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Venerdì, 26 Aprile 2024

Draghi: Italia è in linea con Paesi Ue sulle sanzioni alla Russia

Decisioni saranno finalizzate in tempi rapidissimi

Roma, 25 feb. (askanews) - "Per quanto riguarda le sanzioni, l'Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell'Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi". Lo ha rivendicato in aula a Montecitorio il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso dell'informativa urgente sul conflitto tra Russia e Ucraina.

"Mercoledì - ha ricordato Draghi - sono state formalmente approvate le prime misure restrittive verso la Russia, in relazione alla decisione di riconoscere l'indipendenza dei territori di Donetsk e Lugansk. Queste misure consistono nel bando alle importazioni e alle esportazioni da entità separatiste, sul modello di quanto fatto nel 2014 in risposta all'annessione illegale della Crimea; in sanzioni economiche e finanziarie alla Russia, come il divieto di rifinanziamento del debito sovrano sul mercato secondario e il congelamento di asset di tre istituti bancari; sanzioni mirate nei confronti di individui ed entità, come gli oltre 300 membri della Duma che hanno proposto il riconoscimento dei territori separatisti e che hanno votato a favore".

"In seguito all'invasione russa degli scorsi giorni, nel Consiglio Europeo di ieri - ha sottolineato il capo del Governo - abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi. Martedì ritornerò sul tema.

"Queste sanzioni includono misure finanziarie, come il divieto di rifinanziamento per banche e imprese pubbliche in Russia, e il blocco di nuovi depositi bancari dalla Russia verso istituti di credito dell'Unione Europea; misure sul settore dell'energia, mirate a impedire il trasferimento di tecnologie avanzate; misure sul settore dei trasporti, come il divieto di esportazione esteso a tutti i beni, le tecnologie, i servizi destinati al settore aereo; un blocco dei finanziamenti per nuovi investimenti in Russia e altre misure di controllo delle esportazioni; la sospensione degli accordi di facilitazione dei visti per passaporti diplomatici e di servizio russi. Prevediamo inoltre un secondo 'pacchetto' che includa membri della Duma non ancora sanzionati".

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