Bad Bank è termine che non lascia tranquilli quando abbiano a che fare col sistema creditizio, ma descrive in realtà un sistema per la salvaguardia del sistema bancario italiano e quindi di chi affida ad esso i propri risparmi. Ecco qualche indicazione per stare più tranquilli. La Bad Bank serve in presenza di forti quantità di crediti tossici, cioè di debiti non saldati da imprese e cittadini che vanno a formare la cosiddetta sofferenza bancaria, quella che provoca la crisi delle banche interessate indotte così a non fare più prestiti e investimenti.

La Bad Bank consente di cartolarizzare i crediti tossici sbloccando le banche dall’impasse che essi comportano per prestiti e investimenti. La cartolarizzazione dei crediti tossici consiste nell’emissione di bond (titoli obbligazionari) grazie ai quali quei crediti tossici diventano commerciabili. I bond saranno venduti a investitori privati o istituzionali, in grado di affrontare  i problemi che crediti tossici comportano, così da consentire alla banca di recuperare il denaro prestato (tipicamente, chi compra quei bond lo fa a un prezzo che riflette il fatto che si riuscirà a incassare solo una parte del credito tossico). Per l’emissione dei bond la banca in sofferenza provvede a creare una o più società apposite (Spv, special purpose vehicle) a cui cede parte dei crediti deteriorati (soprattutto mutui e prestiti al consumo) la società pagherà la banca con l’emissione di obbligazioni Abs (Asset backed securities) da mettere sul mercato.

Le Bad Bank funzionano in presenza di garanzie, perlopiù dello Stato, perché altrimenti le obbligazioni sarebbero titoli davvero troppo rischiosi perché sul mercato qualcuno le compri. La garanzia copre le tranche senior delle cartolarizzazioni, quelle più sicure cioè quelle relative ai crediti tossici meno difficili da recuperare (per quanto solo in parte). Le tranche più rischiose (junior e mezzanina), non vengono coperte e saranno pagate solo dopo il totale rimborso delle tranche senior garantite dallo Stato.

Le garanzie possono essere richieste dalle banche che cartolarizzano dietro pagamento di una commissione al Tesoro (in percentuale sull’ammontare garantito). Per avere la garanzia i titoli devono inoltre essere valutati e certificati da un’agenzia di rating indipendente che figuri nell’apposita lista della Bce: solo se il racing è almeno pari a investment grade lo Stato può accordare la garanzia.