 30 Aprile 2024
Il dramma / Pavia

Violenta un'anziana di 89 anni, poi si suicida con un cavo della tv

Il dramma nel carcere di Pavia: l'uomo aveva 42 anni. Lo stupro è avvenuto a settembre del 2023 a Sesto San Giovanni (Milano). È emergenza suicidi in cella: dall'inizio del 2024 sono 30 i detenuti che si sono tolti la vita, una media di uno ogni tre giorni

Lo hanno trovato morto in cella. È l'ennesimo dramma. Un uomo di 42 anni si è suicidato nei giorni scorsi nel carcere di Pavia, dove si trovava perché accusato di aver violentato un'anziana di 89 anni lo scorso 27 settembre a Sesto San Giovanni, popoloso comune della città metropolitana di Milano. Stando a una prima ricostruzione, il detenuto si sarebbe tolto la vita usando un cavo dell'antenna della tv stretto al collo. Per ritardare i soccorsi avrebbe anche in qualche modo bloccato la porta d'ingresso della sua cella. Quando gli agenti penitenziari sono riusciti ad entrare, lo hanno subito soccorso e portato in ospedale, dove però è morto qualche ora dopo. 

Nei prossimi giorni il 42enne, cittadino egiziano, avrebbe dovuto essere processato con il rito abbreviato davanti al giudice per l'udienza preliminare di Monza proprio per la violenza sessuale. Ad arrestarlo erano stati i carabinieri, che lo avevano incastrato con il Dna e con le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Gli occhi elettronici avevano infatti ripreso il 42enne che adescava la vittima davanti a una farmacia, prima di buttarla a terra nell'androne del suo condominio, dove avrebbe abusato di lei.

Sempre nel carcere di Pavia "Torre del Gallo" nelle scorse settimane si era suicidato Jordan Tinti, 26 anni, famoso come Jordan Jeffrey Baby, il nome d'arte del giovane trapper condannato a oltre 4 anni di carcere per rapina aggravata.

Il dramma dei suicidi in carcere e il piano del governo

È emergenza suicidi in carcere: dall'inizio del 2024 sono 30 i detenuti che si sono tolti la vita, una media di quasi uno ogni tre giorni. Nel 2023 erano stati 69. Ci sono motivazioni personali alla radice di ogni gesto estremo, ma altri problemi accomunano la gran parte dei detenuti. La condizione delle carceri è problematica sotto diversi aspetti, a cominciare dal sovraffollamento. Secondo i dati pubblicati sul sito del ministero della Giustizia (aggiornati al 31 marzo 2024), i 189 istituti penitenziari italiani hanno 51.178 posti regolamentari, ma nelle carceri sono presenti 61.049 persone, in forte crescita soprattutto nell'ultimo anno.

Carceri, capienza e detenuti presenti. Fonte ministero della Giustizia-2

Nei giorni scorsi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato un decreto che prevede l'assegnazione di 5 milioni di euro per il 2024 all'amministrazione penitenziaria, "per il potenziamento dei servizi trattamentali e psicologici negli istituti, attraverso il coinvolgimento di esperti specializzati e di professionisti esterni all'amministrazione". Lo scopo è proprio quello di "prevenire e contrastare il drammatico fenomeno dei suicidi nell'ambito della popolazione detenuta". Ne abbiamo parlato qui.
 


 

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