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Lunedì, 29 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Turismo, incassati oltre 430 milioni per le imposte di soggiorno: Roma la città più ricca

In Italia si pagano tasse anche per andare in ferie e se ne pagano sempre di più. L’imposta di soggiorno (o di sbarco, nel caso di isole) prende infatti sempre più piede tra i Comuni, cui spetta applicarla. Sono 650 i Comuni che esigono l’imposta di soggiorno (o di sbarco) sulla base dei dati 2015: si tratta del 14% in più rispetto al 2014. La maggioranza dei Comuni ha scelto di diversificare le tariffe in base alle strutture: alberghi (con prezzi che variano a seconda delle stelle), campeggi, bed&breakfast e agriturismi. A Jesolo per una struttura a 2 stelle la tariffa è fissata a 70 centesimi. Scegliendo il campeggio, in una città come Courmayeur si possono spendere solo 20 centesimi e a Venezia appena 15.

Roma è la città che guadagna di più: 123,1 milioni nel 2015, secondo i calcoli della Uil. Alle sue spalle seguono Milano che l’anno scorso ha incassato 61 milioni, Venezia (27,5 milioni), Firenze (26,75 milioni), Rimini (7 milioni), Torino (5,9 milioni) e Napoli (4,5 milioni). 

Complessivamente, l’imposta nel 2015 ha fruttato oltre 431 milioni, il 20,5% in più rispetto al 2014 quando l’incasso è stato di 342 milioni. Nel dettaglio, l’imposta varia moltissimo a seconda della località: si va da un minimo di 10 centesimi a un massimo di 5 euro a notte, con l’eccezione di Roma dove l’imposta arriva fino a 10 euro per ogni pernottamento in hotel di lusso. 

Tra le località turistiche che hanno introdotto il balzello ci sono Riccione, Cattolica, San Gimignano, Vieste, Ostuni, Alberobello, Gallipoli, Otranto, Ostuni, Fondi, Sperlonga, Sabaudia, Tropea, Soverato, Scalea, Roccella Jonica, Senigallia, San Benedetto del Tronto, Terracina, Gaeta, Viareggio, Fiumicino, Giardini Naxos, Ravello, Taormina, Erice, Cefalù, San Vito Lo Capo, Terrasini, Sorrento, Villasimius, Budoni, Pula, Muravera, Cernobbio, Cortona, Jesolo, i Comuni della cinta di Gardaland, i Comuni della Val d’Arno, Orvieto, Montepulciano, San Gimignano, Montecatini, Montalcino, Fiuggi, Chianciano Terme, Ortisei, Auronzo, Roccaraso, Pescasseroli, Salice d’Ulzio, Bormio, Barolo, Barbaresco, Courmayeur, Cogne.

La tassa di sbarco costa almeno 1,5 euro a persona ed è applicata a Capri, Anacapri, Procida, Ponza, Ventotene, Isole Tremiti, Favignana.
 

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