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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Women Value Company 2021 Intesa Sanpaolo: Sargomma e Quid si aggiudicano la "Mela d'oro"

Sargomma, con sede a Torino, e Quid, impresa sociale di Verona, sono le due imprese vincitrici della quinta edizione del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo, istituito dalla Fondazione Marisa Bellisario e dal Gruppo bancario per dare visibilità alle PMI che investono su donne, gender equality e welfare

La Fondazione Marisa Bellisario ha assegnato le «Mele d’Oro» della XXXIII edizione del Premio Marisa Bellisario «Donne che fanno la differenza», nato nel 1989 e ispirato alla memoria della prima donna top manager del nostro Paese. Per il quinto anno, uno speciale riconoscimento è stato conferito a due imprese, una piccola e una di medie dimensioni, che si sono distinte per le proprie politiche di sviluppo innovative e inclusive, per la capacità di valorizzare il talento femminile e il merito e per lo sviluppo di soluzioni efficaci di welfare aziendale: è il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo, istituito dalla Fondazione in collaborazione con il Gruppo bancario con l’obiettivo di coinvolgere le imprese in un percorso di empowerment femminile e dare visibilità alle pratiche più virtuose e innovative.

Ad aggiudicarsi il premio sono state Sargomma di Torino (categoria Piccole Imprese), che vanta 40 anni di esperienza nella progettazione, sviluppo e produzione di componenti in gomma e materie plastiche per sistemi complessi nei settori automotive, agri, industrial e nautico e esporta un terzo della sua produzione in Europa, USA e America Latina; Quid, di Verona (categoria Medie Imprese), impresa sociale di moda etica e sostenibile “made in Italy”, a marchio proprio e in co-branding con aziende internazionali di moda e lifestyle, che produce 2 capi e accessori realizzati con tessuti in eccedenza e fine serie, recuperati grazie a una rete di 52 produttori e brand partner.

La speciale «Mela d’Oro» Women Value Company Intesa Sanpaolo è stata consegnata a Brigitte Sardo, General Manager di Sargomma e ad Anna Fiscale, Presidente di Quid, da Anna Roscio, Responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, durante la cerimonia di premiazione del Premio Marisa Bellisario che si è svolta a Roma il 1° luglio e che sarà trasmessa su Raiuno il prossimo 17 luglio. Il successo dell’iniziativa Women Value Company Intesa Sanpaolo è certificato, anche quest’anno, dai numeri: 800 le imprese che si sono autocandidate al premio dal 22 marzo al 2 maggio in tutta Italia, 100 quelle che hanno superato la selezione. A loro è dedicato l’evento odierno in live streaming, trasmesso anche sul sito del Gruppo Intesa Sanpaolo (www.group.intesasanpaolo.com/it/), intitolato “Inclusione, talento femminile e parità di genere: risorse strategiche per la crescita e l’innovazione aziendale”, durante il quale tutte le imprese arrivate alla fase finale del premio saranno celebrate come esempi di eccellenza per cultura aziendale inclusiva. Il talk ospita gli interventi di Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia e dell’on. Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario. Anna Roscio, Responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, svilupperà il tema della diversity, non solo in termini di genere ma anche di esperienze e darà spazio a spunti e riflessioni sulle nuove sfide delle strategie aziendali, a partire da sostenibilità, digitalizzazione e innovazione tecnologica, con il supporto di tre imprenditrici di successo: Lara Botta, Vice Presidente Botta Packaging, l’azienda di famiglia dove è responsabile dello sviluppo aziendale, impegnata in prima persona per la riduzione degli stereotipi di genere e la valorizzazione della diversity in azienda; Stefania Brancaccio, Vice Presidente Coelmo, società produttrice di gruppi elettrogeni industriali e marini, presidente Comitato Imprenditoria femminile CCIAA Napoli, presidente del gruppo regionale UCID e vice presidente nazionale UCID, dal 2007 presidente Gruppo Femminile Plurale di Confindustria Caserta, che ha lo scopo di esprimere il posizionamento dell’associazione degli industriali sulle tematiche delle pari opportunità e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; Maria Cristina Piovesana, Presidente ALF UNO, realtà di spicco nell'arredamento a livello internazionale, da maggio 2020 vice presidente Confindustria con delega Ambiente, Sostenibilità e Cultura, nominata di recente Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e appena premiata con la «Mela d’Oro» all’Imprenditoria 2021. In chiusura il monologo dell’autrice e attrice teatrale Alessandra Faiella, che precede la premiazione virtuale delle 100 imprese selezionate per Women Value Company Intesa Sanpaolo.

