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Sabato, 27 Aprile 2024
Fisco amico

Via libera al nuovo concordato preventivo: tasse 'congelate' per molte più imprese e autonomi (anche se evadono)

Questa mossa porterà nelle casse dello Stato 1,8 miliardi di euro di gettito in due anni, assicura il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, ma c'è chi la vede solo come un "condono preventivo di massa"

Il Fisco amico colpisce ancora: il concordato preventivo biennale è stato esteso a 4,1 milioni di partite iva, ossia a tutti i contribuenti Isa, alle piccole imprese e agli autonomi con regime forfettario con flat tax al 15 per cento. L’ok è arrivato dal Consiglio dei ministri, che ha dato il via libero definitivo al decreto legislativo sull'accertamento. Proviamo a capire meglio che cos’è il concordato preventivo, chi potrà beneficiarne ma soprattutto perché il governo ha preso questa decisione che apparentemente sembrerebbe solo congelare le tasse a piccole e medie imprese per due anni.

Concordato preventivo biennale: cosa cambia con il nuovo decreto

Il concordato preventivo esiste già ma solo per i contribuenti virtuosi, ossia per le partite Iva che sulla base delle 'pagelle fiscali' Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale) hanno avuto un voto uguale o superiore a 8: a oggi solo 1,2 milioni di imprese. Si tratta di imprenditori o professionisti che lo Stato giudica affidabili dal punto di vista fiscale. Con l’ok al decreto sull’accertamento arrivato dal Consiglio dei ministri il concordato preventivo biennale sarà esteso anche a 1,2 milioni di partite iva che sono sotto tale soglia e a 1,7 milioni di contribuenti con regime forfettario con flat tax al 15 per cento. Il totale passerà così a oltre 4 milioni di contribuenti.

Cos'è questa storia del concordato preventivo che dimezza le sanzioni del Fisco

"A questi soggetti verrà fatta una proposta da parte dell'amministrazione finanziaria in modo da metterli in condizione di uscire dal mondo di non correttezza dei rapporti tributari – ha dichiarato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo in conferenza stampa -. Entro il 15 ottobre i contribuenti potranno aderire alla proposta". Le risorse che verranno raccolte con il concordato preventivo biennale "serviranno anche per completare le fasi successive di riforma – conclude -. Il nostro obiettivo è che attraverso l'emersione di questa materia imponibile si possa ulteriormente incidere sulla riduzione delle aliquote Irpef".

Le polemiche, Cgil: "Condono preventivo di massa"

La misura permette al contribuente di bloccare per 2 anni la base imponibile su cui pagare le imposte sulla base di una proposta dell'Agenzia delle entrate. In poche parole congela per due anni le tasse anche se se ne dovrebbero versare di più. La Cgil in passato aveva più volte detto che il concordato preventivo biennale così studiato è più che altro un "condono preventivo di massa", concesso anche a contribuenti non affidabili, ad aevasori appunti. Il viceministro dell’Economia è tornato però a ribadire che questa mossa porterà in cassa 1,8 miliardi di euro di gettito in due anni e che il decreto completa l'iter di "rapporto collaborativo e di fiducia" con le imprese.

Meno tasse (ma non per tutti) e accordi con gli evasori: la riforma fiscale di Meloni

Se le Entrate rilevassero che il contribuente ha occultato oltre il 30 per cento degli incassi decadrà il concordato preventivo. Se invece il contribuente registrasse un crollo pari ad almeno il 60 per cento del fatturato potrebbe sciogliere l'accordo.

"L'allargamento del concordato ai contribuenti con punteggio Isa inferiore ad 8 è di fatto una legittimazione dell'evasione fiscale" scrive su X il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, parlando di un Fisco "indulgente con i furbi, a danno di chi le tasse le paga fino all'ultimo euro". Leo ha spiegato però che "la finalità che si è voluta perseguire eliminando l'8 (negli indici Isa, ndr) è gradualmente di portare tutti più su, in modo da poter combattere il fenomeno dell'evasione fiscale, laddove si dovesse riscontrare. Il problema è legato al numero dei controlli per chi ha un punteggio inferiore all'8: siccome non ne vengono fatti tanti, o li portiamo tutti più su o rischiamo che continuino a non dichiarare".

Concordato preventivo biennale post Antonio Misiani Pd Foto X

IA anti-furbetti e nuovo calendario: le altre misure

Novità importanti anche sull'intelligenza artificiale (AI) per smascherare gli evasori. Il decreto rafforza l'analisi del rischio da parte dell'Agenzia delle entrate ricorrendo all'intelligenza artificiale nel rispetto delle norme sulla privacy, attraverso l'interconnessione delle banche dati di archivi e registri pubblici per un controllo preventivo anti-furbetti. Le nuove norme appena varate comporteranno lo slittamento al 15 ottobre dei termini della presentazione delle dichiarazioni dei redditi e per la risposta alla proposta di conteggio del Fisco.

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