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Sabato, 27 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018 Italia

Elezioni, il risiko del 40%: partiti a caccia del numero magico

Nelle segreterie dei partiti si vanno componendo gli incastri delle candidature nei collegi uninominali. Qui, nel faccia a faccia tra i leader, si possono vincere (o perdere) le elezioni

Lunedì 29 gennaio si chiudono i termini per la presentazione delle liste dei candidati alle elezioni del prossimo 4 marzo e nelle segreterie dei partiti si vanno componendo gli incastri delle candidature nei collegi uninominali, dove ci sarà una sorta di faccia a faccia tra i leader, e nei collegi plurinominali, i cosiddetti salva poltrona.

L'importanza di questo weekend è dato dalla definizione delle candidature delle singole liste per i collegi plurinominali proporzionali, sia quelle di coalizione di chi concorrerà nei collegi uninominali maggioritari.

E' bene ricordare che i listini proporzionali eleggeranno il 64% dei deputati e dei senatori: ma a concorrere alla ricerca del numero magico, il famoso 40% inseguito da tutti i partiti, sarà la quota di parlamentari eletti con sistema maggioritario nei collegi uninominali. Qui si gioca una sfida "uno contro uno" tra i nomi di peso delle liste e ogni partito tiene nascosto fino all'ultimo il suo campione per non dare agli avversari il vantaggio di potersi regolare di conseguenza.

Una partita a Risiko, un gioco di strategia per indovinare il candidato ideale in ogni singolo collegio per contendere la vittoria e massimizzare i voti come stabilito nel complesso meccanismo della legge elettorale. Il sistema di voto normato dal Rosatellum infatti ha una conseguenza implicita: i voti dati ai candidati dei collegi “trascinano” anche il voto alle liste

Ne consegue che per massimizzare il risultato è importante presentare i candidati giusti laddove possono rappresentare un effettivo valore aggiunto, e non dove al contrario possono essere una zavorra per la coalizione.

Le sfide dei candidati nei collegi uninominali

Ricordiamolo: la legge non prevede alcun premio di maggioranza esplicito, tuttavia ottenere il 40% dei consensi in un sistema tripolare come quello che si profila rappresenta la soglia ( o numero magico) per ottenere la maggioranza assoluta dei seggi nei due rami del parlamento. Tuttavia se il 40% dei consensi nel proporzionale rappresenta una condizione necessaria per governare secondo le proiezioni di riporto dei seggi, per ottenere una maggioranza stabile la coalizione o la lista che volesse esprimere un proprio candidato premier senza ulteriori alleanze, dovrebbe vincere nel 70% dei collegi uninominali. 

Ecco, quindi come, ad esempio, i 161 deputati eletti con il metodo maggioritario nei collegi uninominali rappresentino il vero premio di maggioranza implicito del sistema elettorale.

Elezioni, i "colori" d'Italia dal 2009 ad oggi

Elezioni, il risiko dei candidati

Il Partito Democratico ha chiuso il cerchio, sfiorando lo psicodramma in una riunione al veleno. La spaccatura con la minoranza dem, che non ha votato in Direzione, sembra lasciare il segretario Matteo Renzi al comando di un partito sempre più calato dall'alto (e i sondaggi in questo senso lo puniscono). Qui le #listePd ufficiali dei candidati

Il Movimento 5 stelle presenterà le liste ufficialmente lunedì mattina con lo stesso candidato premier Luigi Di Maio, ma intanto non mancano polemiche e tensioni, con gli 'esclusi' che minacciano ricorsi e diversi nomi di candidati che risultano cambiati di posto o addirittura cancellati rispetto alle liste pubblicate inizialmente sul blog, dopo la chiusura delle parlamentarie. Qui le #listeM5s ufficiali dei candidati

Liberi e Uguali ha concluso la composizione delle candidature, ma c'è malumore per le scelte dei salvacondotti per i big del partito. Qui le #listeLeu ufficiali dei candidati

Nella compagine di Centrodestra clima più sereno per la stesura della liste della Lega ormai completo. Non è così in Forza Italia, dove è il solito meccanismo dei paracadute a far salire la tensione nei collegi "feudo" del partito azzurro. Qui le #listeCentrodestra ufficiali

In attesa delle liste ufficiali, che dovranno essere depositate nelle Corti di Appello e nei Tribunali delle varie circoscrizioni entro e non oltre le 20 di lunedì, ecco cosa sappiamo fino ad ora.

