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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Milano

Fca esce da Rcs: i giornalisti del Corriere della Sera all'attacco degli "uomini Fiat"

Due comunicati a poche ore di distanza contro l'azienda di casa Agnelli. I giornalisti del Corsera: "Non sono sempre i migliori che se ne vanno". I lavoratori dei periodici: "Hanno lasciato un debito-voragine"

MILANO - "Non sono sempre i migliori quelli che se vanno". Si apre così il comunicato con il quale il Comitato di redazione del Corriere della Sera esprime "forte sconcerto e indignazione" per la nota con la quale Fca ha annunciato il suo disimpegno da RcsMediagroup. Per i giornalisti "è paradossale il riferimento al 'senso di responsabilità' sbandierato da Fca che si vanta di aver 'salvato in tre diverse occasioni' il gruppo Rcs assicurando 'risorse finanziarie necessarie'. 

La verità è un’altra. E’ sotto gli occhi di tutti come in questi anni, in cui il gruppo torinese è stato al primo posto tra i nostri azionisti con un ruolo decisivo nella scelta del management, la società editrice del Corriere della Sera sia stata progressivamente e pesantemente impoverita con scelte industriali disastrose. 

L'ATTACCO - "La società, invece di essere ricapitalizzata è stata spolpata con la dismissione degli immobili, compresa la sede storica di Via Solferino, e svuotata delle partecipazioni più rilevanti, come Rcs Libri. Tutte operazioni condotte dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane, uomo Fiat, accompagnate da una dolorosa e drastica riduzione del personale poligrafico, amministrativo e giornalistico, che sta tuttora sopportando i sacrifici dell’ennesimo piano di crisi aziendale". 

Finita la stagione dei dividendi, ora che lo sfascio finanziario è compiuto, e che il Corriere è lanciato in un progetto editoriale coraggioso e senza precedenti, basato unicamente sullo sforzo della redazione, la famiglia Agnelli saluta e se ne va a rafforzare il principale concorrente del Corriere della Sera. Bel modo di fare. Come se la squadra degli ingegneri di una scuderia di Formula1 alla vigilia della prima gara di campionato passasse con le idee e i progetti elaborati alla guida del team rivale.

IL CDR DEI PERIODICI - Duro tanto quanto l'intervento dei loro colleghi, il comunicato del Cdr dei Periodici di Rcs MediaGroup torna a puntare il dito sul "debito-voragine lasciato con le banche" da Fca, "provocato dalle scelte industriali scellerate degli amministratori delegati targati Fiat (premiati con buonuscite milionarie)".

Noi giornalisti dei Periodici di Rcs MediaGroup, invece, siamo rimasti uniti. Dando un esempio di grande responsabilità con la recente votazione di una pesantissima cassa integrazione della durata di due anni che salva 38 posti di lavoro e 15 prepensionamenti (...). Siamo noi lavoratori quelli che continuano a mantenere in vita la “nostra” azienda, consentendole un nuovo, importante – e per molti versi ingiusto per l’entità del sacrificio economico – risparmio sul costo del lavoro che taglia drasticamente le nostre buste paga per i prossimi due anni.

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