Le regole approvate dalla 'maggioranza Draghi' permettono a Bruxelles di bloccare i fondi se non vengono raggiunti gli obiettivi del piano di ripresa. Ma l'Ue raccomanda da anni all'Italia le stesse cose che i partiti scrivono nei loro programmi elettorali
Derk Jan Eppink, eurodeputato dello stesso gruppo di Fratelli d'Italia, sostiene che la crisi del Governo Conte sia dovuta ai "troppi fondi" che manderà l'Europa. La provocazione: "Ridateceli, noi sapremo gestirli benissimo"
Il Parlamento europeo sminuisce l’accordo raggiunto dai leader: “È superfluo”. Il meccanismo a difesa dell’indipendenza dei giudici potrebbe tagliare le risorse strutturali ai Paesi ‘ribelli’ dal prossimo anno
Il compromesso raggiunto ieri di fatto rinvia alla decisione della Corte di giustizia Ue sulla legittimità o meno del meccanismo. Il Governo di Varsavia annuncia subito il ricorso. E Orban tira a temporeggiare fino alle elezioni
La proposta tedesca prevede, di fatto, un rinvio all'entrata in vigore del meccanismo di tutela dello stato di diritto che entrerà in funzione solo dopo una sentenza della Corte di giustizia Ue. Dando tempo al premier magiaro di vincere le elezioni del 2022
Eniko Gyori, esponente del partito di Viktor Orban, spiega il ‘no’ del suo Governo al meccanismo di tutela dello stato di diritto in una intervista a TotalEU
La Commissione starebbe già pensando al piano B da mettere in atto per rispondere al veto di Orban e Morawiecki contro il meccanismo di tutela dello Stato di diritto
I due Governi bloccano la procedura sul piano di ripresa e il bilancio pluriennale per via del meccanismo che bloccherebbe i fondi Ue ai Paesi che non rispettano lo Stato di diritto. Giovedì la riunione tra i leader
L'accordo siglato da Parlamento e Consiglio Ue prevede una roadmap di introduzione delle imposte il cui gettito andrà a Bruxelles. Ma il nodo da sciogliere rimane la volontà degli Stati membri
Il grosso dei fondi aggiuntivi va alla ricerca, al programma di scambio universitario e alla sanità europea. La palla passa ora ai 27 Stati Ue, che dovranno ratificare quanto deciso a Bruxelles
Aumenta la tensione nella partita sul pacchetto anticrisi. Gli eurodeputati propongono una mediazione subito bocciata dalla presidenza del Consiglio Ue, che spetta alla Germania. Ancora stallo nei negoziati
La distanza tra Parlamento e Consiglio è di 39 miliardi. Ma l'Eurocamera chiede anche nuove tasse Ue per evitare buchi di bilancio. Dopo il botta e risposta, è arrivata la rottura che allontana l'arrivo dei fondi
La Germania però 'resiste' alle critiche del ministro delle Finanze olandese e manda avanti l'iter legislativo del testo sul piano concordato a luglio. Esulta Gualtieri
Le elezioni in Olanda e il pugno duro di Orban e Polonia provocano lo stallo nei negoziati. Fonti Ue: se si continua così i fondi per la ripresa potrebbero arrivare troppo tardi
Fonti Ue non smentiscono che i Governi più ostili ai sussidi all'Italia vorrebbero ridurre il volume degli aiuti e legarli a obiettivi decisi in sede Ue. Intanto i Paesi più ricchi si portano a casa la vittoria sui rebate. E Orban minaccia il veto
Schaeuble chiede di andare oltre l’unione monetaria e spinge per una politica economica integrata a livello Ue. Poi l’ammissione: “Nel 2010 non abbiamo avuto il coraggio”
La premier Frederiksen: "Non metteremo veti, siamo per trovare una soluzione e aiutare i Paesi più colpiti". Ma ai frugali si uniscono Ungheria e Repubblica Ceca contrari alla concessione di sussidi agli "Stati ricchi"
Conte sostiene che gli oltre 10 miliardi di soluzione 'ponte' per il 2020 non siano abbastanza e chiede di accelerare l'erogazione dei sussidi promessi da Bruxelles. Ma l'esecutivo comunitario mette le mani avanti. Summit 'preparatorio' convocato per il 19 giugno
Gentiloni sostiene l'appello di Abi e Confindustria per uscire dalla crisi usando non solo i sussidi del Recovery Fund, ma anche i finanziamenti a tasso agevolato. Sulle trattative con i 'frugali': "Saranno difficili, ma sono fiducioso"
Pochi dettagli sulle società che dovranno pagarla e nessuna informazione sull'aliquota. Ma anche chi cerca di capire quanti soldi andranno a ciascun Paese con il Recovery Fund si è trovato davanti a tanti documenti, ma nessuna tabella riassuntiva. Commissione:"I 500 miliardi non andranno tutti agli Stati"
Il piano annunciato ieri, sostiene Fitto, assegna nell’immediato “non più di 2-3 miliardi” al Governo di Roma. Il resto “verrà spalmato in 7 anni e sottoposto a diverse condizionalità”. Poi l’attacco anche a Forza Italia
Le due città insieme a Dublino e Bonn, hanno chiesto alla Commissione di sostenere trasporti pubblici ecologici e piste ciclabili con le risorse per la ripresa economica per superare la crisi
Forza Italia vota con Pd e M5s. Lega e Fratelli d’Italia si astengono, ma per ragioni differenti. Il testo approvato a larga maggioranza chiede un Recovery Plan da 2.000 miliardi