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Sabato, 27 Aprile 2024
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"Io e Maria De Filippi abbiamo avuto lo stesso destino negli stessi giorni": il racconto privato di Lino Banfi

L'attore ha confidato le emozioni di questi primi tempi senza l'adorata moglie Lucia, scomparsa due giorni prima di Maurizio Costanzo

Lino Banfi è tornato a parlare dopo la morte di sua moglie Lucia Lagastra con cui il 1° marzo avrebbe festeggiato 61 anni di matrimonio. "È difficile spiegare come uno si sente" ha confidato nell'intervista radiofonica a Non stop News l'attore che a qualche ora dal funerale della compagna di una vita, aveva voluto presenziare alla camera ardente di Maurizio Costanzo, scomparso pochissimo dopo la sua adorata consorte. "Come ho detto a Maria De Filippi - abbiamo avuto più o meno lo stesso destino negli stessi giorni - come se si fosse staccata una cosa da te. Passerà, ma non è facile", ha confidato Banfi: "Faccio l'esempio di una foto: se la strappi puoi unirla con qualsiasi tipo di colla, ma resta staccata. Più tardi succede e più pensi al tempo che hai trascorso con lei (...) La chiesa era strapiena di tutte le persone della nostra zona, piazza Bologna. Lei non diceva mai 'Sono la moglie di Lino Banfi, ma diceva di essere la signora Lucia".

E ancora: "Quando mi chiedono: come fai a resistere tanti anni? Io dico: "Io e Lucia siamo due muratori, non siamo ingegneri o geometri. Non ci vergognavamo a dire ti amo, sembra ridicolo, ma è così", ha detto ancora Banfi che con la sua Lucia ha affrontato qualsiasi difficoltà tra cui quelle economiche agli esordi della sua carriera. 

Lino Banfi e i debiti con gli usurai

"Capii che il mestiere era duro, fare l'attore con il cabaret era praticamente impossibile. Mandavo, lo ricordo bene, ogni mese i soldi a mia moglie e a nostra  figlia. I soldi non bastavano mai" ha ricordato Lino Banfi: "Avevo molti debiti con i 'cravattari' (usurai, ndr). Dovevo rimanere a Roma a tutti i costi e allora mi resi conto che non potevo fare questo lavoro. Andai sulla Tiburtina per dare fuoco al baule con tutti gli abiti di scena, i manifesti, le fotografie e l'armamentario dell'avanspettacolo".

"Andai a parlare con un senatore della Democrazia Cristiana, amico di mio padre, che mi avrebbe aiutato. Mi promise un posto come usciere in una banca. Tornai a casa e raccontati tutto a mia moglie, non dormimmo di notte" ha aggiunto ancora, rivelando le parole della moglie in quel momento, determinanti per prendere le decisioni che avrebbero cambiato il corso degli eventi: "Lei mi guardò e mi disse: "Perché devo avere accanto un marito triste? I debiti ce li abbiamo con i "cravattari" (venivano a prendersi qualsiasi cosa per saldare le rate). Mia moglie non ha mai pensato al posto fisso: voleva un marito felice. Presi coraggio e ricominciai a fare cabaret. Devo tutto a lei". 

Quanto alla serie di Rai1 Un medico in famiglia che tanto successo ha apportato nella sua carriera: "Può darsi che facciano due o tre puntate, ne ho parlato con la produttrice. Si tratta di un bel ricordo di questa fiction", ha anticipato.

L'incontro con Papa Francesco 

Infine, l'incontro con Papa Francesco: "Volevo fare gli auguri a Sua Santità in occasione del compleanno, mi fece passare e mi volle incontrare. Ma ero senza mia moglie. Gli chiesi: 'Santo Padre, mia moglie mi ha chiesto di chiederle - visto che lei è più vicino a Dio di noi - se io e Lucia possiamo morire insieme". Il Papa si stava quasi commuovendo, mi resi conto che era un momento imbarazzante. Lui rispose: 'Magari avessi questa possibilità, caro Banfi'", ha ripercorso l'attore a cui proprio il Pontefice ha fatto recapitare una lettera in occasione della morte della sua Lucia.

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