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Venerdì, 26 Aprile 2024
Curarsi mangiando

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A cura di Francesco Garritano

Geloni e screpolatura delle mani: perché non è solo colpa del freddo

Geloni, mani secche, mani fissurate… Addirittura mani sanguinanti! Pensiamo sempre che il freddo faccia brutti scherzi. Sicuramente sarà così, ma non dobbiamo escludere altri fattori: e se ci fosse anche una carenza di vitamine e Sali minerali? Vi invito a leggere l’articolo per scoprire la verità. Buona lettura!

Geloni e fissurazioni delle mani

Quando arriva l’inverno, è fenomeno abbastanza comune imbattersi in geloni, screpolature, fissurazioni e pelle secca. Si sa, non è facile fronteggiare l’inverno , per diversi motivi. Proprio in merito a queste problematiche, ho ricevuto numerosi pazienti che mi hanno chiesto consigli ed informazioni in merito: per questo ho deciso di scrivere questo articolo. Alla base di questo problema, si nasconde in articolar modo una vitamina che conosciamo molto bene: la vitamina D.

Purtroppo, quando non possiamo giovare del buon sole estivo e delle stagioni più calde, la mancanza di esposizione al sole può indurre deficit di biosintesi di vitamina D: tuttavia, non è solo questo l’unico problema. Molte persone, usando molti farmaci che ne limitano l’assorbimento, oppure per via di carenze nutrizionali, mancano di disponibilità della vitamina D. Quindi, la mancanza di sole, le temperature più rigide , la mancanza di vitamina D favoriscono la comparsa di screpolature e fissurazioni sulla pelle che sono spesso frutto di una carenza minerale e vitaminica significativa. La vitamina D3 non sembra, da sola, avere una azione di “terapia” acuta del gelone, ma quando si hanno a disposizione buone scorte di vitamina D3, l’organismo non manifesta geloni, dermatiti, ragadi e fissurazioni delle dita, ma anzi, va a diminuirne l’insorgenza.

Geloni e screpolature: stiamo attenti alla vitamina D

Quindi, quando vediamo spesso sulle dita questi segni, dobbiamo preoccuparci non solo del freddo , ma anche di eventuali carenze nutrizionali in corso, soprattutto di vitamine, come nel caso seguente.

I valori sierologici possono essere espressi sia in ng/mL secondo questo schema:

carenza: <10 ng/mL
insufficienza: 10 – 30 ng/mL
sufficienza: 30 – 100 ng/mL
tossicità: >100 ng/mL
oppure in nmo/L (con un fattore di conversione di circa 2,5):

carenza: <25 nmoli/L
insufficienza: 25 – 75 nmoli/L
sufficienza: 75 – 250 nmoli/L
tossicità: >250 nmoli/L
Esistono diverse forme di vitamina D, ma quelle che ci interessano maggiormente sono la vitamina D2 o ergocalciferolo, di provenienza vegetale e la vitamina D3 o colecalciferolo, sintetizzata negli organismi animali e che deriva dal colesterolo. La sua disponibilità dipende sia dall’assunzione tramite la dieta di  vitamina D, sia dall’esposizione solare. Per essere però utilizzata dall’organismo, quindi legarsi ai suoi recettori, deve trovarsi nella forma attiva quale il calcitriolo e per diventare tale deve subire diverse reazioni chimiche.

Geloni e pelle secca: non è solo il freddo

Oltre all’assunzione della vitamina D tramite integratori di supplemento, rimane sempre indispensabile integrare l’alimentazione con alimenti ricchi della vitamina del sole. Vi sono quelli ricchi di vitamina D3 e quelli fonti di vitamina D2, che appartengono al regno vegetale. Alimenti contenenti vitamina D3: aringa fresca, salmone selvaggio, halibut, sgombro, ostriche selvatiche, sardina, salmone allevato, tonno in scatola, gamberi freschi, latte di mucca e tuorlo d’uovo. Alimenti contenenti vitamina D2: funghi coltivati e latte di soia.
In seguito all’assunzione di vitamina D alimentare e tramite supplementi, i valori dovrebbero ritornare nel range di normalità.

Altri consigli utili per fronteggiare il problema dei geloni sta nell’integrazione alimentare di minerali e sostanze importanti, come:

Omega 3 (Zerotox Ribilla, derivati dalla pianta di Perilla, 4-6 perle al giorno; Advanced Omega 3, derivati dal pesce, 2-3 perle al giorno);
Minerali (3 capsule al giorno di Oximix Multi+ o Oximix 5+);
Manganese;
Zinco;
Rame.
 

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