Elezioni, i candidati del Movimento 5 stelle

Per comporre le liste del Movimento 5 stelle i pentastellati avevano già deciso, con le parlamentarie, i candidati per il proporzionale, ma ci sono modifiche in corso. Così come il Movimento è ancora al lavoro anche per le candidature nei collegi uninominali. Tra le new entry, Fabrizio Donato, atleta olimpico che dovrebbe correre nel Lazio, il comico di Zelig Paolo Maria Veronica, per il quale si prospetta un seggio nell'uninominale a Bologna-Casalecchio, l'attore varesino ma salernitano d'adozione Nicola Acunzo, che dovrebbe correre nell'uninominale in Campania, e il giornalista Primo Di Nicola in Abruzzo. 

Il candidato premier Luigi Di Maio correrà nel collegio proporzionale Campania 1 come capolista per la Camera, altro capolista in Campania 2 sarà Roberto Fico che dovrebbe vedersela con Paolo Siani, il fratello del giornalista ucciso dalla camorra, in lista per il Pd. Anche Carlo Sibilia correra' in Campania; i fedelissimi di Di Maio, Alfonso Bonafede (capolista in Toscana 3) e Riccardo Fraccaro (capolista in Trentino). Carla Ruocco correra' per il proporzionale nel collegio Lazio 1 e sembra che toccherà a lei la sfida diretta con il premier Paolo Gentiloni nell'uninominale nel collegio Roma 1. Il deputato uscente, esperto di riforme, Danilo Toninelli traslochera' invece al Senato nel collegio Lombardia 1, cosi' come Matteo Mantero che sara' capolista per il proporzionale in Liguria 1. 

Tra i senatori uscenti confermati, Vito Crimi (Lombardia 2), Paola Taverna (Lazio 1), Alberto Airola (Piemonte 1, ma non come capolista), Barbara Lezzi (Puglia 2). Tra le candidature esterne al Movimento, Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano sulla disabilita' che avrà un posto nell'uninominale; Elio Lannutti, presidente Adusbef, che sara' capolista nel proporzionale al Senato nel collegio Lazio 2; Gregorio De Falco, famoso come il 'comandante anti-Schettino', correrà in Toscana 2 per il Senato; il giornalista Gianluigi Paragone sarà capolista per il Senato nel collegio Lombardia 3, nelle Marche corerrà per l'uninominale Daniela Tisi, direttrice della rete museale dei Monti Sibillini, mentre Salvatore Caiata, presidente del Potenza calcio, correrà in Basilicata. 

Elezioni, i candidati del Partito Democratico

Tra i nomi che compaiono nelle liste del Partito Democratico fanno discutere le esclusioni, tra cui quella del ministro Claudio De Vincenti, di Sergio Lo Giudice, Ermete Realacci e Luigi Manconi.

Il segretario Matteo Renzi si candiderà nel collegio uninominale del Senato di Firenze-Scandicci e correrà in due collegi proporzionali di Campania e Umbria. A sfidarlo, per la Lega, dovrebbe essere l'economista 'anti-euro' Alberto Bagnai. 

Il premier Paolo Gentiloni si candiderà alla Camera nel collegio uninominale di Roma 1, dove dovrebbe vedersela con l'ex presidente di Legambiente, Rossella Muroni, candidata di Leu, la pentastellata Carla Ruocco e la pasdaran cattolica Paola Binetti per Noi con l'Italia, la 'quarta gamba' del centrodestra.
Nel proporzionale il premier dovrebbe correre per la Camera nel collegio Marche Sud, come capolista, ma anche in Sicilia.

Maria Elena Boschi è candidata alla Camera nel collegio Bolzano-Bassa Atesina, in una sfida diretta contro la forzista Michaela Biancofiore, ma per lei si profila anche la candidatura in alcuni collegi proporzionali.

Per quel che riguarda gli altri esponenti del Governo, Beatrice Lorenzin (leader di Civica popolare) sarà candidata alla Camera nel collegio di Modena; Valeria Fedeli al Senato nel collegio di Pisa; Dario Franceschini alla Camera a Ferrara; Graziano Delrio a Reggio Emilia; Andrea Orlando in Emilia, Marianna Madia nel Lazio, nel collegio Roma 2.

