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Lunedì, 29 Aprile 2024

Il commento

Fabio Salamida

Giornalista

Smettiamola sui migranti di dare le colpe alla Germania

Il nuovo nemico giurato dei partiti che compongono la maggioranza è la Germania, “colpevole” di finanziare le terribili navi delle Ong che ci farebbero “invadere” dai migranti africani. Ad alimentare la singolare tesi del complotto internazionale è stato principalmente il leader della Lega, Matteo Salvini, che evidentemente non vedeva l’ora di trovare un buon argomento per tornare a far propaganda anti-immigrazione trovando qualcuno da incolpare che non fosse il Ministro dell’Interno; quel povero Matteo Piantedosi da lui stesso indicato. Fratelli d’Italia ha tenuto il passo mandando avanti il Ministro della Difesa, Guido Crosetto (che si è dovuto accontentare di una “misera” replica di un funzionario teutonico…) e la stessa premier Giorgia Meloni, che ha addirittura scritto di suo pugno una lettera di protesta al cancelliere Olaf Scholz.

Una propaganda delirante

Delle tante dichiarazioni di queste ore, quelle che più fanno mettere le mani nei capelli sono del vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, che si è cimentato in un’analisi storica da far rabbrividire quel militante del suo partito che sul pratone di Pontida proponeva di cedere gratuitamente l’isola di Lampedusa all’Africa: “Stanno cercando di destabilizzare il Governo - ha detto Crippa -  attraverso il finanziamento delle Ong, per riempirci di clandestini e far scendere il consenso del centrodestra in Italia”. E ancora: “Ottant'anni fa il Governo tedesco decise di invadere gli stati con l'esercito ma gli andò male, ora finanziano l'invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai socialdemocratici”.

Nella speranza che il Governo tedesco sia consapevole del livello non proprio eccelso della nostra attuale classe politica e la prenda a ridere, rinunciando a ritorsioni economiche o a una nuova invasione militare, è evidente che la linea di Lega e Fratelli d’Italia sia quella di esasperare i toni per nascondere la totale inefficacia dei provvedimenti messi in campo fino ad ora dall’esecutivo, dal “Decreto Cutro” agli “accordi di Pulcinella” con la Tunisia. È figlio di questa strategia anche il pizzo di Stato di 4.938 euro che sarà chiesto ai migranti che avanzeranno richiesta d’asilo per non finire in delle prigioni, in attesa di conoscere il loro destino. Per giustificare un Paese europeo che si comporterà esattamente come si comportano gli scafisti, Salvini ha rispolverato una vecchia leggenda metropolitana: “Molti di loro arrivano con il telefonino, le scarpe, la catenina, l’orologino”, ha detto di fronte a un Paolo Del Debbio assai stupito. Continuare a spiegare al leader della Lega e soprattutto ai suoi elettori che quei vestiti e quei cellulari non sono affatto capi firmati o iPhone15, ma possono essere acquistati per pochi dollari sui mercatini dei Paesi d’origine dei migranti, è da anni una causa persa. Il leader del Carroccio vorrebbe anche che le Ong finanziate dal Governo tedesco portassero i migranti che salvano nei loro Paesi e non in Italia: anche facendo finta che non esista il Trattato di Dublino, una delle due associazioni che riceveranno il finanziamento è l’italianissima Comunità di Sant’Egidio. Andrà meglio la prossima volta.

No, le Ong non attirano i migranti

La guerra alle organizzazioni umanitarie che salvano da morte certa uomini, donne e bambini nel Mediterraneo, si basa su una colossale bufala, ovvero che la presenza delle loro navi sia un fattore di attrazione e che spinga molte più persone a partire. È un dogma che è stato evocato anche dalla stessa Giorgia Meloni nella lettera al cancelliere tedesco: “È ampiamente noto - scrive Giorgia Meloni - che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare”. In realtà è ampiamente noto che ciò che scrive la Presidente del Consiglio non fonda su nessuna evidenza: la tesi del cosiddetto “pull factor” è da sempre smentita dai numeri e lo è ancor di più leggendo quelli dell’ultimo anno: a fronte di oltre 133mila migranti sbarcati in Italia, quelli salvati dalle Ong sono meno di 4mila, circa il 4% del totale.

Insomma, dovendo proprio immaginare qualcosa di diverso dalla fame e dalla sete che spinga sempre più migranti a partire, è assai poco credibile puntare il dito contro una piccola donazione del Governo tedesco a un paio di associazioni umanitarie. Più facile immaginare che quel qualcosa sia proprio il Governo Meloni: magari i tanti “like” della campagna “Open to Meraviglia” hanno portato i loro frutti, in fondo sono in maggioranza di utenti che vivono in Paesi lontanissimi; magari vengono qui per i tanti bonus erogati alle famiglie con tanti figli; magari sono attratti dalla nostra buona tavola, continuamente sponsorizzata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; magari dai prodotti a chilometro zero che sono stati offerti a Marine Le Pen al raduno di Pontida… altro che Germania.

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