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Venerdì, 26 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Fallimenti in frenata nel 2016

I fallimenti delle aziende italiane sono in crisi. Secondo dati di Unioncamere-Infocamere relativi al periodo gennaio-novembre, infatti, l‘avvio di procedure di fallimento nel 2016 si è contratto rispetto al 2015.

I fallimenti nei primi 11 mesi del 2016 sono calati del 7%, attestandosi su una media di poco superiore ai 1.000 al mese per un totale di 11.655 procedure fallimentari aperte tra gennaio e novembre, contro le 12.583 dello stesso periodo del 2015. A portare i libri in tribunale l'anno passato sono state in media 1,9 imprese ogni mille registrate negli archivi delle Camere di Commercio.

Sardegna, Puglia e Basilicata sono in controtendenza, con una crescita dei fallimenti rispettivamente del 19,3%, del 14,3% e dell’8,8%. In termini assoluti, la regione con il maggior numero di procedure aperte è la Lombardia (2.511), seguita dal Lazio (1.373) e dal Veneto (1.031). La Lombardia guida anche la classifica regionale del numero di fallimenti in rapporto al numero di imprese sul territorio: 2,6 nuove procedure ogni mille imprese. Seguono la Toscana (2,3) e il Lazio (2,2). Sul fronte opposto è la Basilicata a detenere il tasso di fallimenti meno elevato sul totale delle imprese (0,9 procedure aperte ogni mille imprese), seguita dalla Valle d’Aosta (1,2) e da Calabria e Puglia (1,4). 

Non calano e anzi crescono i fallimenti di cooperative e consorzi mentre  per tutte le altre forme di strutturazione societaria (società di persone, società di capitali), l’andamento del 2016 è, appunto, migliore di quello del 2015.

Il commercio registra il calo maggiore ma anche il maggior numero di fallimenti: a fronte d una riduzione di circa il 12% (nell’industria e nelle costruzioni la flessione si attesta intorno al 6%), le  procedure fallimentari aperte tra gennaio e novembre sono state 2.705, pari al 23,2% del totale. Seguono le costruzioni con 2.380 eventi aperti (20,4%) e l’industria manifatturiera con 2.187 (18,8%). La manifattura si segnala anche come il comparto – al netto di quelli di minori dimensioni per numero di imprese – dove l’esposizione delle imprese al rischio di fallimento è più elevata (3,8 procedure aperte ogni mille imprese esistenti). 

Fallimenti in frenata nel 2016

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