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Domenica, 28 Aprile 2024

Il commento

Cesare Treccarichi

Giornalista

Ci vogliono fare pagare un nuovo Superbonus (e per sempre)

Il Superbonus a vita, al 95 per cento: ma anche no. Questa prospettiva da incubo è la nuova "idea" del Partito democratico sulla famosa agevolazione per ristrutturare casa, ormai diventata storica. Storica non per particolari meriti, anzi: finirà nei libri di storia delle prossime generazioni per quello che è costato, per la sua iniquità e i problemi causati - non solo alle casse dello Stato - a fronte di benefici limitati. Ora il Pd propone un Superbonus per sempre, superando così i limiti in apparenza irraggiungibili del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: un tentativo acchiappavoti grillini di Schlein in vista delle europee? Il Superbonus 95% made in Pd è questo e, purtroppo, molto altro, tra errori e utopie.

Un Superbonus è per sempre: cosa dice la proposta del Pd

Il Pd ha presentato una relazione sul Superbonus allegandolo a un'indagine dei deputati della Commissione bilancio. I documenti non sono ancora alla loro versione finale perché "devono essere aggiornati con gli ultimi dati di marzo 2024", ci dicono dal partito. Eppure ci sono dei punti fermi mentre altre considerazioni le conosciamo già. Purtroppo. 

L'indagine della Commissione bilancio della Camera dura da un anno e nel corso dei mesi ci sono state varie audizioni di istituzioni pubbliche (Ufficio parlamentare di bilancio e Banca d'Italia, tra gli altri) che hanno prodotto delle evidenze: in sintesi, il Superbonus ha avuto costi senza precedenti per il bilancio dello Stato e ha prodotto effetti distorsivi nel mercato, a cui si aggiungono altri problemi per chi ne ha usufruito ambo i lati, clienti e imprese edili (vedi i crediti "incagliati"). I benefici? Limitati nel tempo e per pochi. Nulla di nuovo sotto questi ponti, anzi ponteggi. 

Nella relazione finale della commissione verrà scritto quello che sappiamo già: i benefici raggiunti non sono giustificati dai costi, arrivati a un livello mai visto prima nella storia della Repubblica e per di più in maniera imprevista. Siamo infatti a 100 miliardi di euro in più rispetto alle previsioni di spesa, con buona pace dei tecnici della Ragioneria generale dello Stato

Alle audizioni hanno partecipato anche soggetti !emotivamente coinvolti", come Ance, l'Associazione nazionale costruttori edili, che ha dato pareri legittimi ma, per forza di cose, interessati. Il Pd ha scelto di basare la proposta proprio sui dati di Ance, ignorando le evidenze fornite dalle istituzioni pubbliche, ma fino a un certo punto. Sì, perché il documento è anche ricco di contraddizioni: nel giro di pochi paragrafi prima si legge di grossi benefici per la finanza pubblica derivanti dagli incentivi, che vengono poi smentiti dai dati di Bankitalia e Ufficio parlamentare di bilancio riportati poche righe più giù. 

Esempio: sui fantomatici effetti economici del Superbonus sul Pil si legge che 1 euro speso in Superbonus si "trasforma" in 1,5 euro di Pil. E considerati i 140 miliardi di euro di spesa degli ultimi tre anni - sì, il Superbonus è arrivato a tanto e crescerà ancora - dovremmo avere 10 punti e rotti percentuali di Pil aggiuntivi, in pratica tutti quelli visti nel periodo post Pandemia. Come dire che se non ci fosse stato il Superbonus saremmo in recessione. Come dire che l'economia italiana coincida con i cantieri delle ristrutturazioni.

Ma andando avanti nella lettura vengono riportate stime - queste realistiche - che smentiscono quanto detto poco prima: per l'Upb il contributo netto alla crescita è stato di 1 punto percentuale. Dov'è finito tutto il valore aggiunto di cui parla il Pd? Tra l'altro, Istat ha dovuto rivedere al rialzo le stime sul deficit del 2023 di 40 miliardi di euro: dov'è finita la millantata crescita economica creata del Superbonus?

Quanto costa il Superbonus e per quali benefici: la spesa del 2024 sale ancora 

E tra numeri maltrattati per confermare le proprie tesi e stime grossolane che si scontrano con l'aritmetica, ecco la chicca, la ciliegina, il tocco in più che supera il limite: per il Pd il Superbonus deve avere "un orizzonte temporale non inferiore a 10 anni" o "meglio", dovrebbe essere "una norma a regime (senza scadenza)". Il tutto per un generoso 95 per cento di detrazione, con criteri che permetterebbero l'accesso agli incentivi alla maggior parte dei richiedenti. Eccolo il nuovo Superbonus 95% made in Pd. 

Più che una proposta per un nuovo incentivo edilizio, la relazione del Pd sembra un tentativo maldestro di rincorrere Giuseppe Conte in vista delle elezioni europee di giugno, un'altra conferma sulla consistenza liquida del partito di Schlein.

Se sul Superbonus il Movimento 5 Stelle l'ha sparata grossa più volte, ora il Pd vuole fare di più promettendolo a vita, come un diamante: una sparata è per sempre. Ma non ce lo meritavamo. 

Imbroglio Superbonus, perché serve una commissione d'inchiesta: firma anche tu 

Today.it ha lanciato una petizione per chiedere al Parlamento l'istituzione di una commissione d'inchiesta che indaghi sul Superbonus: la più grande follia di finanza pubblica. Perché, a cominciare dal secondo governo di Giuseppe Conte, sono stati tollerati così tanti errori di impostazione delle norme? Come mai si è deciso di favorire così ampiamente il settore edilizio, il più esposto alle infiltrazioni delle organizzazioni mafiose e all'impiego di manovalanza irregolare? Chi si è arricchito? Qui il link all'editoriale di Fabrizio Gatti: se sei d'accordo con la nostra petizione, puoi firmare qui.

Imbroglio Superbonus, firma qui per chiedere una commissione d'inchiesta
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