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Sabato, 27 Aprile 2024
Il disastro / Stati Uniti d'America

Ponte crollato a Baltimora: blackout totale prima dello schianto, l'effetto domino e i poliziotti eroi che hanno evitato una strage

Sei morti, è questo il bilancio del disastroso incidente all'iconico Francis Scott Key Bridge. I poliziotti balzati in mezzo alla carreggiata hanno bloccato il traffico in extremis. Non è chiara l'origine del guasto a bordo che ha reso la nave portacontainer ingovernabile. Biden: "Lo ricostruiremo"

"È come vedere una montagna scomparire". I residenti di Baltimora reagiscono con incredulità al disastro del Francis Scott Key Bridge, un'icona della storia della città che non esiste più. La guardia costiera degli Stati Uniti ha sospeso al calar della notte le ricerche dei dispersi per il crollo del ponte: sono con ogni probabilità morti. Impossibile, nel caso fossero sopravvissuti al volo di decine di metri, resistere così tante ore nelle acque gelide. Le autorità hanno detto che i sei facevano di una squadra di operai stradali che stava riparando le buche stradali quando il gigantesco portacontainer Dali, lungo 289 metri, battente bandiera di Singapore, ha colpito un pilone. È stata invece recuperata la 'scatola nera" della nave e si lavora per recuperare i dati e ricostruire l'accaduto. 

Crollato il Francis Scott Key Bridge a Baltimora: 6 morti

Sei morti, è questo il bilancio del disastroso incidente all'iconico Francis Scott Key Bridge a Baltimora, nel Maryland. I poliziotti balzati in mezzo alla carreggiata hanno bloccato il traffico ed evitato una strage. E' crollato, spiegano gli esperti, per effetto domino: è bastato un urto localizzato per far cedere l'intera struttura, inaugurata 47 anni fa. Le opere del passato non avevano la ridondanza e la robustezza strutturale odierne (e le navi cargo erano di dimensioni molto inferiori). Il domino è avvenuto quando è stata colpita una pila del ponte, causando di fatto la perdita di appoggio: un effetto sproporzionato rispetto alle cause che lo hanno generato. Nei ponti moderni il danno sarebbe stato limitato alla zona colpita.

A Baltimora "come un terremoto"

Priscilla Thompson, che vive a Dundalk, di fronte al Key Bridge, è stata svegliata nel cuore della notte dall'orribile rumore dell'acciaio che si schianta. "Ho davvero pensato che fosse un terremoto o qualcosa del genere perché la casa ha tremato molto forte", ha detto al Baltimore Sun. "Per quattro o cinque secondi ha tremato tutto. Poi è sceso il silenzio". 

Oltre 30.000 abitanti del Maryland ogni singolo giorno lo attraversavano. Sentire la frase "il Key Bridge è crollato" è stato uno shock per Baltimora.

La prima pagina del Baltimore Sun, il quotidiano simbolo della città

Blackout totale, inutili tutte le manovre

Pochi minuti prima che la portacontainer Dali si schiantasse contro il Francis Scott Key Bridge, la nave ha avuto un "blackout completo" che ha tolto la potenza al motore e alle attrezzature di navigazione. Lo ha confermato un funzionario, secondo quanto riporta il New York Times. Clay Diamond, direttore esecutivo dell'American Pilots Association, ha detto di aver parlato con l'Association of Maryland Pilots e che la causa del guasto del sistema non è chiara. Anche se i generatori di backup della nave si sono attivati, ripristinando un po' di energia, il sistema di propulsione è rimasto offline. Poco prima dello schianto, le luci della nave sembrano accendersi e spegnersi più volte.

L'ipotesi gasolio sporco

Ciò che ha portato alla perdita di potenza a bordo della Dali è ignoto: l'inchiesta dovrà fare luce soprattutto su questo elemento, perché non ci sono molti altri punti da chiarire. Secondo il Wall Street Journal gli inquirenti intendono verificare l'ipotesi che la perdita di potenza dell'imbarcazione possa essere stata causata da gasolio sporco immesso nei serbatoi della nave. L'autorità portuale di Singapore ha sottolineato che la nave aveva superato tutte le ispezioni nel 2023 e che le certificazioni su integrità strutturale e attrezzature della Dali erano valide al momento dell'incidente.

La nave era all'inizio di un viaggio che sarebbe dovuto durare 27 giorni dal porto di Baltimora fino a Colombo, Sri Lanka. Quando la portacontainer ha perso potenza, il pilota locale, che era salito sulla nave per comandarla nelle procedure di uscita dal porto, ha provato in ogni modo a rallentare la deriva della nave verso il ponte. Invano. Ha provato a virare il timone a sinistra e anche a gettare l'ancora. Tutto inutile.

Poliziotti eroi: "Strage evitata"

Una volta resosi conto di aver perso il controllo, i piloti non avevano scelta. Poco prima dell'01:30 di notte hanno fatto una chiamata di soccorso, avvertendo le autorità che una collisione era imminente. Allarme recepito al volo dalla polizia, che ha evitato che il bilancio fosse molto più pesante. "Queste persone sono eroi", ha detto il governatore Wes Moore a proposito della polizia che ha impedito alle auto di salire sulle rampe del ponte. "Hanno salvato molte vite umane ieri notte".

Ponte crollato a Baltimora, Foto AP

Recuperata la scatola nera della nave che ha colpito il ponte

Gli investigatori del National Transportation Safety Board sono saliti a bordo della Dali, la nave portacontainer che ha provocato il crollo del Francis Scott Key Bridge e hanno recuperato la 'scatola nera" della nave. Lo ha reso noto la presidente dell'agenzia federale per la sicurezza dei Trasporti, Jennifer Homendy. Alla Cnn ha spiegato che "alcuni investigatori sono saliti a bordo della nave la notte scorsa per ispezionare la sala macchine, il ponte e ogni sorta di documentazione elettronica o di altro tipo". "Ora abbiamo le registrazioni dei dati, che sono essenzialmente la scatola nera - ha continuato - l'abbiamo inviata al nostro laboratorio per analizzarla e sviluppare la dinamica degli eventi che hanno portato allo scontro con il ponte".

I dati potranno essere disponibili in giornata, parallelamente gli investigatori torneranno a bordo della nave per raccogliere altri elementi. Sempre nelle prossime ore inizieranno gli interrogatori di chi era a bordo al momento dell'impatto e dei soccorritori.
 

Il ponte sarà ricostruito. Controlli sui container

Il presidente Joe Biden ha assicurato che il governo federale pagherà la costruzione di un nuovo ponte, ma i funzionari statali e federali non sono in grado di dire quanto tempo ci vorrà. Ma è chiaro che l'impatto sul commercio e sull'economia della città portuale si faranno sentire per mesi e mesi.

La guardia costiera sta esaminando più di una dozzina di container danneggiati, che potrebbero contenere materiali potenzialmente pericolosi: lo rivela un documento del governo americano ottenuto dalla Cnn. Dei 13 container danneggiati "alcuni hanno contenuti dei Centers for Disease Control and Prevention e/o di materiali pericolosi" e si sta esaminando il carico per determinare cosa c'era a bordo ed eventuali rischi per la salute pubblica.

L'incidente sulla stampa Usa è stato paragonato soprattutto al crollo del Sunshine Skyway di Tampa, nel 1980, quando una nave da carico entrò in collisione con una colonna di supporto nel mezzo di una tempesta e distrusse il ponte, uccidendo 35 persone.

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