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Venerdì, 26 Aprile 2024
nuove tasse

Manovra, la tassa del governo Meloni sulle criptovalute

La legge di bilancio vuole introdurre una forma di tassazione più puntuale sui ricavi delle monete virtuali: cosa cambia

Arriva la tassa sulle criptovalute. Il governo Meloni ha inserito una norma nel testo della legge di bilancio che dovrà essere approvato dal Parlamento per regolamentare i ricavi dalle monete digitali. Nello specifico, ci sarà una tassa sulle rendite da criptovalute, oltre che delle generali regolarizzazioni delle attività di un settore che ancora non ha regole ben definite. 

La nuova tassa sulle criptovalute: quando si applica

Nel testo su cui dovrà lavorare la Camera dei deputati si definisce in primo luogo il perimetro su cui insisteranno le nuove tasse: "Le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività, comunque denominata, archiviata o negoziata elettronicamente su tecnologie di registri distribuiti o tecnologie equivalenti, non inferiori complessivamente a euro 2mila nel periodo d'imposta. Ai fini di tale disposizione non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi medesime caratteristiche e funzioni".

Dunque, il limite fissato è di 2mila euro e si riferisce "alla differenza tra il corrispettivo percepito, ovvero il valore nominale delle cripto-attività permutate, e il costo o il valore di acquisto. Le plusvalenze sono sommate algebricamente alle relative minusvalenze; se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2mila euro, l'eccedenza è riportata in deduzione integralmente dall'ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi, ma non oltre il quarto, a condizione che sia indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate", mentre "i proventi derivanti dalla detenzione di cripto-attività percepiti nel periodo d'imposta sono assoggettati a tassazione senza alcuna deduzione".

Quanto vengono tassate le criptovalute

Fin ora, le rendite da criptovalute erano considerate come r"edditi diversi di natura finanziaria", e quindi soggetti a un'imposta sostitutiva del 26%. Secondo il testo della manovra, dal 1° gennaio 2023 "per ciascuna cripto-attività posseduta può essere assunto, in luogo del costo o valore di acquisto, il valore a tale data, determinato ai sensi dell'articolo 9 del citato testo unico delle imposte sui redditi, a condizione che il predetto valore sia assoggettato ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, nella misura del 14 per cento".

La tassa si potrà rateizzare, "fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a partire dalla data del 30 giugno 2023. Sull'importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3 per cento annuo, da versarsi contestualmente a ciascuna rata.

Le entrate derivanti dalla tassa verranno versate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale da istituire
nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

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