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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lavoro

I 5 mestieri antichi più richiesti sul mercato

Lavori che si pensano perduti, ma che invece hanno ancora valore

Nell’era del digitale, gli antichi lavori portati avanti con la tradizione dai nostri predecessori stanno scomparendo. E’ così che manifatturieri ed artigiani sono, per assurdo, una merce richiesta e pregiata. Ma cosa sta accadendo? Accade che in questa rivoluzione, in questo cambiamento, in molti stanno ricominciando nuovamente a trovare il piacere delle cose personalizzate e fatte mano, abbandonando l’idea di prodotti industriali o realizzati in massa.

E’ così che, negli ultimi tempi, sono tornati alla ribalta i mestieri antichi. Si tratta di professioni di grande qualifica e che danno enormi soddisfazioni personali, in grado di offrire interessanti opportunità lavorative. Ma, nonostante la manualità e la creatività siano le basi dell’artigianato, al momento tali impieghi vengono considerati come una seconda scelta dai più giovani nei loro percorsi formativi. In alcuni casi, addirittura, snobbati. Come se si trattasse di lavori di serie B.

Proviamo però ad analizzare qualche numero per capire come si sta evolvendo la situazione. Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a scoprire quali sono i mestieri antichi più richiesti sul mercato.

La situazione attuale nel mercato del lavoro

Il bollettino che mensilmente il Sistema informativo Excelsior emana in collaborazione con Anpal ed Unioncamere indica che almeno 4 aziende su 10 trovano difficoltà ad individuare dei candidati per i ruoli scoperti. Questo documento metteva in luce una fotografia del primo semestre del 2022 in cui ammontano a circa 1 milione i posti di lavoro di non facile reperimento che risultano essere ancora scoperti.

Se, in aggiunta, si vanno ad analizzare anche le richieste per le figure delle categorie con qualifica o i professionisti, ecco che allora la cifra sale. In quest’ultimo caso parliamo di quasi 200 mila figure che non si riescono a trovare a causa di una inadeguata preparazione specifica da parte dei candidati. O, addirittura, per una totale mancanza di personale già formato. Solo in questa categoria, infatti, ammonta ad almeno il 50%, la percentuale di aziende che ha trovato estrema difficoltà ad entrare in contatto con futuri collaboratori.

Se questi dati sono di per sé preoccupanti, la situazione peggiora nel momento in cui andiamo ad analizzare la situazione dell’occupazione giovanile. Secondo recenti ricerche, i ragazzi di età dai 15 ai 29 anni che non sono inseriti all’interno di un percorso di studi o che risultano non essere assunti in un ambito lavorativo (in gergo vengono definiti neet) sono all’incirca 3 milioni.

Le recenti analisi pervenute, tuttavia, ci dicono anche altro. Questi dati, infatti, dimostrano che noi italiani siamo un popolo di sognatori. E che, sebbene la nuova era digitale stia attirando molte leve, c’è ancora una buona nicchia di reclute disposta a sacrificarsi per le proprie passioni. Siano esse culinarie o artigianali.

Le controversie del lavoro dello chef

Lo chef che, complici gli innumerevoli programmi televisivi, negli ultimi anni sta venendo alla ribalta come uno dei lavori più richiesti dai giovani attratti al tempo stesso sia dalla creatività, che dalla passione per la buona tavola.

Eppure non è tutto oro quello che luccica. Secondo una recente ricerca, ammonta al 70% la percentuale dei ragazzi che vorrebbe intraprendere questo percorso lavorativo. Lo show mediatico che si è creato nel corso degli ultimi anni attorno a questo mestiere, infatti, ha creato uno stereotipo di lavoro in cui è facile fare carriera, affermarsi ed avere notorietà, dimenticando e sottovalutando la parte più reale del lavoro. Questo è un mestiere, infatti, che ti fa alzare prima di tutti alla mattina, vivere molte ore all’interno della cucina e trascorrere weekend e festività al lavoro invece che con i parenti o con la famiglia.

Si tratta di una carriera in cui la fatica è davvero molta. Così come i sacrifici. E, nella maggior parte dei casi la notorietà è pari a zero. Per non parlare poi della necessità di una continua ricerca di miglioramento, dove lo studio e l’apprendimento sono costanti. E’ solo dopo anni di sudore e sacrifici che si ottiene la notorietà. Sarà forse per questo motivo che sono in molti a decidere di abbandonare la carriera dopo qualche mese di esperienza ai fornelli?

Che lavoro cercano i giovani?

Secondo recenti analisi, il 31% dei giovani mira al mercato dell’oro, il 24% sogna di fare il calzolaio e il 15% vorrebbe fare l’agricoltore. Un risultato insolito è sicuramente il 20% avuto dal mestiere del liutaio e, sebbene il ceramista si innalzi all’8%, esistono altri due lavori antichi che vengono realizzati dai ragazzi di oggi. Stiamo parlano di un buon 5% rappresentato da coloro che sognano di intrecciare cesti di vimini e un altro 12% di chi vorrebbe diventare un remér, ossia un addetto alle costruzioni, appunto, di remi e forcole per le gondole.

I 5 mestieri antichi più richiesti dal mercato

Ora che sappiamo cosa vorrebbero i giovani, cerchiamo di capire quali sono i 5 mestieri antichi artigiani più richiesti. Questa indagine è stata effettuata da Espresso Communication per Cameo Italia.

Conciatore di pelli

L’industria conciaria italiana, soprattutto nel Veneto, viene considerata come un’eccellenza manifatturiera conosciuta in tutto il mondo. Tramite dei processi di lavorazione si dona alla pelle ed al cuoio un prodotto durevole nel tempo e adatto all’utilizzo quotidiano.

Liutaio

Si tratta di un’arte nata in epoca barocca in Italia nel cuore di Cremona, mentre in Europa deve la sua fama ai mastri artigiani di Granada. Il liutaio crea e ripara strumenti a pizzico come appunto il liuto, chitarre e mandolini ma anche ad arco come violini e violoncelli.

Maestro incisore su conchiglia e corallo

A Torre del Greco, sapienti maestri artigiani creano dei cammeo su corallo e conchiglie secondo tradizioni e tecniche tramandate da secoli.

Ricamatrice a mano

Lino, seta, lana, cotone il Bel Paese si è sempre contraddistinto per la sua qualità ed il modo di abbellire e dar pregio alle ricamature tramite questi professionisti.

Impagliatore

Si tratta di un mestiere che sta tornando in auge grazie all’esigenza di professionisti che riparino sedute per sedie prodotte industrialmente. Gli impagliatori sono artigiani esperti nella lavorazione del vimini e della paglia, in grado di creare anche cestini di varie grandezze e contenitori per damigiane.

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