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Venerdì, 26 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

I conti dei partiti: meno male che Silvio c'è (altrimenti Forza Italia sarebbe in rosso)

‘Meno male che Silvio c’è’ cantano i sostenitori di Forza Italia e guardando i conti del partito fanno decisamente bene a intonare il jingle. Forza Italia ha registrato nel 2017 un indebitamento di 99 milioni 808.573 euro interamente coperto e garantito dal presidente Silvio Berlusconi. Le voci che compongono il passivo azzurro sono tutte considerate 'correnti', tranne l'importo di 76.500 euro, iscritto nei 'debiti verso fornitori esigibili oltre l'esercizio successivo'.

Carte alla mano, i 'debiti verso le banche' ammontano a 2.261.688 euro (con un aumento di 869.416 euro rispetto a 1.392.272 euro del 2016), mentre quelli 'verso altri finanziatori' sono stimati in 91.181.315 euro (in crescita di appena 90.434 euro). I 'debiti verso imprese partecipate', invece, "espongono unicamente il residuo importo dovuto alla società controllata al 100%, la 'Tv della Libertà srl' con unico socio in liquidazione, come copertura delle perdite di esercizio del 2013 e nell'anno in corso". Risultano ancora 96.107 euro di "quota associativa al Ppe da versare per il 2017" e la presenza nei cosiddetti 'conti d'ordine', alla voce 'Garanzie (pegni, ipoteche) a/da terzi', di un "unico ammontare di 3 milioni di euro" relativo al pegno in titoli "rilasciato da Berlusconi a un istituto bancario a fronte dell'affidamento da questi concesso a Forza Italia".

Grazie a Berlusconi, FI ha chiuso il 2017 con un avanzo di 1,344 milioni di euro. Secondo la nota esplicativa del bilancio, infatti, in virtù dell’intervento del presidente "il patrimonio netto riduce la perdita progressiva passando da 100.427.293 euro del precedente esercizio" agli attuali "99.082.648 euro".

Il sostegno di Berlusconi si è concretizzato sotto forma di fidejussioni personali (2 tranche di oltre 46 milioni di euro nel 2014 e di poco più di 44 milioni nel 2015) ed è riuscito a estinguere gli ultimi debiti con le banche appianando progressivamente l'esposizione debitoria. I 'debiti verso fornitori', in "forte diminuzione rispetto al passato esercizio, rappresentano quanto da liquidare per debiti relativi alle ordinarie attività di Fi, alle campagne elettorali e alle iniziative di comunicazione poste in essere".
 

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