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Domenica, 28 Aprile 2024

Il commento

Charlotte Matteini

Opinionista

Quelli in campagna elettorale permanente che non pensano

Ennesima sparata del First Gentleman Andrea Giambruno. Questa volta non c’entra nulla il negazionismo climatico, il tema che ha fatto scivolare il conduttore di Retequattro nonché compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato lo stupro. «Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi», ha detto Giambruno nel corso della trasmissione, scatenando un inevitabile vespaio di polemiche. Inevitabile perché chiunque abbia un grammo di sensibilità in materia è perfettamente in grado di capire che un’affermazione del genere non solo rischia di colpevolizzare le vittime di stupro facendo in qualche modo credere che se non si fossero ubriacate, probabilmente non avrebbero subito alcuna violenza. Ma fa anche passare il messaggio che stupri e violenza sessuali siano direttamente correlati allo stato di ebrezza delle vittime, quando la cronaca purtroppo tutti i giorni ci racconta di stupri e violenze in pieno giorno e in situazioni in cui l’abuso di alcool e sostanze non c’entra assolutamente nulla.

Ma non mi addentrerò nell’approfondire le ragioni per cui l’affermazione è oltremodo folle, perché quello che più mi colpisce dell’ennesima “gaffe” di Giambruno è la sua totale mancanza di comprensione del ruolo istituzionale che ha, sia come compagno della Presidente del Consiglio sia come giornalista di una televisione nazionale. Giambruno sembra infatti non essere minimamente in grado di calibrare le parole, sembra pronunciare qualsiasi pensiero gli passi per la mente senza alcun filtro, incurante del fatto che le sue parole hanno però un peso non indifferente e rischiano peraltro di mettere in difficoltà proprio la sua compagna. La domanda sorge spontanea, visto anche il totale cambio di passo che Piersilvio Berlusconi sembrava aver iniziato a imprimere a Mediaset: l’azienda prenderà provvedimenti contro il conduttore di Retequattro? Perché, ecco, nella storia di Mediaset non si contano i concorrenti di reality e opinionisti che sono stati accompagnati alla porta in men che non si dica per affermazioni dello stesso calibro, se non addirittura meno gravi.

Una campagna elettorale permanente

Compagno a parte, Giorgia Meloni sembra essere letteralmente circondata da personaggi senza filtri che continuano a finire sulle pagine dei giornali non certo per i loro dirompenti contenuti ma per le imbarazzanti gaffe che continuano a collezionare. Un caso su tutti è quello del ministro Francesco Lollobrigida, nonché cognato della presidente del Consiglio, conosciuto al grande pubblico proprio per la quantità di figuracce istituzionali inanellate nel corso di questo anno di Governo. Dovunque si giri, Meloni è circondata da compagni e sodali che sembrano essere in campagna elettorale permanente, totalmente incuranti del fatto che i registri di comunicazione quando si ricopre un ruolo istituzionale dovrebbero essere decisamente differenti proprio per rispetto del ruolo che si sta ricoprendo.

E se la Giorgia Meloni presidente del Consiglio questo sembra averlo compreso perfettamente, tanto che non assomiglia per nulla alla Giorgia Meloni d’opposizione che siamo stati abituati a conoscere nel corso dell’ultimo decennio, le figure più vicino a lei sembrano invece non aver preso minimamente in considerazione questo aspetto. Il problema è che ad aver scelto di averli a suo fianco in ruoli apicali in quest’avventura di Governo, nonostante siano palesemente "unfitted", è stata proprio lei.

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