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Sabato, 27 Aprile 2024
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Arriva la nuova "pace fiscale" e si profila un maxi condono

Aumentano le rate e nuovi limiti per la riscossione. E per chi ha carichi pendenti da anni si profila il "discarico totale". Cosa cambia e per chi

Arriva oggi, lunedì 11 marzo 2024, in Consiglio dei Ministri la bozza del decreto legislativo che dovrebbe ridisegnare il sistema di riscossione del fisco italiano. Tante le novità in cantiere e le iniziative destinate a far discutere. Vediamo cosa prevede punto per punto. 

Lo "stralcio" dopo 5 anni

Le quote che dovranno essere riscosse dall'Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2025 potranno essere "automaticamente discaricate". Un'espressione abbastanza farraginosa per indicare che saranno in realtà stralciate. 

Ma questo annullamento può avvenire anche prima dei cinque anni indicati. L'Agenzia delle Entrate può trasmettere infatti in qualsiasi momento al contribuente la comunicazione di "discarico anticipato". Tutto questo ovviamente per casistiche ben definite. È il caso, ad esempio, delle situazioni di fallimento o liquidazione giudiziale o, ancora, quando non ci siano beni del debitore "suscettibili di poter essere aggrediti".

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Il testo della bozza specifica che sono temporaneamente escluse dal discarico automatico le quote affidate all'Agenzia delle Entrate per le quali "risulta sospesa la riscossione o sulle quali pendono ancora procedure esecutive o concorsuali".

Analogamente saranno escluse anche quelle quote sui cui "sono stati conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell'insolvenza", o per i quali si sono verificati "l'inadempimento, la revoca o la decadenza dal beneficio ovvero, nel medesimo periodo di tempo, è stata disposta la sospensione della riscossione per almeno diciotto mesi anche non continuativi". 

Rate, tempi più lunghi

Ma non solo stralci. In arrivo anche tempi di rateizzazione più lunghi per i cittadini insolventi. Si passa così dalle attuali 72 rate a circa 120 rate mensili per saldare i debiti con il Fisco. Questa possibilità riguarda chi "documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà", con modalità diverse per somme superiori o inferiori a 120mila euro.

La norma distingue infatti tra il contribuente che semplicemente "dichiara di versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà" e quello che invece "documenta" la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Nel primo caso i piani di rateizzazione aumentano progressivamente ogni biennio, passando dalle attuali 72 rate mensili a 84 rate mensili, fino ad arrivare a 108 rate mensili a decorrere dal primo gennaio 2029.

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Nel caso in cui il contribuente documenti la temporanea situazione di obiettiva difficoltà, e deve al Fisco più di 120mila euro, il piano di rateizzazione sale "fino a un massimo di 120 rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta".

Notifiche delle cartelle esattoriali entro 9 mesi

Novità anche per la notifica delle cartelle a carico del contribuente aperte dall'Agenzia delle Entrate. A decorrere dal 1° gennaio 2025 il fisco italiano assicura che la notificazione della cartella di pagamento debba essere notificata tempestivamente e comunque non oltre "il nono mese successivo a quello di affidamento del carico".

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Il disegno di legge prevede poi anche una commissione ad hoc per trovare soluzioni per ridurre il numero delle cartelle non riscosse.  La commissione "procede all'analisi del magazzino" e successivamente relaziona al ministro dell'Economia "proponendogli le possibili soluzioni, da attuare con successivi provvedimenti legislativi, per conseguire il discarico di tutto o parte" del magazzino entro: il 31 dicembre 2025 per i carichi affidati dal 2000 al 2010, il 31 dicembre 2027 per quelli affidati dal 2011 al 2017 e il 31 dicembre 2031 per quelli dal 2028 al 2024. 

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