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Sabato, 27 Aprile 2024
Fisco semplice

Tasse sempre più "facili": tutti i 18 condoni di Meloni

"Non dirò mai che le tasse sono una cosa bellissima", dice la presidente del Consiglio. E così tra "paci fiscali", rateizzazioni, sanatorie e stralci le tasse col governo Meloni sono più "gentili": cosa cambia nel 2024

Il governo Meloni vuole cambiare il rapporto con i contribuenti rendendo le tasse più semplici. Il pensiero era stato già espresso nella legge delega approvata ad agosto dello scorso anno, un primo passo verso una riforma complessiva del fisco su cui l'esecutivo vuole piantare la propria bandiera. Il lessico è emblematico: "pace fiscale", tregue, rateizzazioni e stralci. Il nuovo motto di Giorgia Meloni è "Non disturbare chi fa", il suo pensiero è reso chiaro dalle dichiarazioni sul tema: "Non dirò mai che le tasse sono una cosa bellissima". E dopo le ultime novità, in un anno e mezzo di legislatura i condoni sulle tasse sono già arrivati a quota diciotto.  

In principio erano (già) 12: il governo Meloni nasceva coi condoni

Da subito è stato chiaro che col governo Meloni molto sarebbe cambiato sul fronte delle tasse. Già nella prima manovra finanziaria erano presenti dodici condoni che riguardavano il fisco, senza che venisse mi pronunciata la parola "condono". Per le cartelle esattoriali sotto i mille euro venivano cancellati gli interessi, con la decisione di eliminare relative imposte e sanzioni lasciata agli enti locali.

Poi la rottamazione quater che riguarda sempre le cartelle, ma per i debiti contratti tra il 2000 e il 30 giugno 2022: gli interessati possono versare la quota al Fisco, ma senza interessi o sanzioni. Anzi, il contribuente non in regola avrà modo di beneficiare di diversi escamotage per regolarizzare la sua posizione, dagli sconti sugli interessi fino al pagamento rateizzato.

Gli italiani e l'evasione monstre: 83 miliardi sottratti al fisco

Tra i condoni della manovra c'era anche la "salva-calcio", uno "scudo fiscale" che permette alle società sportive di spalmare i versamenti Iva su 5 anni, con l’aggiunta solo di una piccola sanzione del 3%. E ancora, sanatorie per i possessori di criptovalute non dichiarate: in questo caso per mettersi in regola basta dichiarare le somme possedute e pagare la sanzione per omessa dichiarazione senza pagare interessi, mentre in presenza di redditi derivati è possibile versare un'imposta del 3,5%.

Infine, le sanatorie anche per le "dimenticanze": se non viene emessa la ricevuta fiscale basta pagare una multa da 200 euro per "errore formale". Invece, se si dichiarano i propri redditi ma ci si dimentica di pagare, arriverà un avviso bonario, con sanzioni ridotte dal 10% al 3%. Infine, per chi dichiara ma fa anche un po' di "nero" ecco il ravvedimento speciale, che prevede sanzioni ridotte dal 15% al 5%. Se invece i debiti sono già finiti sotto la lente della Guardia di finanza, le sanzioni sono ridotte dal 30% al 5%, con la possibilità di dilazionare la somma in 20 rate trimestrali (e non più 16). La multa è "mini" (del 5%) per omesso o carente versamento d'imposta, ma soltanto in caso di concilio con l'Agenzia delle entrate e quindi senza arrivare fino in Cassazione.

I nuovi condoni sulle tasse per il 2024: stralci e rate per gli evasori

I condoni sulle tasse non sono finiti perché anche per il 2024 ne sono stati annunciati di nuovi. L'Agenzia delle entrate è in sofferenza a causa del numero crescente di cartelle fiscali arretrate da riscuotere: parliamo di 1.200 miliardi che forse nessuno pagherà più. Così, il governo Meloni vuole risolvere con gli "stralci". L'istituto è quello del "discarico automatico" che prevede esenzioni, di fatto, per le quote che dovranno essere riscosse dall'Agenzia delle entrate a partire dal 1° gennaio 2025. 

Per chi non è in regola sarà anche possibile pagare a rate: si passa così dalle attuali 72 rate a circa 120 rate mensili per saldare i debiti con il fisco. Questa possibilità riguarda chi "documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà". Nel mezzo, ci sono stati altri interventi del governo in materia, come il condono penale per chi è stato già condannato in primo grado per i reati di omesso versamento di ritenute e Iva, la sanatoria sugli scontrini non emessi e la riforma dell'adempimento collaborativo.

Chi finisce davvero in carcere in Italia per non aver pagato le tasse

Questo istituto esisteva già ma solo per i fatturati da un miliardo in su. La soglia viene abbassata a 100 milioni dal 2028 per scendere a patti con il fisco e concordare quante tasse pagare. In più lo scudo penale: il reato di dichiarazione infedele non è più punibile se il debito risulta "in corso di estinzione mediante pagamenti rateali". L'evasione "di necessità", cioè dipendente da "cause non imputabili all’autore" è depenalizzata. 

Cosa ne pensa Meloni delle tasse: come sarà la riforma fiscale

Per Giorgia Meloni le sanzioni sul fisco "che avevamo erano vessatorie e inutili". Per questo il suo governo vuole portare avanti una riforma fiscale: lo scopo è far percepire il fisco "come un alleato nella crescita e nello sviluppo". "Non dirò mai che le tasse siano una cosa bellissima, sono una cosa bellissima le libere donazioni, non i prelievi imposti per legge", ha detto la presidente del Consiglio aprendo il convegno dedicato proprio alla riforma fiscale. 

Quella del fisco è "una riforma che ha l'obiettivo di disegnare una nuova idea di Italia più vicina alle esigenze dei contribuenti e delle aziende", dice Meloni. E non è finita qui: "È solo l'inizio di un percorso, lavoreremo per avere un fisco sempre più giusto [...] equo, giusto e comprensibile. Abbiamo davanti un orizzonte di legislatura".

Per la premier si tratta di una scommessa: "Uno Stato giusto e comprensivo, è uno Stato che non viene più percepito come un avversario, come un nemico, e di conseguenza non merita di essere raggirato. Questa è la scommessa culturale che abbiamo fatto e i dati ci dicono che funziona". La riforma fiscale va avanti, solo dopo sapremo se la scommessa sulle tasse sarà vinta. Al momento mancano 83,6 miliardi di euro dalle casse dello Stato: si parte da qui.

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