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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Come affrontare un colloquio di lavoro

Come presentarsi ad un colloquio di lavoro e quali sono le mosse vincenti per fare colpo sull'azienda

Il colloquio di lavoro si avvicina e l'ansia sale? Niente paura, avere un po' di agitazione è più che normale, ma con un bel respiro profondo e qualche mossa strategica, affrontarlo sarà un gioco da ragazzi.

Colloquio di lavoro: come affrontarlo

Un colloquio di lavoro è il primo incontro con l'azienda. Il datore di lavoro o un incaricato alla selezione delle risorse umane, incontra il candidato al fine di valutarlo meglio per sceglierlo o scartarlo. Non esiste un modello standard di colloquio di lavoro: alcune aziende lo impostano in maniera più formale, altre lo rendono un piacevole dialogo conoscitivo. Non solo: il colloquio cambia ogni qualvolta si ha davanti una persona diversa, con carattere ed esperienze differenti.

Ci sono però aspetti simili in ogni colloquio di lavoro che possono essere d'aiuto per capire come proporsi, relazionarsi, comportarsi davanti ad un potenziale "capo".

Cosa fare ad un colloquio di lavoro

Ecco di seguito alcuni "trucchetti" per superare a pieni voti un colloquio di lavoro:

  1. Scegliere un abbigliamento consono alla situazione: non sempre il luogo del colloquio esige una mise estremamente elegante, a volte ci si può vestire più casual: dovrai essere tu ad individuare l'outfit migliore
  2. Porta con te un curriculum vitae aggiornato (quello inviato all'azienda nella fase di candidatura potrebbe non contenere gli ultimi aggiornamenti)
  3. Mai arrivare in ritardo ad un colloquio, meglio presentarsi con 5-10 minuti di anticipo
  4. In sala d'aspetto, non chiudersi nelle proprie ansie o con il proprio smartphone, ma sfruttare quel tempo di attesa per guardarsi intorno e cercare di capire qualcosa di più sull'azienda

L'incontro con l'azienda

"Prego, venga!". Quando dalla sala d'aspetto si viene convocati nella sala dedicata ai colloqui, un po' d'ansia sale inevitabilmente, ma cercare di nasconderla, mostrandosi a proprio agio e sicuri di sè è fondamentale. Il selezionatore comprenderà il vostro stato d'animo già dalla stretta di mano che, dunque, dovrà essere decisa (ma senza stringere troppo, mi raccomando!).

Meglio evitare comportamenti poco professionali, come giocherellare con i capelli, spostare e rispostare gli accessori di cancelleria presenti sul tavolo, gesticolare troppo, etc. Per il resto, rilassatevi: i selezionatori sanno bene che il momento del colloquio crea sempre una certa ansia. Anche per loro non è sempre semplice, in quei pochi minuti, cogliere quanti più dettagli possibili per capire se siete la persona che stanno cercando o meno.

Come rispondere alle domande del colloquio

Quasi sempre la prima domanda che i selezionatori faranno riguarda il background personale: chiederanno una sorta di presentazione, che è meglio prepararsi già da casa. In 3 minuti dovrete riuscire a riassumere quanto scritto sul cv: carriera, formazione, esperienze principali.

Il selezionatore potrebbe fare anche domande più personali, su interessi, residenza, qualità, hobby: ricordate sempre di rispondere con sicurezza e tranquillità. Il segreto è: mai andare nel panico, anche di fronte a domande a trabocchetto.

Che domande fare ad un colloquio di lavoro

Molto spesso il colloquio di lavoro termina con una domanda che può mettere in difficoltà il candidato: "Qualche curiosità, dubbio sull'azienda?". E' l'occasione per farsi vedere propositivi. Già prima di arrivare al colloqui di lavoro, dunque, meglio prepararsi qualche domanda intelligente da porre al selezionatore.

C'è, infine, anche chi chiede: "Perché dovremmo scegliere lei?". Domanda scomoda, alla quale è bene rispondere rimarcando le proprie competenze, ribadendo la propria forza di volontà, ma senza cadere nella superbia e saccenza che potrebbero infastidire. 

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