rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

I tre Costruttori Misteriosi del Conte Ter: come funziona il gruppo che potrebbe salvare il premier

Alcuni nomi "insospettabili" avrebbero aderito al gruppo di Responsabili che dovrebbe formarsi prima dell'apertura delle consultazioni. Ma tutti smentiscono per fornire al nuovo governo dell'avvocato i voti necessari per raggiungere la maggioranza al Senato.

I Costruttori del Conte-Ter sono in arrivo? Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa AdnKronos sono ore concitate per la costituzione di un nuovo gruppo parlamentare autonomo al Senato a sostegno di Conte. Per tutta la notte le trattative sono andate avanti, allo stato si sarebbe arrivati a quota 13-14 senatori, pronti a dare una mano alla nascita del Conte-ter. Altri senatori, riferiscono autorevoli fonti di governo, "stanno valutando. I contatti ci sono, lavori in corso". Ma il "magic number" è 15 e quindi ne manca ancora uno. 

I Costruttori del Conte Ter: come funziona il gruppo che potrebbe salvare il premier

Per raccogliere i cosiddetti volenterosi, dovrebbe essere usato il simbolo del Maie, la lista degli eletti all'estero. L'obiettivo è formalizzare il gruppo prima delle consultazioni, che cominceranno domani pomeriggio secondo un comunicato del Quirinale. I 'papabili' componenti della nuova formazione centrista si sono riuniti stamani in un luogo neutro, non a palazzo Madama, e torneranno a vedersi nel pomeriggio per provare ufficializzare la nascita del contenitore politico. Ancora si starebbe discutendo per il nome, c'è chi vorrebbe inserire un riferimento all'Europa. E non sarebbe stato indicato nemmeno il capogruppo. Si parla di tre sorprese, ovvero di tre nomi considerati insospettabili, riferiscono all'agenzia di stampa fonti parlamentari della maggioranza, non ancora usciti sulla stampa e sui quali viene mantenuto il riserbo per non bruciarli. 

L'obiettivo del premier dimissionario è ora quello di allargare la maggioranza in modo da poter dare vita ad un Conte Ter. E proprio in questa prospettiva, il Pd sottolinea come non sia il momento dei veti "Nessuno può metterli", dice Deborah Serracchiani del Partito Democratico al Tg1, "prendiamo atto che lo stesso Renzi ha detto che non debbano esserci veti su Conte". Ora gli occhi sono puntati su Iv, che stasera riunirà i gruppi e che con il presidente di Italia viva Ettore Rosato, a Rainews 24 è tornata a garantire che nessuno vuole fermare il premier: "Noi non abbiamo mai messo veti su nessuno, né prima con Conte, né in Aula quando ci siamo astenuti sulla fiducia, e non lo facciamo neanche adesso, non poniamo veti ne' preclusioni, abbiamo pero' l'esigenza di estrema chiarezza e sono convinto anche gli altri partiti abbiano necessità di chiarezza".

Perché Conte si dimette e cosa succede adesso

Quanti senatori mancano al Conte-Ter

Ma quanti senatori mancano per costituire il gruppo necessario alla nascita del Conte-Ter? Stamattina il Corriere della Sera avvertiva che il Maie non è l'unica soluzione, visto che si ragione ancora sul Centro democratico/+Europa. Secondo una tesi, potrebbe costituirsi, visto che ha eletto una senatrice, Emma Bonino (che, restando all’opposizione, si terrebbe il simbolo di + Europa). Ma sarebbe necessario un parere della Giunta del regolamento e questo blocca tutto. La rosa dei papabili a Palazzo Madama comprende Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin e poi Sandro Biasotti, Maria Virginia Tiraboschi, Andrea Cangini (che ha smentito ieri), Luigi Vitali e Anna Carmela Minuto (che ha smentito anche lei ieri). A questi nomi si dovrebbero aggiungere due senatori dell’Udc - Paola Binetti e Antonio Saccone - e tre di Cambiamo (Gaetano Quagliariello, Paolo Romani, Massimo Berruti), il gruppo di Giovanni Toti.  

