I miracoli accadono ogni giorno. C'è chi li nota, chi, invece, volta lo sguardo altrove e chi, ancora, per timore di sentirsi "piccolo" rispetto a Dio, li combatte in tutti i modi. Questi ultimi, in particolare, hanno difficoltà nella negazione quando si trovano in contatto con storie di vita straordinarie. E' allora che si affidano al "caso", unico appiglio che potrebbe giustificare una vita ricca di senso che è stata salvata più e più volte. Ma chiunque si fermi a riflettere per un secondo, in maniera onesta e profonda, non può che ammettere che, in fondo, il "caso" non esiste. Ho avuto la fortuna di conoscere due ragazzi speciali: Lamin e Samson. Diversi per storia e provenienza, i due, rispettivamente 17enne del Gambia e 18enne della Nigeria, sono uniti da una comune passione: cantautori di generi diversi, Lamin e Samson combattono nostalgie e tristezze con la forza della musica. Lamin, orfano che, solo e senza certezze, è partito in cerca di fortuna per aiutare il suo fratellino, ha avuto a che fare con le prigioni libiche, quando fu sorpreso senza documenti. E poi con giorni senza nè acqua e nè cibo. Ed infine con un viaggio su un barcone di fortuna di cui preferisce ricordare poco. E' giunto a Salerno lo scorso luglio e da allora molto è cambiato nella sua vita. Bravissimo cantautore, Lamin scrive e intona brani d'amore. Lancia quotidianamente il suo messaggio di speranza presso scuole e associazioni, per far comprendere come non esista difficoltà che non si possa affrontare con l'aiuto di Dio. E il 17enne, mostrando una maturità rara per la sua età, ha sottolineato come "Dio è uno solo, tante invece sono le religioni".

Samson ha una storia diversa. Lui non ha scelto di venire in Italia, ma è stato costretto a partire. La sua vita è cambiata da un giorno all'altro: frequentava la scuola in Nigeria, quando fu avvicinato da persone poco raccomandabili che, dopo una serie di episodi difficili da raccontare, lo hanno obbligato a fuggire in Libia, dove, poi, è stato condotto su un barcone e inviato nel nostro Paese, contro la sua volontà. Ha spesso gli occhi bassi, Samson. Un po' per timidezza e un po' per via dei ricordi difficili da cancellare. Eppure non ha smesso di sognare: scrive e canta canzoni dedicate alla sua Terra e, nonostante le barbarie subite, non ha rinunciato alla speranza di un futuro migliore. Lamin e Samson rappresentano due piccoli miracoli che camminano. Non è un caso se sono sopravvissuti a tutte le incredibili vicende affrontate. La loro musica emoziona chiunque la ascolti e, negli occhi, hanno davvero tanto da insegnare alle persone che incrociano il loro cammino. Mi piace immaginare che il loro sarà un futuro radioso e l'augurio grande che meritano è quello di riuscire a portare gioia e meraviglia nel prossimo, attraverso la musica e le loro testimonianze. Quando lo sconforto o le paure ci assalgono, credo possa essere prezioso pensare a persone come loro: ognuno, proprio come i due giovani, può vincere le sue grandi e piccole battaglie, purchè mantenga viva la speranza che, come disse Smiles "è la compagna del potere (quello vero ndr), e la madre del successo: chi spera fortemente, ha dentro di sé il dono dei miracoli".

Chi è Marilia