Confermata la candidatura di Pier Carlo Padoan a Siena, dove si profila lo scontro diretto con il leghista Claudio Borghi, responsabile economico del Carroccio. Il titolare del Viminale, Marco Minniti a Pesaro; Teresa Bellanova risulta candidata a Nardo' e nel proporzionale al Senato in Emilia, mentre Benedetto Della Vedova (+Europa) sara' candidato al collegio di Prato alla Camera e Luca Lotti, sempre alla Camera, nella 'sua' Empoli. In Toscana, nel collegio di Arezzo, si cimentera' Riccardo Nencini (Insieme).

I dem 'cedono' un posto di rilievo, il collegio Bologna 1 al Senato, all'alleato Pier Ferdinando Casini, che dovrebbe vedersela con l'ex governatore emiliano Vasco Errani, in corsa per Leu. Sempre in Emilia, ma alla Camera, dovrebbe correre Piero Fassino, che dovrebbe sfidare l'ex dem Pierluigi Bersani, in corsa per Leu. Tra le new entry, Lucia Annibali che correra' a Parma, Paolo Siani in Campania. L'ex Cgil Carla Cantone dovrebbe essere candidata a Bologna. Emma Bonino, leader di +Europa, inizialmente data in corsa in Lombardia, sara' invece candidata a Roma, per il Senato, facendo la 'staffetta' con Bruno Tabacci, che quindi dovrebbe correre a Milano. Saranno candidati Cesare Damiano e Barbara Pollastrini, che in un primo momento erano stati esclusi. Cosi' Beppe Fioroni che dovrebbe essere candidato al Senato nel collegio di Viterbo. Matteo Orfini, presidente del partito, sara' a Torre Angela.

Tra le new entry, l'ex condirettore di Repubblica Cerno e il portavoce di Gentiloni (e prima di Renzi), Filippo Sensi e la giornalista Francesca Barra. Tra le esclusioni 'eccellenti', infine, quella dell'ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che attacca: "Sono vittima di un'epurazione".

Elezioni, i candidati di Liberi e Uguali

I nomi che compaiono nelle liste di Liberi e Uguali, la formazione nata dall'unione di Mdp, Sinistra italiana e Possibile sono stati annunciati dallo stesso leader Pietro Grasso che ha spiegato come i capilista sono per metà riconferme e per l'altra metà volti nuovi.

Pietro Grasso correrà al plurinominale a Roma e Palermo per il Senato, e sempre a Palermo nell'uninominale: Trova un posto anche il suo portavoce, Alessio Pasquini, numero due nel listino del proporzionale in Lombardia, dopo la capolista Laura Boldrini; l'ex presidente di Legambiente Rossella Muroni sara' candidata a Roma o in Toscana; l'avvocata anti-Italicum e anti-riforme Anna Falcone dovrebbe correre per un seggio nel nord Italia.

La presidente uscente della Camera, Laura Boldrini, correrà a Milano nel proporzionale (secondo indiscrezioni sarà candidata alla Camera in tutti e quattro i collegi plurinominali di Milano e per lei potrebbe profilarsi anche una sfida diretta con Marco Minniti del Pd nell'uninominale a Pesaro). Pierluigi Bersani sara' candidato nell'uninominale in Emilia, ma l'ex segretario dem potrebbe correre anche nel plurinominale in Veneto (Verona) e in un'altra regione.

L'ex governatore emiliano ed ex commissario straordinario del terremoto in centro Italia, Vasco Errani, dovrebbe sfidare Casini (alleato del Pd) al Senato a Bologna. Roberto Speranza dovrebbe essere candidato nell'uninominale in Basilicata e nel proporzionale a Roma e in Toscana, mentre il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, dovrebbe essere in lista a Pisa sia nell'uninominale sia nel proporzionale, dove avrebbe un posto anche in Piemonte, nel collegio di Torino; il leader di Possibile, Pippo Civati, dovrebbe correre in Lombardia, ma non e' esclusa una 'rottura' con Leu a causa della distribuzione dei seggi per la 'quota' spettante a Possibile. Massimo D'Alema sara' candidato nella sua Puglia, in Salento, sia nell'uninominale sia nel listino proporzionale. L'ex leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dovrebbe essere 'dirottato' in Sicilia per il proporzionale.

Elezioni, i candidati di Forza Italia

Tra i nomi che compaiono nelle liste di Forza Italia tanti i parlamentari uscenti, tranne alcune eccezioni, tra le quali dovrebbe rientrare il nome del senatore Antonio Razzi che, salvo sorprese, rischia il posto.