Ma c'è un problema: nel frattempo fioccano le smentite.  "Io sono a tavola, mi sembra che ci sia una riunione dei 'Responsabili'. Io invece sono a pranzo assieme al collega Antonio Saccone. Non sono nella riunione dei responsabili. Insomma, al gruppo Maie faccio tanti auguri ma non aderisco...", ha detto Binetti all'agenzia di stampa Dire. "In merito a retroscena riportati dal sito di un autorevole quotidiano nazionale, smentiamo assolutamente la notizia di un accordo fra la componente Idea-Cambiamo! al Senato per un sostegno alla nascita di un governo Conte ter", hanno fatto sapere in coro Berruti e Quagliariello. E allora torniamo al punto di partenza: chi salverà Giuseppe Conte? 

Ora Conte ha paura

EDIT ore 15: Paola Binetti a sostenere un nuovo governo sta comunque pensando: "In questa legislatura abbiamo visto un governo giallo-verde, poi un governo giallo-rosso. Ora Non ci resta che il governo giallo-bianco, con una componente di centro forte, orientata alla risoluzione dei problemi reali della gente", ha detto poco fa conversando con i cronisti davanti al Senato. "Io spero che la crisi finisca con un governo frutto di una maggioranza allargata con culture di governo, non solo volenterosi, con storie politica e tradizioni, competenza e esperienza e che questo impreziosisca il nuovo governo, qualunque esso sia", ha aggiunto la senatrice centrista che alla domanda sulla possibilità che si formi una maggioranza Ursula ha detto: "Questo mi va bene, alla Binetti questo va bene". Su Conte, l'esponente Udc ha spiegato: "Per noi non c'è alcun veto su Conte, noi poniamo l'esigenza di un governo attento ai problemi della vita. Ma parliamo di una prerogativa del capo dello Stato. E' probabile che Mattarella dia a Conte un mandato esplorativo, ma dipende da Mattarella". 

EDIT ore 16,03:  Il senatore del gruppo Misto ed ex 5S, Gregorio De Falco ha fatto richiesta alla presidenza del Senato di aderire alla componente del Centro democratico che fa capo a Bruno Tabacci (presente attualmente alla Camera, ma non a Palazzo Madama). Per questo la presidente Casellati ha convocato la Giunta per il Regolamento domani alle 12. A riferirlo, il capogruppo del Pd Andrea Marcucci al termine della conferenza dei capigruppo del Senato che si è riunita a Palazzo.

EDIT ore 17,55: L'AdnKronos scrive che sembra prendere forma al Senato il nuovo gruppo 'contiano'. Che dovrebbe nascere attorno al 'Maie', che fa capo a Ricardo Merlo e Raffaele Fantetti a palazzo Madama, ma anche (ed ecco la novità) al 'Centro democratico' di Bruno Tabacci, componente già esistente al Misto della Camera. E' stato il senatore Gregorio De Falco, ex pentastellato ora al Misto, a chiedere alla presidenza del Senato di dar vita a una nuova componente del Misto del gruppo, per chiamarla 'Centro democratico', appunto, la stessa che fa riferimento alla formazione 'tabacciana' di centro a Montecitorio. Domani mattina, a mezzogiorno, si riunirà la Giunta per il regolamento del Senato con all'ordine del giorno la richiesta di De Falco: se dovesse essere accolta, Tabacci potrebbe 'prestare' il suo simbolo 'Cd' ai 'costruttori' di palazzo Madama. In un primo momento sembrava che per formalizzare il nuovo gruppo di Conte venisse usato il simbolo del 'Maie', la lista degli eletti all'estero. Di sicuro, con questa mossa di De Falco, si apre una nuova possibilità per i 'responsabili' del Senato, non solo tecnica, ma di prospettiva politica. Il gruppo dei 'contiani', che comprende il Maie e Centro Democratico, ancora non ha un nome, ma c'è chi vorrebbe un riferimento all'Europa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I tre Costruttori Misteriosi del Conte Ter: come funziona il gruppo che potrebbe salvare il premier

Today è in caricamento