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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ve lo do io il Fashion!

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A cura di Valentina Rainone

Emozione a Parigi: è Louis Vuitton

Parigi è una città magica, e questo lo sappiamo tutti. Parigi è un pozzo di arte, storia e cultura, con ogni volta qualcosa di nuovo da scoprire. Parigi è bella di giorno ma anche di notte, con il suo meraviglioso Moulin Rouge, dallo spettacolo imperdibile, alle mille opportunità che può dare una metropoli così grande e variegata. Ma Parigi è anche una delle più importanti capitali della moda, assieme a Milano. E i tesori che ci sono, sono incredibili! Stavolta ho ammirato Louis Vuitton. C’è un meraviglioso museo che si affaccia sul Point Neuf, con sopra il ristorante, dotato di vetrata con vista da Notre Dame a la Tour Effeil, una meravigliosa cioccolateria e un negozio di souvenir Louis Vuitton, dove si può comprare di tutto: dalla travel guide di Hong Kong, targata Louis Vuitton, agli sci da 7.500 euro, alla bici Louis Vuitton da 22.500 euro. Louis Vuitton, ragazzo nato nella Jura, sud della Francia, ai confini con la Svizzera, si trasferisce a 16 anni a Parigi, diventando apprendista di un noto artigiano dell’epoca. Parliamo del 1837. Fondò la casa di valigeria che porta il suo nome nel 1854. Negli anni successivi la casa di moda si espande, è del 1927 il primo profumo, Heures d’Absence.

Nel museo si possono ammirare le famose valigie, ma anche incredibili porta- chitarra, o “trousse da bagno”. Con il boom dei viaggi in treno e in automobile, anche Louis Vuitton si adatta, e comincia a vendere valigie più piccole. Ecco che nel 1930 nasce la famosa Speedy Bag. Nel museo si ammira anche una sala con meravigliosi foulard con tante stampe artistiche che una gentilissima guida vi descriverà, a titolo completamente gratuito. Nel 1910 Louis Vuitton comincia a vendere anche una serie di articoli da viaggio, e così inizia con gli orologi, da poter portare in bagaglio. Potete ammirare anche la borsa da scarpe di Manolo Blahnik, una meravigliosa e super pratica borsa porta ombrello (anche l’ombrello rigorosamente con il monogramma). Io sono rimasta senza parole davanti a una stupenda shopping Tote, in collaborazione con Christian Louboutin. La collaborazione con Takashi Murakami è poi veramente irresistibile! Su canvas bianco, un’esplosione di colori, da sfoggiarle tutte. C’è poi la sala Artycapucines, dove si ammirano autentiche meraviglie di borse in edizione limitata, che sono delle vere e proprie opere d’arte. Nel 1997 Marc Jacobs lancia la prima linea ready to wear. A Marc Jacobs si succederanno poi Kim Jones, Nicholas Ghesquiere, Virgil Abloh, tutti i più grandi nomi del panorama mondiale. Ed è così che Louis Vuitton non è più un brand, ma una leggenda.

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