Le 100 PMI selezionate nella rosa delle finaliste sono per il 61% Piccole Imprese e per il 39% Medie Imprese, distribuite per il 53% nel Nord Italia, il 31% nel Centro e il 16% al Sud; il 70% è attiva nei settori dei servizi, della manifattura e del commercio. Anche in questa edizione, seppure in un contesto tuttora difficile, hanno dimostrato che investire sulle donne e sul welfare è una strategia vincente, rivelando inoltre una sensibilità maggiore verso i propri dipendenti. Di seguito alcuni dati:

• il 72% dimostra un andamento positivo del fatturato

• il 92% ha attivato o implementato lo smart working

• il 74% offre ai dipendenti soluzioni di assistenza e copertura sanitaria

Nel periodo Covid queste imprese hanno attivato azioni volte a mitigare gli effetti negativi sull’occupazione (anticipazioni cassa integrazione, lavoro flessibile, contributi utenze domestiche) e sull’attività, investendo in modo lungimirante su innovazione (50%), digitale (33%), impatto sociale (28%), internazionalizzazione (26%), ESG e sostenibilità (22%), filiere e territorio (20%): in pratica, su tutti i temi portanti del PNRR. “Digitalizzazione e sostenibilità: le sfide per il futuro delle imprese. I risultati di una indagine ad hoc” a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Nel 2020 il tasso di attività femminile in Italia ha subito un significativo calo e si è attestato al 54,7% (-2 p.p. rispetto all’anno precedente); per effetto di questa contrazione, l’Italia si posiziona come ultima nazione nell’Unione Europea in termini di occupazione femminile. Segnali incoraggianti, tuttavia, nel primo trimestre 3 2021 con una crescita delle imprese femminili che superano 1,3 milioni e rappresentano il 22% del totale nazionale, trainate soprattutto dalle imprese femminili giovani (+8,1% nel primo trimestre).

La pandemia e la crisi che ne è derivata hanno colpito in modo più rilevante il mondo femminile: sarà centrale, anche attraverso il PNRR, riuscire a colmare i divari strutturali e dimensionali presenti. Proprio per valutare gli effetti dell’emergenza sanitaria e analizzare le principali strategie attivate per affrontare e gestire la crisi economica, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha coinvolto le 100 imprese selezionate per il premio Women Value Company in un’indagine ad hoc, da cui sono emersi alcuni approfondimenti oggi rappresentati nel webinar da Stefania Trenti, Responsabile Industry Research. Un primo elemento che è emerso in modo chiaro è la maggior capacità delle imprese intervistate di affrontare la crisi: complessivamente il campione analizzato ha mostrato una sostanziale tenuta del fatturato nel 2020 (-0,3%) e anche le imprese che hanno dichiarato un calo nei ricavi, stimano di recuperare quanto perso già nel 2021 (44%) o nel 2022 (33%). Le difficoltà maggiori che le imprese stanno affrontando riguardano l’incertezza che ha causato la pandemia, sentita in particolare dalle imprese di dimensioni minori (68%), mentre le imprese più strutturate dichiarano tensioni maggiori nella gestione dei prezzi delle materie prime (73%). In risposta a queste criticità, le imprese stanno ripensando e innovando i servizi e i prodotti offerti, grazie all’impulso dei piani di investimento che nonostante l’incertezza e la crisi vengono potenziati dalle imprese: nel 2021 il 68% del campione intervistato ha in programma investimenti superiori a quanto realizzato nel 2019. Nei principali ambiti di intervento degli investimenti, al primo posto per rilevanza spicca l’ICT, seguito dagli interventi in impianti e al terzo posto i brevetti e R&S. Il digitale si pone quindi come priorità per le imprese intervistate, che già utilizzano diffusamente tecnologie come il 4G/5G e il cloud e rivelano un’attenzione crescente verso i temi della cybersecurity.

