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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ibis Redibis

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A cura di Elisa Piras

Balla che ti passa

"…Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede". Da 'Novecento' di Alessandro Baricco.

Senza scomodare Baricco e Nostro Signore, possiamo senz'altro concederci una piccola confessione: tutti noi abbiamo ballato di nascosto almeno una volta nella vita, magari davanti allo specchio con un asciugamano in testa e il pugno della mano a mo' di microfono. Troppo imbarazzante? Ok, allora diciamo che il ballo è una delle forme più divertenti e misteriose della comunicazione. Un modo di parlare stando in silenzio o di accompagnare le parole.

Se poi al ballo uniamo un motivetto orecchiabile, il successo è garantito. Potete cominciare a mettere le vostri mani sul fuoco, se siete come San Tommaso eccovi subito degli esempi concreti su cui riflettere per valutare un prossimo futuro da ballerini. La prima curiosità da evidenziare è senz'altro che tra i video più visti nella storia di Youtube troviamo al primo posto, sovrano indiscusso, il Gangnam Style. Sì avete capito bene, secondo un articolo del settimanale Panorama di solo qualche mese fa (basta fare anche un giretto veloce su Internet), il balletto delirante del coreano Psy è il più visualizzato del canale. E dato che non esiste nessuna giustizia divina che premia uno "bravo" al posto di "un ritmico fortunato", è stato più cliccato dei video di Queen, U2, Arcade Fire, Coldplay etc etc, che purtroppo non hanno avuto il colpo di genio nell'ancheggiare senza vergogna dentro parcheggi ed ascensori. Il Tormentone ha portato 1 miliardo e 700 milioni di visualizzazioni al canale Youtube, cifre da "Giro giro tondo, casca il mondo".

Sempre secondo Panorama, in seconda e terza posizione troviamo altri matador di click e vendite, per la felicità di case discografiche, adolescenti depravati e nonnine Border Line. Parliamo di Justin Bieber e Jennifer Lopez fet. Pitbull (l'uomo che ha fatto featuring anche con il vostro cagnolino, se solo potesse parlare confermerebbe). Bieber è ancora un po' ingessato, considerata la sua giovane età, ma con ‘Baby’ ha incassato complessivamento 850 milioni di click. Altro felice capitolo per la portoricana che con i suoi cinguettii e movimenti di bacino in ‘On the floor’ conta 670 milioni di visite.

Ma lasciando un momento i successi planetari dei Big e risparmiandovi la fase in cui analizziamo Tuca Tuca, Lambada, Macarena, Bungai quiet-2 Bunga e la danza delle api bottinatrici ai fini della linguistica, l’ultimo paragrafo lo conquista Marina Shifrin, 25enne americana che si è licenziata con un video-balletto sulle note di "Gone", dal canale tv taiwanese dove collaborava come grafica'. Il video ha riscosso un enorme successo in rete, più di 14 milioni di click solo nella versione ufficiale. Non considerando le parodie e la risposta, sempre ballata, del suo datore di lavoro. Show nello show. Nel video, registrato di notte in redazione, la Shifrin si scatena in un ballo liberatorio e tarantolato, dove spiega le motivazioni per cui lascia l'impiego: anni di frustrazioni a cui si somma la rabbia verso il capo, che ha sempre preferito la quantità e il numero di visualizzazioni dei video prodotti, rispetto alla qualità dei contenuti.

E così che Marina cade nel paradosso, anzi lo accerchia ballandoci e cavalcando la cresta dell'onda pubblica il video-licenziamento. In pochissimo tempo, la giovane grafica è stata ospitata in Talk Show, ha ricevuto offerte di matrimonio ma soprattutto ha avuto un nuovo lavoro, per giunta in diretta tv. Anche Antonio Ricci ha capito che non erano le veline a fare il successo, ma lo 'stacchetto'. Non a caso quest'anno abbiamo una versione maschile che sta a dimostrare che non importa il sesso di chi balla, o se la persona è una suora, un prete o un Sex symbol…L'importante è ballare, portare avanti lo spettacolo. Quel momento fortunato in cui il movimento e il ritmo scacciano via tutti i pensieri.

Elisa Piras - Su di me

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