Tutte riconfermate le donne: Mara Carfagna a Salerno, Nunzia De Girolamo a Benevento, Maria Stella Gelmini in Lombardia, Gabriella Giammanco a Palermo, Stefania Prestigiacomo a Siracusa. Il posto di capolista al Senato in Basilicata dovrebbe essere assegnato al coordinatore regionale azzurro, Giuseppe Moles, che tornerebbe così in Parlamento. Altro ritorno potrebbe essere quello di Osvaldo Napoli, per il quale si parla di un posto in Piemonte nel proporzionale. Data per certa la candidatura al Senato dell'ex direttore di Panorama, Giorgio Mule'. Gira il nome della fedelissima del Cav, Licia Ronzulli, che dovrebbe correre in Campania. Altra fedelissima, ma questa volta del governatore lombardo Roberto Maroni e sua storica portavoce, Isabella Votino, dovrebbe conquistare un posto in lista in Campania. Tra le new entry circola il nome dell'ex tronista catanese, trent'anni, Ylenia Citino, che ha suscitato molte polemiche nei vertici azzurri locali. Sembra ormai scontata la candidatura per il Senato di Adriano Galliani, in Lombardia, e circola anche il nome di un altro ex Fininvest (si e' dimesso giovedi' dalla carica di vicepresidente): Pasquale Cannatelli. 

Dovrebbe ottenere un posto il nipote di Bruno Vespa, l'avvocato trentanovenne Andrea Ruggieri, che gia' nel 2015 Berlusconi scelse per il ruolo di responsabile dei rapporti di Forza Italia con le tv. Tra i nomi di altre forze alleate 'ospitate' nelle liste FI si fa quello di lady Mastella, Sandra Lonardo. In Liguria dovrebbe spuntarla il centrista Lorenzo Cesa, mentre in Piemonte dovrebbe liberarsi un posto sicuro nelle liste azzurre per Paolo Zangrillo, fratello del medico personale di Berlusconi. Altra new entry l'atleta paralimpica Giusy Versace.

Elezioni, i candidati della Lega

Tra i nomi che compaiono nelle liste della Lega una novità: la riconferma di Umberto Bossi. Il Senatur, dato in bilico fino all'ultimo momento, avrebbe invece ottenuto un seggio come capolista nel proporzionale a Varese per palazzo Madama.

Il segretario Matteo Salvini non ha ancora sciolto la riserva su dove sarà candidato (per lui appare scontato il collegio di Milano, forse per il Senato, e si parla anche di Roma, nel proporzionale), ha precisato che le liste "non le ho ancora chiuse, e devo fare un bel puzzle, ma entro domani chiudiamo".

Siglato l'accordo in Sardegna con Psd'az: il segretario Christian Solinas sarà capolista al Senato.

L'uscente Roberto Calderoli dovrebbe essere confermato al Senato in Lombardia, cosi' il vice di Salvini, Giancarlo Giorgetti alla Camera a Varese. Circola l'ipotesi di una candidatura anche per l'altro vice di Salvini, l'europarlamentare Fontana. L'avvocatessa che difese Andreotti, Giulia Bongiorno, sara' candidata in diverse circoscrizioni per la Camera. Sicure anche le candidature dell'economista 'no-euro' Alberto Bagnai e quella di Claudio Borghi, responsabile economico del partito, che sfidera' nel collegio di Siena il ministro Padoan. Sarebbero invece al momento esclusi il romagnolo Gianluca Pini - schierato con l'assessore lombardo e sfidante di Salvini al congresso, Gianni Fava - e il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi. Occuperebbero, al momento, buone posizioni nelle liste, invece, alcuni fedelissimi di Salvini, legati al segretario anche da un rapporto di amicizia personale, come il responsabile della campagna elettorale Alessandro Morelli, l'ex segretario cittadino milanese Igor Iezzi, il coordinatore del Movimento giovani padani, Andrea Crippa, e il capo della segreteria di Salvini, Eugenio Zoffili.

Tra le new entry dovrebbero esserci anche il segretario provinciale di Varese, Matteo Bianchi, e l'assessore lombardo all'Ambiente, Claudia Maria Terzi. In Veneto, infine, dovrebbe essere certa la candidatura dell'ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci.

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