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Domenica, 28 Aprile 2024
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Sanremo 2020, bufera su Junior Cally: “Famoso per brani sessisti”

Un gruppo di esponenti del Partito Democratico ha inviato una segnalazione alla commissione di Vigilanza Rai sottolineando come il rapper abbia un repertorio brani con versi sessisti, sboccati e violenti

La partecipazione al Festival di Sanremo 2020 di Junior Cally è finita nel mirino delle donne del Pd. Un gruppo di esponenti del Partito Democratico ha condiviso l’appello contro la partecipazione del rapper alla kermesse firmato da Laura Moschini, ricercatrice e cofondatrice dell’Osservatorio di genere della Università Roma Tre. Moschini - come ha informato lei stessa sul suo profilo Facebook - ha inviato una segnalazione alla commissione di Vigilanza Rai sottolineando come il rapper, in gara a Sanremo con il brano ‘No grazie’ (in cui critica il populismo e se la prende in maniera esplicita anche con Matteo Salvini e Matteo Renzi), abbia in passato firmato brani con versi sessisti, sboccati e violenti.

"Considero vergognoso - ha scritto Moschini - che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi come queste: ‘Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia. Balla mezza nuda, dopo te la da. Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà’. ‘Questa non sa cosa dice. Porca tro*a, quanto ca**o chiacchera? L'ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C'ho rivestito la maschera’. ‘state buoni, a queste donne alzo minigonne’. ‘me la chi*vo di brutto mentre legge Nietzche’. ci scopi*mo Giusy Ferreri [la cantante ndr]; ‘lo sai che fotti*mo Greta Menchi [una influencer, ndr]; ‘lo sai voglio fott*re con la Canalis [la conduttrice ndr]’; ‘queste put**ne con le Lelly Kelly non sanno che fott*no con Junior Cally’. Ritengo che la RAI dovrebbe svolgere un ruolo importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne. Ma quanto meno esigo possa evitare di fomentarla dando spazio a questi ‘cantanti’”.

L’appello è stato condiviso e rilanciato da un gruppo di esponenti del Pd: “Come donne del Pd condividiamo totalmente questo giudizio e l’appello che giriamo al Presidente della Rai, all’Ad Salini, alla Commissione Parità Rai al Parlamento e alle Autorità preposte”.

La replica del management di Junior Cally

A stretto giro di posta è arrivata la replica del management di Junior Cally. "In merito alle polemiche sui presunti contenuti sessisti dei testi di Junior Cally precisiamo che la posizione dell’artista è contro il sessismo, i passi avanti o indietro, e ovviamente - sembra banale dirlo, ma non lo è - contro la violenza sulle donne", sottolinea il management di Junior Cally riferendosi anche alle polemiche degli ultimi giorni su Amadeus.

“Non capiamo, inoltre, se la polemica sia di carattere musicale o politica: della partecipazione di Junior Cally a Sanremo si ha notizia dal 31 dicembre e tutti i suoi testi sono disponibili sul web. Mentre del testo di ‘No grazie’ selezionato al Festival di Sanremo e delle sue rime antipopuliste si è venuti a conoscenza solo il 16 gennaio da un’intervista al Corriere della Sera. Il giorno dopo, per pura coincidenza, si accendono polemiche legate a canzoni pubblicate da anni in un età in cui Junior Cally era più giovane e le sue barre erano su temi diverse da quelle di oggi”, sottolinea ancora il management dell’artista.

“Lungi da Junior Cally, artista antipopulista oggi ad inizio carriera, scomodare i grandi nomi del cinema, della letteratura e della storia dell'arte da Tarantino e Kubrick, da Gomorra a Caravaggio e scrittori come Nabokov e Bret Easton Ellis: l’arte può avere un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di elementi narrativi di finzione e immaginazione che non rappresentano il pensiero dell'artista. Nessuno penserebbe di attaccare Stanley Kubrick (o Stephen King) per le scene in cui Jack Nicholson rincorre Shelley Duvall in Shining, perché si tratta di fiction. Raccontare la realtà attraverso la fiction è la grammatica del rap. E non solo del rap: la storia della musica ha tantissimi esempi di racconto del mondo attraverso immagini esplicite, esagerate e spesso allegoriche”, aggiunge l’ufficio stampa di Junior Cally che poi conclude: “E' evidente dunque che su questa polemica non solo Junior Cally e le sue rime, ma anche le donne e il sessismo non c'entrano nulla. Due sono le cose: o si accetta l’arte del rap, e probabilmente l’arte in generale, che deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche. Oppure si faccia del Festival di Sanremo un’ ipocrita vetrina del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento italiano”.

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