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Venerdì, 26 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

Sesso e dintorni, il dottore risponde

A cura di Dottor Andrea Militello

Il sesso nell’età avanzata

E' ormai certo che l’attività sessuale nella terza età aumenta la qualità della vita. Questo dato, di cui intuivamo già l’esistenza, è stato confermato da uno studio inglese pubblicato sulla rivista Sexual Medicine. Questo studio ha interessato circa 4000 uomini e 4000 donne con un’età media intorno ai sessant’anni. Sono state prese in considerazione numerose variabili, dallo stato socio-economico allo stato di salute, all’uso di farmaci e uso e abuso di fumo e alcool. I problemi nell’attività sessuale e i diversi comportamenti sessuali sono poi stati notificati in un questionario autocompilato andando anche ad analizzare il benessere individuale e l’autostima.

Da questo studio è emerso che sia gli uomini che le donne che riferivano il mantenimento di un’attività sessuale erano più felici rispetto alle coppie sessualmente meno attive. Per l’uomo una percezione di vita migliore e quindi un miglioramento della qualità della vita è associata perlomeno a due rapporti mensili. La donna enfatizza maggiormente i preliminari che non il rapporto in sé. L’uomo ha dimostrato nei questionari più paure e preoccupazioni per la sua performance erettile, per quanto riguarda la rigidità e il mantenimento della stessa, con pensieri anche al desiderio e all’orgasmo. Le donne invece manifestano maggiori preoccupazioni per quanto riguarda lo stato di eccitazione e il raggiungimento dell’orgasmo.

Per quanto riguarda la qualità della vita, il punteggio più alto è stato dato alla necessità di sentirsi vicino al proprio partner. Da questo, l’importanza per ogni uomo di avere un proprio andrologo di riferimento con la finalità di migliorare l’aspetto della propria salute sessuale e anticipare e prevenire le interferenze dell’andropausa.

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