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Domenica, 28 Aprile 2024

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Alessandro Rovellini

Direttore responsabile

Il tuo vicino è terrapiattista: questo sarà un enorme problema

In un paesotto sperduto dell’Appennino, ogni domenica, una piccola processione di auto arriva dalla città. Una decina di persone aspetta, quieta e silenziosa, davanti a una casetta ocra. Uno alla volta entrano tutti. All’interno, in una stanza modesta ma dignitosa, un’energica signora più vicina ai cento che ai novanta recita una cantilena che è miscela tra rosario e litania buddista. C’è chi ha il fuoco di Sant’Antonio, chi il mal di testa, chi i reumatismi, chi fastidio all’anca. La donna sfiora i pazienti e si fa lasciare una piccola offerta. La gente ringrazia e torna alla civiltà. Nessuno è guarito sul serio, eppure tutti credono che l’imposizione della santona serva a qualcosa. La domenica dopo, gonfia di passaparola, la liturgia si ripete. E quella dopo. E quella dopo ancora. 

Lo studio: per 3 milioni di italiani il covid non esiste

Questa non è una storia inventata. Avviene non lontano dalla Regione che paga, coi soldi pubblici, bislacche sperimentazioni sull’agopuntura e sull’omeopatia per i residenti. Credulità e ciarlatani sono sempre esistiti. La velocità dei social, però, sta trasformando piccole isole sporadiche di dabbenaggine in enormi masse di gruppi sociali. Lo certifica il penultimo rapporto Censis sullo stato del Paese. Per il 5,9% degli italiani il covid non esiste, il 5,8% è convinto che la terra sia piatta, e per il 19,9% il 5G è uno strumento per controllare le persone. Probabilmente sono sempre gli stessi: chi crede a certe falsità è largamente propenso a crederne altre. Si chiama crank magnetism. “L’irrazionale si è sempre diffuso nell’umanità ma oggi lo fa alla velocità dei social. Il vero salto nell’abisso, ne siamo sull’orlo, avverrà quando l’irrazionale avrà pervaso le istituzioni e i decisori. In quel momento si toccherà il punto di non ritorno e saranno guai seri”, sottolinea il medico e divulgatore Salvo Di Grazia.

Le convinzioni sui social

Non siamo lontani da certi mondi distopici pensati dalle storie di fantascienza. Numerosi studi mostrano come gli algoritmi dei social funzionino come enormi macchine da confirmation bias. Ossia quella zona di comfort delle nostre credenze e convinzioni dove tendiamo a ricondurre tutto, evitando accuratamente opinioni o pareri contrari. I danni sono notevoli e sottostimati. Più veniamo coinvolti da chi la pensa come noi e ci dà spiegazioni semplici, più interagiamo e più facciamo guadagnare le piattaforme, da Facebook a TikTok, passandoci più tempo. Non solo. Tutti i tentativi di arginare il fenomeno hanno prodotto finora scarsi risultati. La propagazione delle informazioni non verificate è rapidissima. Le smentite non corrono così forte. Probabilmente nemmeno ci interessano. Decine di canali complottisti, su YouTube, ad esempio, sono integrati nei flussi che mescolano video casuali. Spesso, davanti ad eventi controintuitivi, non riusciamo a dare interpretazioni adeguate: ad esempio con il vaccino, che in alcuni casi ci fa stare malissimo per proteggerci da un patogeno invisibile al nostro occhio. Per non parlare del clima: la Terra si riscalda e in Usa ci sono nevicate record? Oppure quando non riusciamo a capacitarci di fatti di sangue efferati. È possibile che così tanti bambini muoiano negli attacchi russi in Ucraina? O su un barcone nel Mediterraneo? La scappatoia semplice, la tendenza al complotto, ci offre ristoro. Il successo mediatico del professor Alessandro Orsini, che in modo semplicistico e quasi infantile dà la colpa dei missili di Putin a una fantomatica aggressività della Nato, nasce proprio in questo solco.

I medici onesti

Dalla rappresentanza dei 3 milioni e 500mila italiani terrapiattisti dipinti dal Censis emerge anche una classe dirigente politica. Che sederà prima o poi in aree istituzionali cruciali. Qualche tempo fa, una clip satirica dei The Pills aveva immaginato “la clinica dell’onestà”. Stop a libri e scienza, i cittadini, sull’onda del mantra grillino, si curano da soli; i medici non hanno nessuna competenza clinica, tuttavia sono onesti e quindi meritano di stare lì. Il risultato è che i pazienti muoiono tutti. Abbiamo visto lampi di questo futuro con Bolsonaro e Trump. La stessa gestione pandemica cinese, torbida e basata sulla propaganda, da quanto emerge si sta rivelando un drammatico fallimento. Oltre 3 milioni di persone che non credono alla Terra sferica non sono simpatico folclore: sono un problema enorme. E, come ricorda Di Grazia, siamo su un piano inclinato. Speriamo di riuscire a fermare il rotolamento in tempo.

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