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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il Collegio, Stefano De Martino si confida: il riferimento al figlio e le rivelazioni prima del debutto

Il conduttore sarà la voce del docu-reality in partenza domenica 24 settembre su Rai 2

Da domenica 24 settembre, in prima serata su Rai 2, Il Collegio torna con la sua nuova edizione ambientata nel 2001. Voce narrante delle vicende degli studenti che stavolta le affronteranno a San Francesco di Lodi, nuova location del programma al posto del Convitto Nazionale Regina Margherita di Anagni, è Stefano de Martino, new entry di un reality che anche per lui è motivo di evocazione di un passato non così tanto lontano. 

Classe 1989, all'epoca dell'ambientazione di questo Collegio il conduttore aveva 12 anni, periodo che ha ricordato nei modi di vivere e di affrontare quella giovinezza in un intervista a Tv Sorrisi e Canzoni. "Sarà un racconto trasversale. A volte commento come se parlassi a mio figlio, altre volte come se rivedessi me stesso. Sarò un po' padre, un po' fratello maggiore", ha ammesso riferendosi a Santiago, il bambino di 10 anni nato dall'amore (ormai finito) con Belen Rodriguez. Quanto al periodo: "Sarà un'edizione ambientata nel 2001. L'ambientazione e tutti i riferimenti alla musica dell'epoca, che sono quelli della mia adolescenza", ha raccontato, "In Italia c'erano i Lunapop, Elisa vinceva Sanremo con “Luce”, all’estero c’erano le boy band come i Backstreet Boys, sulla scena anglosassone impazzavano le Spice Girls. Io ascoltavo molto pop italiano, anche se in quegli anni particolari c’era l'hip hop americano di Eminem". 

Inevitabile, poi, il rimando ad Amici, il talent di Maria De Filippi da cui partì la sua popolarità e che considera un'esperienza paragonabile per certi versi a quella dei collegiali del reality di Rai 2: "La convivenza con gli altri allievi è stata un po' il mio “collegio”: un bel collegio e una bella esperienza. Erano tutte materie che ci piacevano e di cui ci nutrivamo volentieri: è stato bello e formativo condividere speranze, passioni, un bel nutrimento per l’anima. Il più grande insegnamento è stato quello quello di responsabilizzarmi. Impari a svolgere un compito, devi portarlo a termine, ti impegni e hai la gratificazione di aver fatto e appreso qualcosa".

Stefano De Martino in versione studente

Considerata l'occasione che rimanda alle atmosfere scolastiche, Stefano De Martino ha poi parlato di sé come studente che non ha sempre brillato per diligenza e rigore. "Voglio fare una rivelazione. Come studente sono stato il primo della classe alle elementari, il decimo alle medie, l'ultimo alle superiori", ha confidato: "I primi cinque anni di scuola ero tra i primi della classe, poi con le nuove passioni, soprattutto la danza, c’è stato lo slancio a uscire dalla timidezza e sono diventato più indisciplinato. È iniziata una seconda stagione scolastica turbolenta. In quarta superiore data la quantità di giorni di assenza (facevo piccoli lavoretti e mi dedicavo alla danza) dissero ai miei genitori che rischiavo la bocciatura. Mi ritirai per evitare di essere bocciato e l’anno dopo mi presentai direttamente all’esame di maturità da privatista. Presi un “60 politico”. Quando 60 era il minimo, non il massimo!". 

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