Seguono per grado di adozione i macchinari interconnessi e l’e- commerce. Le imprese più digitalizzate sono riuscite ad affrontare meglio la crisi: la metà di queste, infatti, ha registrato un aumento del fatturato, contro il 34% del resto del campione. Il freno maggiore agli investimenti in ICT è rappresentato dalle difficoltà nel trovare figure professionali adeguate a supportare questa trasformazione (51% del campione), fenomeno che viene denunciato in modo più sentito (65%) proprio dalle imprese con un profilo di digitalizzazione più evoluto. Le imprese si stanno sempre più orientando verso i temi della sostenibilità ambientale con una propensione a investire maggiore di quanto rilevato a livello nazionale nel censimento permanente; l’azione più diffusa è la raccolta differenziata praticata dalla totalità delle imprese, mentre le azioni che verranno maggiormente potenziate riguardano il contenimento delle emissioni atmosferiche, dell’inquinamento acustico e luminoso e il progressivo utilizzo di materie prime seconde. L’indagine ha permesso di evidenziare come la realizzazione di modelli più sostenibili passi attraverso un coinvolgimento di tutti gli interlocutori del processo aziendale: più della metà delle imprese affermano di aver coinvolto i propri fornitori nelle iniziative volte a ridurre l'impatto ambientale (56%).

Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario: “Il successo della quinta edizione di Women Value Company rappresenta una vittoria delle nostre PMI: realtà solide, spesso a guida femminile, che hanno dato prova di resilienza e straordinaria capacità di innovazione. Quando cinque anni fa con Intesa Sanpaolo abbiamo pensato a questo riconoscimento, non immaginavamo che sarebbero state oltre 3000 le aziende candidate e 500 quelle premiate con una targa. La straordinaria adesione – ancor più in queste ultime due edizioni messe a dura prova dalla pandemia – racconta di un sistema produttivo che ha compreso la fondamentale importanza del contributo femminile alla crescita. Dare spazio e visibilità, riconoscere i meriti e l’impegno di queste piccole e medie imprese è sempre stata una nostra priorità e lo è ancora di più oggi. Il Pnrr investirà almeno 7 miliardi di euro entro il 2026 per la promozione dell’uguaglianza di genere e 400 milioni per l’imprenditoria femminile: un’opportunità di rinascita che mette al centro le donne e le imprese e che dovrà certamente partire da questi modelli positivi e vincenti. Per questo, il mio ringraziamento va alle aziende protagoniste di quest’edizione e a Intesa Sanpaolo per continuare a credere e investire in un’idea di futuro che parla il linguaggio della parità e sostenibilità”. Anna Roscio, Responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo: “L’iniziativa che abbiamo il privilegio di condividere per il quinto anno con la Fondazione Marisa Bellisario è oggi più che mai attuale e significativa: la parità di genere è infatti un asse strategico del piano che disegnerà il prossimo futuro del Paese. Tutte le storie delle nostre “Women Value Company” – vere e proprie role model di un’imprenditoria inclusiva e di successo – sono una fonte di ispirazione, che ci aiuta a guardare con fiducia a una società che metta il talento e il merito al centro della ripartenza. La pandemia ha ulteriormente inasprito il gap tra uomini e donne, in termini di partecipazione al mondo del lavoro e all’imprenditoria, ma ci sta anche offrendo la straordinaria opportunità di ripensare i fattori strutturali alla base di questo divario: i tempi di lavoro, l’accesso all’istruzione, la formazione continua, la parità salariale, il precariato. Forte del proprio patrimonio umano e di professionalità, Intesa Sanpaolo considera la gender equity e l’inclusione tra i propri obiettivi irrinunciabili: sosteniamo con tenacia il lavoro e l’imprenditoria femminile in Italia, con particolare attenzione al work-family balance e alla premiazione del merito, con risultati che comprovano il nostro contributo alla crescita dell’economia reale”.

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