2013: la scaramanzia del numero fa diminuire i matrimoni

Per la serie ‘non è vero ma ci credo’, la credenza popolare secondo cui il numero 13 porta sfortuna ha fatto crollare a picco il numero dei matrimoni celebrati in questo anno rispetto a quello precedente e al 2014, già tutto occupato da giorni in cui le coppie diranno sì sull’altare.

Secondo il Forbes, molti sono i settori che lavorando con le nozze - dagli atelier, ai locali per i ricevimenti, fino all’affitto di macchine e smoking – hanno registrato una seria diminuzione del giro di affari e ha prodotto danni economici sia ai commercianti che ai nubendi, costretti in futuro a sborsare cifre più alte a causa dell’incremento dei prezzi previsto per l’anno prossimo. 

“Da sempre i matrimoni sono costruiti sulla benedizione e sulle superstizioni” spiega Abby Larson del sito web stylemepretty.com: “Il giorno delle nozze è per sua natura puro e indenne da qualsiasi avversità, segna il passaggio ad una nuova vita pertanto le spose sono desiderose di escludere tutti quei fattori che potrebbero rendere quel momento meno perfetto”. 

L’industria del matrimonio è sempre stata preparata ad un calo di richieste provocate dalla superstizione e, non a caso, molti locali e fornitori sono propensi ad applicare forti sconti a chi si sposa di martedì, venerdì o il 13 e il 17 del mese, ma nessuno avrebbe mai pensato che tali credenze potessero portare a far saltare un intero anno di lavoro a tutte quelle società che investono unicamente in questo settore.