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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Gabriele Ferrieri

Innovazione: al Festival della Statistica il punto sullo stato della digitalizzazione in Italia

È tornato il Festival della Statistica e della Demografia promosso dall’Istituto nazionale di statistica (Istat). L’appuntamento è stato come di consueto a Treviso, dal 17 al 19 settembre, nel quale numerose sono state le testimonianze delle istituzioni tra cui Luca Zaia (Presidente Regione Veneto), Antonio Decaro (Presidente Anci), Gian Carlo Blangiardo (Presidente Istat) e Laura Castelli (Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze).

Il tema di questa settima edizione è stato “RI-GENERAZIONI. Dati, storie e prospettive oltre il Covid-19”. Un’importante occasione di confronto sui nuovi valori, equilibri e assetti su cui si sta riposizionando il mondo a seguito della pandemia sanitaria ancora non debellata. Numeri e temi illustrati da esperti, innovatori, filosofi, ingegneri, giornalisti, data scientist, che prestano una forte attenzione al futuro, al fianco degli amministratori pubblici e rappresentanti delle istituzioni.

Tra i protagonisti della manifestazione anche l’ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento dell’innovazione in Italia e tra le realtà più rappresentative dell’ecosistema paese, ha presentato con il suo delegato generale e membro del comitato scientifico dott. Fabio Biccari la visione su come la statistica oramai è nel marketing e nel digitale. Indici e percentuali hanno sostituito in parte le azioni di "pancia". Non ci si può più permettere di vivere la mutazione aziendale senza avere una reale visione di quello che sta accadendo attorno a noi, il comportamento del consumatore come quello del dipendente stesso, le richieste delle aziende rispetto a quelle dei neolaureati. Il mondo come lo si conosce, sta subendo una forte accelerata verso il cambiamento. Cambieranno le skill richieste dalle aziende, ci saranno quelle più verticali e quelle più trasversali, la gerarchia sarà sempre meno marcata, perché si sarà sempre più orientati verso obbiettivi comuni.

L’occasione è stata propizia anche per rimettere in luce gli ultimi dati, i quali evidenziano come arrivino alcuni segnali positivi dal mondo del lavoro in Italia. Nel secondo trimestre 2021 si registra un aumento di 338 mila occupati (+1,5%) rispetto al trimestre precedente e una crescita di 523 mila unità sullo stesso periodo del 2020. La crescita congiunturale è legata soprattutto alla crescita dei dipendenti a termine (+226.000, +8,3%) a fronte di una crescita di 80 mila unità a tempo indeterminato (+0,5%) e di 33 mila indipendenti (+0,7%). Il tasso di occupazione nel secondo trimestre sale inoltre al 58% (vale a dire +1 punto sul primo trimestre). Guardando invece al tasso di disoccupazione - tra i 15 e i 74 anni - si vede un calo nel secondo trimestre del 2021 al 9,8%, con una diminuzione di 0,3 punti sul primo e di 1,7 punti sullo stesso periodo del 2020.

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