Un’impresa è anzitutto un’organizzazione di fattori, cioè degli elementi che consentiranno di svolgere l’attività che si intende avviare e di svolgerla in maniera efficiente. Ecco allora qualche consiglio sui passi da compiere.

L’ufficio può essere la propria casa, così da evitare costi di affitto e arredamento. Se l’attività non richiede grandi spazi e può essere svolta tramite una semplice postazione, stare a casa è il modo migliore per iniziare.

Dipendenti e collaboratori devono essere strettamente necessari, sopratutto all’inizio. Sognare in grande va bene, spendere in grande meno, in ogni caso. Prima di procedere alla scelta di dipendenti e collaboratori occorre quindi ponderare bene quale è il budget disponibili e quali le competenze di cui non si dispone in proprio.

Un conto corrente apposito è indispensabiile per gestire gli incassi e i pagamenti necessari per mandare avanti l’attività avviata. Per avere una miglior gestione della cassa e controllarla più facilmente, è bene tenere distinto il conto corrente dell’attività dal proprio (anche a fini fiscali).

Occorre definire un business plan, per quanto piccolo sia il progetto che si vuole realizzare, nel quale dettagliare la forma giuridica che si è scelta se si avvia una vera e propria impresa (ce ne sono tantissime: dalla ditta individuale alla società a responsabilità limitata fino alla società in accomandita semplice, solo per citarne alcune), lo scopo dell’attività, cosa sei intende fare e come si pensa di farlo.

Fare attenzione ad autorizzazioni, licenze e adempimenti fiscali per l’attività che si punta a svolgere. Avere un’idea e sapere come farla non basta, occhio alla burocrazia! Può anche essere importante chiedere aiuto a consulenti ed esperti circa la strada da seguire in ambito fiscale e giuridico (si può forse fare a meno di un contabile, ma difficilmente di un commercialista) ed è utile confrontarsi con chi ha sperimentato sulla propria pelle la fatica di dare vita al proprio disegno imprenditoriale.