Ambiente, l'8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli oceani
La plastica resta il nemico numero uno dei nostri mari
Milano, 8 giu. (askanews) - L'8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli Oceani, un
ecosistema messo sempre di più sotto scacco dall'inquinamento prodotto dall'uomo, in particolare per quanto riguarda l'enorme quantità di plastica che viene usata e buttata ogni giorno.
Nel 2020, se da un lato il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 ha prodotto un generalizzato miglioramento della qualità dell'aria, dovuto alla minore circolazione di autoveivoli, aerei e navi, dall'altro ha prodotto un incremento dei consumi di cibi
confezionati, a partire proprio dalle bottiglie d'acqua.
Una ricerca di Culligan che produce sistemi di filtraggio ha rilevato che dall'inizio dell'emergenza coronavirus, una famiglia media di quattro persone ha utilizzato 474,5 bottiglie da 1,5 l, pari a 18 kg di plastica.
Per quanto riguarda il Mediterraneo, il WWF ha lanciato un appello ai 22 Paesi e territori costieri: la proposta è lavorare insieme a un "BLUE RECOVERY PLAN" per la salvaguardia delle risorse naturali del nostro mare.
L'Italia, in particolare, è uno dei Paesi più ricchi in Europa e nel Mediterraneo in termini di biodiversità marina, che forniscono un capitale naturale elevatissimo, valutabile svariati
milioni di euro: un patrimonio, tuttavia, messo in grave pericolo dall'inquinamento. Per tutta l'estate 2020, il WWF ha anche dato il via alla campagna GenerAzioneMare per creare una vera e propria community con volontari, cittadini, scienziati, pescatori e aziende per difendere il nostro mare.