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Sabato, 27 Aprile 2024
ECONOMIA

Crisi, la Bce prova il "jolly" del Quantitative easing

Per tirar fuori l'eurozona dalla sabbie mobili, la Bce punta sul "Qe": è pronta a iniettare ingente liquidità sul mercato comprando titoli. Ecco le cinque cose da sapere sullo strumento ideato dalla banca centrale del Giappone

FRANCOFORTE - La paternità è della banca centrale del Giappone, ma dopo il fallimento di Lehman Brothers anche la Fed americana e la Bank of England hanno fatto ricorso alla tecnica del quantitative easing, seguite dalla Svizzera e dopo mesi di discussioni anche la Bce si appresta ad entrare nel club. 

1) COS'È IL QE - Il Quantitative Easing è una tecnica di politica monetaria delle banche centrali. Letteralmente significa "allentamento monetario". Le banche centrali negli ultimi anni hanno fatto ricorso a questo strumento di stimolo non convenzionale per immettere nuovo denaro nel sistema. Tecnicamente le banche centrali non stampano nuova moneta ma diventano acquirenti di beni (in genere titoli di Stato, obbligazioni e azioni) creando nuovo denaro in via elettronica. 

2) COSA ACQUISTANO LE BANCHE CENTRALI - Con il nuovo denaro creato le banche centrali acquistano titoli e beni allargando il proprio bilancio. Tecnicamente una banca centrale può acquistare qualsiasi bene per il quale esista un mercato. Quindi anche opere d'arte, immobili, azioni, partecipazioni. Di fatto le banche centrali acquistano in via principale titoli di Stato in quanto l'effetto immediato è di far scendere i tassi di interesse a lungo termine, quelli per intenderci che vengono utilizzati per erogare prestiti alle imprese e mutui immobiliari. 

3) NEL QE DA TITOLI DI STATO A IMMOBILI - La banca centrale del Giappone è quella con il ventaglio più ampio di asset acquistati. In larga parte titoli del debito pubblico giapponese (ne ha in portafoglio per 2mila miliardi di euro), ma anche azioni di società quotate, obbligazioni e persino partecipazioni di fondi immobiliari (in bilancio figurano asset immobiliari per 17 mila miliardi di yen, quasi 160 miliardi di euro). Anche la Fed e la Bank of England hanno acquistatato soprattutto titoli di Stato ma gli americani hanno esordito con il QE nel 2008 comprando obbligazioni garantite da mutui immobiliari emesse da Fannie Mae, Freddie Mac e Federal Home Loan Banks. Anomala la Banca centrale Svizzera che per difendere il franco ha fatto un QE portando il proprio bilancio al 100% del Pil, acquistando soprattutto euro ma anche azioni di società. 

4) PERCHÉ SI FA RICORSO AL QE - Lo strumento tradizionale di politica monetaria delle banche centrali sono i tassi di interesse. Quando le banche centrali li tagliano cercano di stimolare l'attività economica. Tra le misure convenzionali le banche centrali possono allentare le condizioni per l'accesso al credito intervenendo sulla percentuale di riserve obbligatoria delle banche commerciali e sulle garanzie. A volte però un denaro meno caro non basta a stimolare i consumi. Allora le banche centrali intervengono direttamente nell'economia con il QE, acquistando beni e titoli da banche commerciali, società finanziarie e assicurazioni le quali potranno così disporre di nuovo denaro. 

5) GLI EFFETTI DEL QE - I soggetti che vendono titoli alle banche centrali sostituiscono asset con denaro liquido che possono impiegare per far crescere l'attività economica con nuovi impieghi. Un altro effetto delle operazioni di QE è che diminuendo la quantità di titoli di Stato in circolazione, aumenta la domanda e di conseguenza scendono i tassi di interesse. Un terzo effetto, indiretto, è che l'aumento del denaro in circolazione e il calo dei tassi dovrebbe favorire la crescita della fiducia di famiglie e imprese e accrescere la propensione per consumi e investimenti. 

ESEMPI DI QUANTITATIVE EASING - Negli ultimi anni il ricorso al QE si è diffuso tra i paesi più sviluppati. La banca centrale del Giappone è stata la prima nel 2001. Inizio blando con l'equivalente di 300 miliardi di euro nei primi quattro anni. Nel 2010 l'annuncio di acquisti di beni e titoli per 50 miliardi di dollari, l'anno successivo nuovo annuncio di acquisti per 550 miliardi di euro. Infine nell'aprile del 2013 la decisione di acquistare asset per 1,2 miliardi di euro in due anni. La Fed americana sta concludendo il terzo QE. Nel 2008 sul piatto 300 miliardi di dollari di acquisti di treasury. In totale la Fed ha acquistato titoli di Stato americani per 3.500 miliardi di dollari che l'anno scorso hanno generato profitti per 115 miliardi di dollari di cui 104 miliardi girati nelle casse del tesoro. La Bank of England sta completando un programma di QE del valore di 375 miliardi di sterline. 

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